Colon irritabile: secondo uno studio, per ridurne il rischio, bastano 3 sane abitudini
La sindrome dell'intestino irritabile è una delle malattie più comuni al mondo ed è anche una delle più fastidiose. Per fortuna, è stato dimostrato che è possibile ridurre il rischio di svilupparla adottando uno stile di vita sano.
In particolare, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Gut di BMJ, il rischio di essere affetti dalla sindrome dell'intestino irritabile (IBS), si riduce se si adottano tre comportamenti salutari.
Prima di entrare nei dettagli dello studio, è importante esaminare in che modo questa patologia può influenzare la vita di chi ne soffre. La sindrome dell'intestino irritabile è un disturbo dell'apparato digerente e presenta molti sintomi difficili da gestire.
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Il sintomo più comune della malattia è il dolore o il fastidio addominale, che può essere accompagnato da un cambiamento nella frequenza o nella consistenza delle feci (stitichezza e/o diarrea), gonfiore e sensazione di svuotamento incompleto dopo la defecazione.
L'IBS è una patologia molto comune. Secondo gli esperti, negli Stati Uniti circa il 10-15% degli adulti è affetto dalla malattia, ma solo il 5-7% viene trattato.
Le cause della sindrome dell'intestino irritabile non sono ancora del tutto chiare. I sintomi possono essere scatenati da fattori come il consumo di certi alimenti, l'inizio del ciclo mestruale e, soprattutto, lo stress.
Tuttavia, esistono dei modi per prevenire lo sviluppo dei sintomi, che sono stati illustrati nello studio pubblicato sulla rivista Gut.
Ci sono cinque comportamenti salutari che si possono adottare per prevenire l'IBS: dormire bene, evitare il f u m o, fare attività fisica, moderare il consumo di a l c o l e seguire una dieta equilibrata.
I ricercatori hanno dimostrato che se si adottano anche solo tre delle cinque abitudini salutari è possibile ridurre il rischio di sviluppare i sintomi dell'IBS di almeno il 42%, secondo l'analisi del quotidiano The Guardian.
In concreto, i tre comportamenti più influenti nella riduzione del rischio sono non fumare, dormire almeno sette ore e fare esercizio fisico intenso.
Lo studio ha dimostrato che coloro che non fumano hanno il 14% in meno di possibilità di sviluppare l'IBS e quelli che fanno molto esercizio fisico, il 17%. Un sonno di qualità riduce il rischio del 27%.
Secondo un comunicato stampa sullo studio, l'adozione di un solo comportamento salutare può ridurre il rischio di IBS del 21%, mentre adottarne due aumenta la percentuale al 36%, tutte associazioni indipendenti da fattori come l'età o la storia familiare.
"I nostri risultati sottolineano l'importanza dei cambiamenti di stile di vita nella prevenzione primaria dell'IBS e indicano che scelte di vita salutari possono attenuare significativamente gli effetti dei fattori eziologici sull'incidenza dell'IBS", hanno scritto i ricercatori.
Allo studio, per il quale si sono utilizzati i dati della UK Biobank, hanno partecipato 64.268 persone, di cui il 55% erano donne. Tutti i soggetti avevano completato almeno due questionari in merito all'alimentazione seguita nell'arco di 24 ore.
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"Sebbene l'adozione di uno stile di vita sano sia indicato come mezzo per gestire i sintomi dell'IBS, il suo potenziale ruolo nel prevenire l'insorgenza della patologia non è stato considerato con la dovuta attenzione", spiegano i ricercatori.
"I nostri risultati evidenziano il potenziale delle modifiche dello stile di vita come strategia di prevenzione primaria per l'IBS", hanno aggiunto gli studiosi. L'aspetto negativo è che si tratta solo di uno studio osservazionale, perciò non è sufficiente a stabilirne la causa.
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