Se è incline a flirtare, allora potrebbe mentirti anche sui soldi: le rivelazioni di uno studio
Secondo un nuovo studio pubblicato su "Frontiers of Psychology", le persone più inclini a flirtare sono molto più propense a mentire sul denaro al proprio coniuge e a tradirlo.
I ricercatori hanno studiato un set di dati relativo a circa 2000 persone coniugate nel tentativo di stabilire una relazione tra infedeltà finanziaria coniugale, adulterio e tendenza al flirt.
I partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi: i primi due erano composti rispettivamente da persone che hanno ammesso di aver mentito al partner sul denaro ma di non averlo tradito, e da persone che hanno ammesso di aver tradito il partner ma che non hanno mentito in quanto ai soldi.
Il terzo gruppo studiato era composto da individui che avevano sia tradito il partner sia mentito sul denaro, mentre il quarto gruppo era composto da persone sposate che non avevano fatto nessuna delle due cose.
Dallo studio si possono trarre una serie di sorprendenti conclusioni. Si è scoperto, ad esempio, che la tendenza al flirt delle persone sposate è un forte predittore di potenziali problemi coniugali in materia di denaro e infedeltà.
Le persone che hanno ammesso di flirtare con qualcuno che non fosse il proprio coniuge avevano il 49% di probabilità in più di aver commesso un'infedeltà finanziaria coniugale senza avere una relazione extraconiugale.
Le persone inclini al flirt hanno il 291% di probabilità in più di avere una relazione extraconiugale senza ingannare il coniuge sulle proprie finanze.
La cosa più preoccupante, tuttavia, è stata la scoperta che le persone sposate che flirtano con altre hanno molte più probabilità di commettere sia infedeltà finanziaria che adulterio.
"Siamo rimasti in qualche modo sorpresi dal fatto che la religiosità non fosse correlata ad alcun tipo di infedeltà coniugale una volta inserite nel modello altre variabili", ha dichiarato Jeffrey Dew, professore della Brigham Young University e uno dei coautori dello studio.
"Storicamente la religiosità è stata un forte predittore (negativo) di infedeltà extraconiugale", aggiunge Dew, intervistato da PsyPost.
Dew e i suoi coautori si erano proposti di comprendere meglio l'infedeltà finanziaria e l'adulterio allo scopo di ricavare conclusioni utili per i terapeuti che aiutano le coppie sposate ad affrontare queste complicate questioni nelle loro sessioni di consulenza.
Come spiega Laura Staloch di PsyPost, i ricercatori hanno inoltre rivelato che coloro che si dichiarano altamente soddisfatti del proprio matrimonio erano molto meno propensi a commettere infedeltà finanziaria.
Staloch ha anche osservato che "la soddisfazione di coppia non era correlata all'infedeltà extraconiugale", il che significa che anche le persone felicemente sposate sono colpevoli di aver tradito il proprio coniuge.
Secondo Staloch, "chi possiede un maggiore impegno morale è meno propenso all'infedeltà finanziaria, mentre un maggiore impegno personale è stato associato a minori probabilità di avere relazioni extraconiugali".
Tra gli esempi utilizzati dallo studio per definire l'infedeltà finanziaria coniugale ci sono "nascondere un conto bancario/carta di credito/prestito" o "mentire al proprio coniuge sul costo di un acquisto".
L'adulterio è stato definito dallo studio come l'avere qualsiasi tipo di contatto fisico intimo "con qualcuno che non sia il proprio coniuge e senza che il coniuge ne sia a conoscenza e lo approvi".
Dew e i suoi coautori hanno sottolineato che lo studio presenta alcuni limiti e che la loro analisi non è stata in grado di "valutare la direzione delle associazioni che abbiamo esaminato". Tuttavia, sostengono che le loro scoperte rappresentano comunque un importante contributo allo studio dell'argomento.