Aria di crisi per Airbnb: l'azienda si avvicina alla fine?
Il 2023 è stato un anno difficile per Airbnb, che ha accusato un calo delle prenotazioni e ha iniziato a essere soggetta alle nuove normative stringenti sugli affitti a breve termine, nonché alle pressioni della concorrenza. L'azienda è stata costretta a esaminare le basi del suo modello di business per individuare le carenze strutturali.
Il primo colpo dell'anno è arrivato a marzo, quando è stato di tendenza su Twitter (ora diventato X) l'hashtag "Airbnbust", con il quale gli utenti denunciavano il calo di prenotazioni della piattaforma.
La maggior parte dei post proveniva da host insoddisfatti che sostenevano di aver iniziato a perdere denaro con i loro annunci, poiché le spese superavano i guadagni a causa della marcata riduzione delle prenotazioni.
Alcuni degli host più attivi hanno raccontato a Insider che uno dei problemi principali è l'eccessiva offerta. A causa delle troppe opzioni disponibili, sono stati costretti ad abbassare i prezzi o a perdere le prenotazioni.
Ma questo non è stato l'unico problema con cui ha dovuto fare i conti la società statunitense. Le polemiche degli host si sono sommate ai guai con le amministrazioni cittadine, preoccupate per l'impatto che la diffusione degli affitti a breve termine ha avuto sul mercato immobiliare locale.
New York è stato il caso più eclatante. La città ha imposto rigidi requisiti di registrazione, zonizzazione e manutenzione per gli affitti a breve termine, rendendo difficile per gli host legalizzare le proprie attività.
Tuttavia, ci sono città che hanno imposto misure ancora più incisive. Parigi, ad esempio, ha limitato il numero di giorni per gli affitti a breve termine e in Italia alcune città li hanno direttamente vietati in certe zone.
Su un terzo fronte, il concorrente Vrbo ha battuto Airbnb nello sviluppo di una funzione richiesta da anni dagli utenti: un programma di fidelizzazione basato sulla ricompensa.
L'amministratore delegato di Airbnb, Brian Chesky, ha analizzato le criticità del suo modello di business durante un'insolita intervista a Bloomberg. Il CEO riconosce apertamente che il portale ha delle carenze di base.
Secondo Chesky, la rapida crescita sperimentata dalla società è la ragione principale dei problemi che sta riscontrando oggi. Il CEO di Airbnb sostiene che il modello aziendale era stato inizialmente concepito per operazioni molto più piccole.
Per questo motivo l'azienda ha annunciato alcuni cambiamenti, che vanno dal mostrare ai consumatori i prezzi totali a favore di una maggiore trasparenza delle commissioni al giro di vite sulle inserzioni false o illegali e al miglioramento delle ricerche.
L'amministratore delegato ha ammesso che questi cambiamenti costituiscono solo dei rimedi temporanei e che è consapevole dei tre aspetti fondamentali su cui deve lavorare l'azienda per risolvere la situazione: prezzi accessibili, affidabilità e assistenza clienti.
Chesky ha spiegato che l'azienda inizierà a utilizzare l'intelligenza artificiale a suo vantaggio, soprattutto per individuare le inserzioni false e illegali, nonché l'uso improprio della piattaforma.
L'amministratore delegato ha inoltre spiegato a Bloomberg che l'azienda offrirà "esperienze" a New York per aggirare il divieto sugli affitti a breve termine. Airbnb ha già fatto qualcosa di simile in passato, organizzando un pigiama party nell'ultimo negozio Blockbuster al mondo.
Infine, Brian Chesky ha anticipato che verranno apportate ulteriori modifiche al modello di business e alle operazioni della piattaforma entro la fine del 2023.
Nonostante la comprensione dei suoi problemi interni, l'azienda si trova ad affrontare un contesto complesso, con la riapertura degli uffici, la diminuzione della domanda e il crollo del suo valore in borsa settimana dopo settimana. Scoppierà la bolla Airbnb?
VEDI ANCHE: La classifica delle migliori città del mondo, Roma nella top 21