È possibile un'intelligenza artificiale con coscienza? Il parere degli esperti

IA con coscienza?
Il grande timore
L'intelligenza artificiale nel cinema
Intelligenza artificiale con sentimenti?
Ma nella realtà?
Intelligenza artificiale e coscienza
Elaborazione di grandi dati
Cosa è in grado di fare
Cos'è la coscienza?
L'esistenza di un'intelligenza senza coscienza
Cosa ne pensano gli esperti
La doppia faccia dell'IA
Il ruolo dell'essere umano nella creazione di intelligenza artificiale
La fiducia di Yoshua Bengio
Il caso Blake Lemoine
LaMDA è senziente
La risposta di Google
ChatGPT di OpenAI
Cosa è in grado di fare
Due chiacchiere con ChatGPT
È possibile un'intelligenza artificiale con coscienza?
Cosa ci riserverà il futuro?
IA con coscienza?

L'intelligenza artificiale (IA) è ormai entrata nelle nostre vite e sembra destinata a farne sempre più parte nel prossimo futuro, suscitando comunque grandi dilemmi. Uno dei più grandi riguarda la possibilità che un giorno l'IA possa arrivare ad avere una coscienza uguale o simile alla nostra.

Il grande timore

In realtà, ciò che preoccupa davvero l'essere umano è che un'intelligenza artificiale con coscienza propria possa portare alla creazione di una razza di robot non umana e, nell'ipotesi più catastrofica, nemica degli stessi uomini, con una propria lingua e dei valori collettivi propri.

L'intelligenza artificiale nel cinema

Già nel 1968 Stanely Kubrik aveva portato sul grande schermo uno dei più grandi esempi di fantascienza cinematografica sull'intelligenza artificiale con coscienza, attraverso il film '2001: Odissea nello spazio'. Nel capolavoro firmato Kubrik, il supercomputer HAL 9000 decide deliberatamente di seguire un piano del tutto diverso da quello programmato, uccidendo parte dell'equipaggio.

Intelligenza artificiale con sentimenti?

Più recente è, invece, un altro film che tratta il tema dell'IA con coscienza. Si tratta di 'Her' (2013), vincitore di un premio Oscar per la migliore sceneggiatura, in cui il protagonista (interpretato da Joaquin Phoenix) si innamora di un assistente digitale con coscienza, Samantha, in grado di provare sentimenti.

Ma nella realtà?

Ma a che punto siamo oggi nella realtà? Sarà davvero possibile dialogare un giorno con un assistente digitale come se fosse il nostro migliore amico o amica, in grado di darci consigli e di provare emozioni... proprio come noi?

Foto: Pixabay

Intelligenza artificiale e coscienza

Prima di rispondere a questa domanda cerchiamo di capire innanzitutto cos'è un'intelligenza artificiale e cos'è la coscienza.

Elaborazione di grandi dati

Quando si parla di intelligenza artificiale si intendono le capacità possedute da una mente non umana, quindi un robot o un computer, di elaborare enormi quantità di dati e svolgere funzioni simili o uguali alle nostre.

Cosa è in grado di fare

Un esempio di intelligenza artificiale sono le operazioni di calcolo, le previsioni o anche la capacità di giocare una partita a scacchi. Pensiamo anche agli assistenti digitali come Siri o Alexa, che si basano sul deep learning, ovvero la capacità di apprendere in modo autonomo utilizzando algoritmi, dati ed esperienze pregresse.

Cos'è la coscienza?

Per quanto riguarda la coscienza, a livello biologico, questa può essere interpretata come la consapevolezza della propria esistenza, inclusa la consapevolezza delle proprie azioni. Nel suo significato più ampio viene anche introdotta la valutazione morale del proprio agire.

Foto: Pixabay

L'esistenza di un'intelligenza senza coscienza

Prima della creazione dell'intelligenza artificiale, l'intelligenza era sempre stata considerata strettamente connessa alla coscienza. Ma l'IA ci ha dimostrato pienamente che l'intelligenza, almeno quella artificiale, può esistere anche senza coscienza (almeno per adesso).

Foto: Pixabay

Cosa ne pensano gli esperti

Secondo quanto riportato da un articolo degli scienziati e studiosi di intelligenza artificiale Deyi Li, Wen He, Yike Guo, docenti presso l'IET (Institution of Engineering and Technology): "Considerando che la velocità evolutiva degli esseri umani dall'Homo sapiens all'uomo ha richiesto milioni di anni, anche se l'IA viene aggiornata molto più velocemente di quella dell'essere umano, saranno necessarie almeno alcune centinaia di anni o anche di più per raggiungere tale IA" (riferendosi a un tipo di IA più evoluta).

