Alla scoperta delle 'zone blu' del mondo, che nascondono il segreto della longevità

Le 'zone blu'
Interesse per la ricerca
Ikaria, Grecia
Loma Linda, California
Sardegna, Italia
Okinawa, Giappone
Nikoya, Costa Rica
Ipotesi supportate dalla scienza
Genetica o stile di vita?
Dieta salutare a base di vegetali
Lo 'slow-eating'
Attività fisica
Un senso di scopo
Relazioni sociali
Comunità
Relax e riduzione dello stress
Le 'zone blu'

Le cosiddette "zone blu" sono state descritte per la prima volta da uno studio demografico del 2004, che prendeva in esame la regione della Sardegna. In particolare, la provincia di Nuoro è risultata essere l'area con la maggiore concentrazione di centenari al mondo. Successivamente, Dan Buettner, esploratore e giornalista del National Geographic, ne ha individuate altre quattro in diversi punti del pianeta.

Interesse per la ricerca

In seguito la scienza ha messo in discussione il concetto di "zona blu". Gran parte dei dati ottenuti da Buettner e dal suo team si basa su prove osservative e non può essere verificata in modo sperimentale. Tuttavia, l'esperto ha riscontrato alcuni fattori comuni alle varie zone e ha dato vita a un progetto per promuovere un cambiamento di politica negli Stati Uniti.

Ikaria, Grecia

Ci sono cinque "zone blu", secondo il libro di Buettner "The Blue Zones: Lessons for Living Longer From the People Who've Lived the Longest". La prima che elenca è l'isola di Ikaria in Grecia (nella foto).

Loma Linda, California

La seconda zona elencata è Loma Linda, in California. Secondo Buettner, la comunità della chiesa avventista del settimo giorno supera di dieci anni l'aspettativa di vita degli Stati Uniti.

Sardegna, Italia

La nostra Sardegna è stata la prima "zona blu" descritta dai ricercatori. Secondo il sito web del progetto di Buettner, la longevità dei suoi abitanti è merito soprattutto, ma non solo, della genetica. Il marcatore M26 del cromosoma Y è associato a una longevità eccezionale.

Okinawa, Giappone

Il Giappone è il Paese con la più lunga aspettativa di vita. A Okinawa, in particolare, vivono le donne più anziane del pianeta. Secondo Buettner, gli abitanti di questa zona sono meno soggetti a sviluppare tumori, malattie cardiache e demenza senile rispetto agli statunitensi.

Nikoya, Costa Rica

La quinta "zona blu" individuata dal ricercatore si trova in America Latina. La vita sulla penisola di Nikoya in Costa Rica si basa su un concetto chiamato "plan de vida", a cui Buettner attribuisce la longevità dei suoi abitanti. Si tratta di una visione positiva della vita che offre un senso di scopo alle persone.

Ipotesi supportate dalla scienza

Nonostante siano contestate da diverse ricerche, alcune delle affermazioni di Buettner hanno un fondamento scientifico. L'esperto è stato in grado di individuare caratteristiche e abitudini che, come conferma la scienza, contribuiscono ad aumentare l'aspettativa di vita.

Genetica o stile di vita?

Come riporta Live Science, l'argomento principale di Buettner è che lo stile di vita è più importante della genetica nel determinare la longevità umana, tesi che è stata poi confermata dalla ricerca scientifica.

Dieta salutare a base di vegetali

Gli abitanti delle "zone blu" seguono diete caratterizzate da un elevato apporto di frutta e verdura, legumi, noci, semi, una quantità ridotta di carne, latticini a basso contenuto di grassi e oli insaturi come l'olio d'oliva.

Lo 'slow-eating'

Una delle caratteristiche individuate da Buettner nelle "zone blu" è quella che gli abitanti di Okinawa chiamano "reogola dell'80%", secondo cui bisognerebbe smettere di mangiare quando si è sazi all'80%. Come spiega Live Science, ciò può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare varie malattie, come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, tumori e disturbi neurologici.

Attività fisica

I soggetti molto attivi hanno meno probabilità di morire prematuramente, secondo un'analisi del 2021 pubblicata sulla rivista Preventive Medicine e raccolta da Live Science. Buettner descrive tutte le "zone blu" come luoghi in cui le persone sono molto attive.

Un senso di scopo

Anche gli abitanti di Okinawa hanno qualcosa di simile al "plan de vida" di Nikoya. I giapponesi lo chiamano "ikigai". Entrambi i concetti si riferiscono al motivo per cui le persone si alzano dal letto ogni mattina, al loro scopo. Una revisione del 2016 pubblicata sulla rivista Psychosomatic Medicine dimostra che funziona.

Relazioni sociali

Secondo Live Science, la ricerca sostiene ampiamente la tesi di Buettner secondo cui le relazioni sociali solide favoriscono la longevità. L'articolo cita una meta-analisi del 2010 pubblicata sulla rivista PLOS Medicine.

Comunità

La meta-analisi ha rilevato che l'integrazione sociale è ancora più efficace per prolungare l'aspettativa di vita. Avere relazioni solide è fondamentale, ma è altrettanto importante, o forse di più, partecipare attivamente alla vita della comunità.

Relax e riduzione dello stress

Infine, una revisione del 2022 pubblicata su The Lancet ha dimostrato che lo stress e i disturbi a esso correlati aumentano notevolmente il rischio di mortalità per tutte le cause. La vita semplice e rilassata che Buettner sostiene di aver trovato nelle "zone blu" potrebbe essere ciò di cui abbiamo bisogno per vivere più a lungo.

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