La pelle artificiale che cambierà il futuro dei trattamenti medici e estetici
I ricercatori del progetto Human Cell Atlas, con sede presso il Wellcome Sanger Institute di Cambridge, nel Regno Unito, hanno scoperto come il corpo umano forma la pelle dalle cellule staminali.
Innanzitutto, sono stati identificati i geni che si attivano nel corpo per la formazione della pelle, nonché i tempi e i luoghi specifici in cui questo processo avviene.
Da lì, impiegando sostanze chimiche, controllavano l'attivazione e la disattivazione dei geni in tempi e luoghi precisi.
Secondo quanto riportato dal quotidiano brasiliano O Globo, gli scienziati sono riusciti a creare in laboratorio una sorta di pelle artificiale. Questo sviluppo, ottenuto attraverso l'uso di cellule staminali, rappresenta un significativo passo avanti nella ricerca biomedica.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature, secondo quanto riportato da BBC News.
Si ritiene che, nel tempo, la scoperta potrebbe essere utilizzata per trattamenti che riducono la comparsa delle rughe sulla pelle.
Questo è quanto ha detto il responsabile del progetto, Haniffa, citato da BBC New: "Se riusciamo a manipolare la pelle e prevenire l'invecchiamento, avremo meno rughe".
La scoperta presenta anche altre applicazioni, come gli innesti in pazienti ustionati e il trapianto di tessuti, ha riferito il quotidiano brasiliano Folha de SP.
Un'altra applicazione promettente che sta guadagnando popolarità è quella di stimolare la crescita capillare nelle persone affette da calvizie, mediante la creazione di nuovi follicoli piliferi sulla pelle.
Inoltre, lo studio, ancora in corso, potrebbe rivoluzionare il trattamento delle malattie ereditarie della pelle, oltre a facilitare la sperimentazione di nuovi farmaci.
Il progetto Human Cell Atlas è una delle iniziative più ambiziose della biologia moderna.
In effetti, ha riunito gli sforzi internazionali per mappare il funzionamento delle cellule umane.
In otto anni di attività, il progetto Human Cell Atlas ha già analizzato 100 milioni di cellule provenienti da diverse parti del corpo.
Tra i progressi del progetto ci sono mappe dettagliate del cervello e dei polmoni. Inoltre, secondo quanto riferito da O Globo, i ricercatori continuano a lavorare su mappature relative ai reni, fegato e cuore.
"È incredibilmente emozionante, perché ci sta offrendo nuove prospettive sulla fisiologia, sull'anatomia e una nuova comprensione degli esseri umani", ha dichiarato Sarah Teichmann, professoressa dell'Università di Cambridge, alla BBC News.
"Questo porterà a una riformulazione dei libri di testo riguardo a noi stessi, ai nostri tessuti e organi, e al loro funzionamento", ha concluso.
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