Ameba mangia-cervello: ecco cos'è e come agisce questo pericoloso organismo unicellulare
La cosiddetta ameba mangia-cervello è un pericoloso parassita che, stando ai dati del Centers for Disease Control (CDC), solo dal 1962 al 2021 ha infettato più di 150 persone negli Stati Uniti. Pur essendo estremamente rara, l'infezione causata da questo organismo è quasi sempre letale.
Naegleria fowleri (questo il nome scientifico) è un organismo unicellulare che si trova solitamente in acque dolci e calde, come laghi, fiumi e sorgenti termali, ed è l'unica ameba conosciuta del suo genere a infettare gli esseri umani.
L'esposizione a Naegleria fowleri comunemente avviene quando entra acqua nel naso durante un'immersione. Da lì, l'ameba viaggia verso il cervello dove inizia a distruggere il tessuto cerebrale e provoca un'infezione devastante nota come meningoencefalite amebica primaria (PAM), la cui diagnosi è quasi sempre fatale.
Secondo i dati del CDC, il tasso di mortalità delle persone infettate da Naegleria fowleri è superiore al 97%. Si sa che solo quattro persone sono sopravvissute all'infezione negli Stati Uniti dal 1962 al 2021.
Secondo le statistiche del CDC, tra il 2012 e il 2021 sono stati diagnosticati ogni anno da zero a cinque casi di infezione da Naeglari fowleria.
Dei 31 casi segnalati in quel periodo, 28 sono stati causati dall'esposizione all'acqua per uso ricreativo, due all'acqua potabile contaminata e uno all'acqua contaminata di uno scivolo da giardino.
I primi sintomi di infezione di solito iniziano circa cinque giorni dopo l'esposizione, ma possono iniziare a presentarsi già un giorno dopo o fino a dodici giorni dopo l'esposizione.
I primi sintomi includono mal di testa, febbre, nausea e vomito, mentre i sintomi dell'infezione in fase avanzata includono torcicollo, confusione, mancanza di attenzione alle persone e all'ambiente circostante, convulsioni, allucinazioni e coma.
Dopo la comparsa dei sintomi, l'infezione progredisce rapidamente e di solito provoca la morte entro cinque giorni, ma può farlo anche in un solo giorno o fino a diciotto giorni dopo.
Non esiste un modo semplice di rilevare la presenza di Naegleria fowleri, ma è possibile adottare misure preventive riducendo il rischio personale. Evita di far entrare l'acqua nel naso quando nuoti in laghi caldi e d'acqua dolce e di smuovere i residui sul fondo di laghi, stagni e fiumi, poiché le amebe generalmente si trovano nei sedimenti.
Tra i casi più recenti, c'è quello di un ragazzino del Nevada (USA) che a ottobre 2022 è morto a causa di un'infezione scatenata da un'ameba mangia-cervello, che aveva contratto nelle acque del lago Mead.
Ma non è l'ultimo caso registrato. Nel luglio del 2023, una ragazza era morta in Georgia (USA) dopo un bagno in un lago. Il dipartimento della salute dello Stato federale aveva poi confermato che a causare la morte era stata un'infezione da Naegleria fowleri, come riporta la CNN.
Inoltre, a novembre 2023 una bambina di 10 anni era stata infettata dalla terribile ameba mentre nuotava in una piscina in Colombia. Secondo gli esperti, anche in questo caso di era trattato di un'infezione da Naegleria fowleri, come riferisce il Daily Mail.
Infine, è del maggio del 2024 la notizia della morte di un'altra bambina, questa volta a Kerala, in India, sempre a causa dell'ameba mangia-cervello. Stando a quanto riporta il The Economic Times, la bambina aveva nuotato pochi giorni prima in uno stagno contaminato.
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