La doppia faccia dell'IA

I tre scienziati, nello stesso articolo, sottolineano che tutte le rivoluzioni tecnologiche presentano una doppia faccia: "L'energia atomica può essere utilizzata non solo per scopi pacifici, ma anche per la guerra. Gli esseri umani possono creare bombe atomiche e anche dei robot da usare come esercito."

Il ruolo dell'essere umano nella creazione di intelligenza artificiale

"Questo non dovrebbe essere considerato come un problema dell'IA, ma degli umani, in quanto creatori, poiché devono prendere decisioni morali per l'uso che se ne voglia fare. Ciò avrà un impatto sul mondo futuro che noi umani creeremo."

La fiducia di Yoshua Bengio

Uno degli artefici del deep learning è Yoshua Bengio, un informatico canadese, noto soprattutto per il suo lavoro sulle reti neurali artificiali e, appunto, sul deep learning. Bengio ha molta fiducia su una possibile evoluzione dell'intelligenza artificiale.

"Abbiamo molte informazioni che non stiamo sfruttando"

Secondo Bengio "Abbiamo molte informazioni, abbiamo persino informazioni neuroscientifiche su cosa succede nel cervello quando ci si rende conto di qualcosa o quando prestiamo attenzione a qualcosa o meno. Questa è un'enorme quantità di informazioni che non stiamo sfruttando nell'apprendimento automatico", ha detto durante un'intervista riportata su aihub.org.

Il caso Blake Lemoine

Nel campo dell'IA ha fatto notizia il caso Blake Lemoine, un dipendente del dipartimento "AI Responsible" di Google, che lavorava su LaMDA (Language Model for Dialogue Applications), uno dei progetti più promettenti di Google.

LaMDA è senziente

Blake Lemoine è stato sospeso dall'incarico per aver rivelato informazioni riservate. Secondo il Washington Post, il noto ingegniere è convinto che LaMDA sia senziente, ossia dotata di sensi e sensibilità.

La risposta di Google

In una dichiarazione riportata sempre sul Washington Post, il portavoce di Google, Brian Gabriel ha dichiarato: "Il nostro team - di esperti di etica e tecnologia - ha esaminato le preoccupazioni di Blake sui nostri Principi di IA e lo ha informato che le prove non supportano le sue affermazioni. Gli è stato detto che non ci sono prove che LaMDA sia senziente."

ChatGPT di OpenAI

Al momento, un'altra delle intelligenze artificiali più all'avanguardia con cui tutti possono già scambiare delle conversazioni è ChatGPT, un modello di lingua artificiale sviluppato da OpenAI.

Cosa è in grado di fare

Secondo quanto riportato sul sito web Openai.com, i creatori hanno: "addestrato un modello chiamato ChatGPT capace di un'interazione sotto forma di conversazione. Il formato del dialogo consente a ChatGPT di rispondere a domande di follow-up, ammettere i propri errori, contestare premesse errate e rifiutare richieste inappropriate."

Due chiacchiere con ChatGPT

Basta collegarsi al sito opneai.com per iniziare a chiacchierare con lui su qualsiasi argomento e in qualsiasi lingua.

È possibile un'intelligenza artificiale con coscienza?

Dato che è davvero possibile chiacchierare con ChatGPT di qualsiasi cosa, abbiamo deciso di porre proprio a lui il famoso quesito: "È possibile un'intelligenza artificiale con coscienza?". Nella prossima slide la sua risposta.

"Non è possibile prevedere quando o se ciò accadrà"

La risposta di ChatGPT: "Attualmente non ci sono prove scientifiche che dimostrino l'esistenza di un'intelligenza artificiale cosciente. La coscienza è un fenomeno complesso e in gran parte sconosciuto e, nonostante i significativi progressi nel campo dell'IA, la creazione di un'IA cosciente rimane una sfida importante ed è oggetto di continue ricerche e dibattiti nella comunità scientifica. Sebbene sia possibile che l'IA cosciente possa essere sviluppata in futuro, non è possibile prevedere quando o se ciò accadrà."

Cosa ci riserverà il futuro?

Insomma, per il momento, dotare l'intelligenza artificiale di una coscienza propria sembra essere ancora una realtà appartenente al mondo fantascientifico dei film, ma tutta la comunità scientifica (ChatGPT incluso) è d'accordo sul dire che non sappiamo cosa ci riserverà il futuro.

Vedi anche: L'anima è immortale? La scienza risponde

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