Che probabilità ha Donald Trump di vincere le primarie repubblicane?
Da quando Donald Trump ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2024, si specula se abbia o meno una reale possibilità di vincere le primarie e diventare il rappresentante repubblicano.
Secondo un recente articolo di The Atlantic, la base di sostenitori fedeli di Trump, anche se in calo, è il motivo principale per cui potrebbe vincere nuovamente la candidatura repubblicana.
Come sottolinea Yair Rosenberg su The Atlantic, i sondaggi condotti da FiveThirtyEight e RealClearPolitics indicano che circa la metà dei repubblicani voterebbe di nuovo per Trump, nonostante sia il primo presidente a dover rispondere di accuse penali.
Tuttavia, il sostegno repubblicano ad altri candidati è ancora molto diviso tra il governatore della Florida Ron DeSantis, che non ha ancora annunciato ufficialmente la sua candidatura, l'ex ambasciatrice USA all'ONU Nikki Haley, l'imprenditore e scrittore Vivek Ramaswamy e l'ex governatore dell'Arkansas Asa Hutchinson.
Nel 2016 era accaduto qualcosa di simile tra i candidati repubblicani, come riportato all'epoca da Politico. Donald Trump era stato ripetutamente superato dagli altri candidati del partito.
Eppure, fu proprio la divisione degli elettori votanti alle primarie del partito ad aver giocato a suo favore, così come le lotte intestine tra gli altri candidati repubblicani.
Anche se Trump ebbe solo un terzo dei voti, uscì comunque vincitore. Quello che è successo nel 2016 ha buone probabilità di ripetersi quest'anno.
Come ha dichiarato a Newsweek Brian Seitchik, stratega repubblicano ed ex collaboratore della campagna di Trump, "il Partito Repubblicano non esiste proprio in questo momento".
Seitchik ha aggiunto: "Non è più un partito di idee. È un partito di fedeltà a Donald Trump".
Gli elettori che ancora oggi sostengono Donald Trump formano un gruppo appassionato, composto principalmente da conservatori incalliti e da membri disincantati della classe operaia.
Trump sa come parlare a questi due gruppi ed è molto abile nel trasmettere loro il suo messaggio.
Yair Rosenberg riassume bene su The Atlantic il potere dei sostenitori di Trump: "La fedele base di sostenitori di Trump è una forza formidabile in qualsiasi elezione"...
Rosenberg prosegue: "...ed è difficile immaginare un altro candidato in grado di suscitare lo stesso livello di entusiasmo ed energia tra gli elettori repubblicani".
Oltre alla sua solida base di sostenitori, Trump ha un altro vantaggio che potrebbe aiutarlo a vincere le primarie nonostante tutte le problematiche che lo circondano: la sua propensione a giocare sporco.
Come si legge nell'articolo di The Atlantic, Trump non ha paura di attaccare i suoi avversari, sia in pubblico che sui social media.
Infine, come abbiamo accennato, Trump è molto abile a diffondere il suo messaggio ai suoi sostenitori. Tutti questi fattori metteranno a dura prova i rivali che intendono sfidare Donald Trump alle primarie.
I candidati dovranno essere in grado di resistere agli attacchi di Trump e dei suoi sostenitori e dovranno trovare un modo per trasmettere il proprio messaggio agli elettori.
Nonostante tutti i suoi problemi legali e il fatto che i sondaggi indichino che almeno il 50% dei repubblicani è favorevole a un nuovo candidato che lo sostituisca, Trump sarà un durissimo avversario da battere nelle elezioni primarie repubblicane.
Ma tutto può ancora accadere: ad esempio, Trump potrebbe non ottenere i risultati sperati, oppure DeSantis, che non si è mai candidato alla presidenza, potrebbe deludere le aspettative durante la sua corsa alle primarie.
Un'altra possibilità è che un rappresentante repubblicano che non ha ancora annunciato la sua candidatura possa sorprendere tutti e vincere le primarie.
Comunque sia, la comunità dei sostenitori di Donald Trump è fedele ed entusiasta e il magnate ha dimostrato di essere disposto a fare qualsiasi cosa per vincere.
Qualsiasi candidato che spera di sfidarlo dovrà trasmettere un messaggio forte ed essere capace di resistere ai suoi attacchi e a quelli dei suoi sostenitori.