Cosa ha in programma Vladimir Putin per i prossimi sei anni di mandato
Vladimir Putin è stato confermato per un nuovo mandato di sei anni come presidente della Russia in seguito alle recente elezioni. Quali sono i suoi progetti per il Paese? La risposta a questa domanda potrebbe avere serie conseguenze per il mondo intero.
La questione più urgente che dovrà affrontare Putin nei prossimi sei anni è il conflitto in Ucraina. Molto probabilmente l'invasione non si arresterà, ma il suo esito potrebbe dipendere dagli Stati Uniti.
Ken Osgoode, professore di storia della Colorado School of Mines, ha spiegato a Newsweek che il "jolly" più determinante per il futuro dell'Ucraina sarà il risultato delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024. Il vincitore potrebbe decidere le sorti della guerra.
«Il ritiro del sostegno e le pressioni degli Stati Uniti sull'Ucraina per negoziare significherebbero una vittoria per Putin. Anche se riuscisse a mantenere solo i territori attualmente occupati dalla Russia, Putin potrebbe rivendicarla come una vittoria», ha affermato il professor Osgoode.
«Le conseguenze di tale presa di posizione si farebbero sentire per anni», ha aggiunto Osgoode, sottolineando che Putin potrebbe decidere di invadere la Polonia o attaccare la NATO. Tuttavia, secondo il professore di storia nessuna delle due opzioni è "particolarmente probabile".
Anche se gli Stati Uniti si ritirassero dalla NATO, l'alleanza è ancora una grande potenza composta da Paesi dotati di armi nucleari. Qualsiasi attacco diretto scatenerebbe una "risposta massiccia", come osserva il professor Osgoode.
Lo scenario più probabile, secondo il professore di storia, è che Mosca lanci un'aggressiva guerra cibernetica e dell'informazione contro la NATO per creare tensioni all'interno dell'alleanza e favorire le divisioni tra gli Stati membri.
Sul fronte interno, nei prossimi sei anni Vladimir Putin dovrà occuparsi dei gravi problemi socio-economici del Paese e intraprendere una serie di importanti riforme. È quanto ha sottolineato il presidente stesso nel suo discorso sullo Stato della Nazione del 29 febbraio 2024.
In quell'occasione, Putin ha promesso che nei prossimi sei anni investirà 126 miliardi di dollari in infrastrutture e politiche sociali, secondo quanto riportato dalla CNBC. La testata osserva inoltre che il presidente prevede la messa in atto di un'ampia varietà di riforme per contribuire a migliorare la vita della popolazione.
Ad esempio, si prevede lo sviluppo di provvedimenti a sostegno delle famiglie e per la concessione di mutui ipotecari. Inoltre vi è una proposta per "ridurre la povertà e migliorare la salute e l'aspettativa di vita della nazione", due grandi problemi che affronta la Russia.
La Russia affronta una delle crisi demografiche più gravi al mondo. Secondo recenti stime del Cremlino pubblicate dal Moscow Times, il Paese potrebbe avere solo 130 milioni di abitanti nel 2024.
Sul fronte economico, la situazione si prospetta altrettanto disastrosa. Come riporta la Reuters, nel corso della precedente campagna elettorale Vladimir Putin aveva promesso agli elettori russi una "svolta decisiva" nel tenore di vita, ma questa svolta non si è mai concretizzata per i cittadini.
I redditi in Russia sono aumentati del 7,6% dal 2018, anno in cui Putin ha fatto le sue promesse elettorali; tuttavia, come evidenzia la Reuters, i redditi reali sono stati di poco inferiori a quelli del 2013. Ma questo non è il problema più grave che affligge la popolazione russa.
L'inflazione in Russia ha superato abbondantemente la soglia del 4% fissata dalla banca centrale del Paese e ha raggiunto l'8,4% nel 2021, l'11,9% nel 2022 e il 7,4% nel 2023. I tassi di interesse, inoltre, sono attualmente fermi al 16%, una cifra che rende molto complicata la vita della gente.
Un sondaggio commissionato dalla Banca centrale russa del febbraio 2024 ha rivelato che il 28% degli abitanti ha difficoltà ad acquistare il cibo, l'abbigliamento e le calzature di cui ha bisogno. Trovare una soluzione a questi problemi dovrebbe essere una priorità per Putin.
Tuttavia, anche se il presidente riuscirà a risolvere i problemi socio-economici del Paese, è probabile che nei prossimi sei anni la repressione del dissenso in Russia aumenti.
«Quello che ci si può aspettare all'interno della Russia è una maggiore repressione e sforzi ancora maggiori per sopprimere le informazioni che sono contrarie al messaggio del regime, e questo potrebbe assumere forme diverse in termini di accesso alle piattaforme dei social media», ha assicurato a Newsweek Brian Taylor, autore del libro "The Code of Putinism".
VEDI ANCHE: Putin prevede di schierare truppe lungo il suo nuovo confine con la NATO