Brexit: aumenta il malcontento in Gran Bretagna e il sostegno al rientro nell'UE raggiunge un nuovo picco di adesioni
Sono passati solo due anni dall'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e un nuovo sondaggio condotto tra i cittadini del Regno Unito ha rivelato un importante cambiamento nell'opinione pubblica dopo il voto sulla Brexit.
Da un sondaggio condotto da Savanta per l'agenzia di stampa britannica The Independent è emerso che la maggioranza degli elettori è favorevole a tenere un'altra votazione sull'adesione all'UE.
Oltre il 65% degli intervistati ritiene che ci debba essere un'altra votazione sull'argomento, con molti pareri discordanti sulla data in cui tale votazione dovrebbe avere luogo.
Il 22%, ovvero quasi un quarto, ha auspicato una votazione immediata, mentre un altro 24% ha risposto che una nuova votazione dovrebbe tenersi entro i prossimi cinque anni.
Solo l'11% degli intervistati ha risposto che si dovrebbe tenere una nuova votazione entro sei-dieci anni, mentre un esiguo 4% ritiene che si dovrebbe votare solo tra vent'anni.
L'esperimento del Regno Unito di una moderna governance indipendente si è rivelato un disastro per i suoi cittadini dopo l'uscita dall'Unione europea nel gennaio 2021.
"Brexit è diventata una parola bandita dalla politica britannica", ha scritto Simon Jenkins del Guardian in un recente articolo che si scaglia contro la decisione di lasciare l'UE.
"Non passa giorno senza che agricoltori, pescatori, produttori, professionisti sanitari, accademici o artisti si lamentino degli ostacoli al commercio e della riduzione dell'offerta di lavoro", ha continuato Jenkins.
Secondo le statistiche raccolte da Jenkins, la Brexit ha aggiunto circa il 6% al costo dei prodotti alimentari in Gran Bretagna e oltre il 43% delle aziende considera il Regno Unito un luogo di investimento in declino.
"La Gran Bretagna è l'unica grande economia mondiale che non è riuscita a tornare ai risultati di crescita pre-Covid", ha aggiunto Jenkins, osservando che gli economisti "considerano la Brexit come una causa primaria".
Ma non sono solo i problemi relativi al Covid ad aver portato molti esperti a sottolineare che la Brexit è stata un pessimo affare. Il Budget Responsibility Office del Regno Unito, ovvero l'ufficio per la sorveglianza sui Bilanci dello Stato, ha rilevato nel 2021 che la Brexit ha avuto un impatto significativo sulla riduzione del PIL del Paese di almeno il 4%, secondo il Guardian.
"Nel lungo periodo è probabile che la Brexit abbia un impatto maggiore della pandemia", ha dichiarato Richard Hughes, presidente dell'Office for Budget Responsibility, nell'ottobre 2021.
Dopo più di due anni, la Brexit ha contribuito a far salire i prezzi in Gran Bretagna, irrigidendo il mercato del lavoro e impedendo alle imprese di importare i beni di cui hanno bisogno per funzionare, secondo Douglas Fraser della BBC.
"Un rivenditore scozzese mi ha recentemente riferito che un fornitore tedesco si rifiuta di fornire piccole quantità a causa delle pratiche burocratiche necessarie", ha scritto Fraser in un articolo del 1° gennaio sugli effetti negativi della Brexit sull'economia britannica.
"L'azienda scozzese deve importare quantità maggiori, il che significa livelli di stock più alti e costi più elevati", ha aggiunto Fraser.
Non stupisce quindi che il sondaggio di Savanta abbia rilevato che il 56% degli intervistati ritiene che l'uscita dall'Unione Europea abbia peggiorato l'economia britannica e il 54% sostiene che la Brexit sia stata una decisione sbagliata.
Nessuno lo sa veramente. Ma è improbabile che una nuova votazione sull'adesione avvenga a breve, dal momento che il Paese è ancora guidato dalla fazione pro-Brexit del Partito Conservatore sotto il primo ministro Rishi Sunak.