Bomba-E: le possibili conseguenze se la Russia decidesse di usarla contro l'Ucraina
Mentre l'attenzione globale si concentra sulla possibilità che la Russia impieghi armi nucleari tattiche in Ucraina, alcuni esperti hanno sollevato preoccupazioni riguardo un'altra tipologia di arma potenzialmente devastante e priva di contaminazione radioattiva: la bomba a impulso elettromagnetico (EMP).
Il Presidente russo, infatti, dispone di quest'arma significativamente meno controversa rispetto a una bomba nucleare, capace tuttavia di infliggere danni all'Ucraina paragonabili a quelli di un'esplosione nucleare, senza il contraccolpo politico e i rischi di scatenare una guerra nucleare globale.
È stato il Financial Times a sottolineare che le reiterate minacce di Putin potrebbero sottintendere proprio un riferimento a un attacco a impulsi elettromagnetici. Ma cosa succederebbe il leader russo decidesse di metterlo in atto?
Secondo quanto riportato da Forbes, il cosiddetto 'Impulso elettromagnetico' potrebbe essere innescato dall'esplosione di una bomba nucleare ad alta quota, come nella stratosfera. Tale evento causerebbe un blackout totale di tutti i dispositivi elettronici, lasciandoli completamente fuori uso.
Secondo Forbes, l'effetto di un attacco di questo tipo sarebbe disastroso: "Molti dispositivi elettronici situati entro un determinato raggio di esplosione smetterebbero di funzionare. Automobili, telefoni cellulari, televisori e la connessione Internet si interromperebbero. Anche i servizi elettrici essenziali sarebbero compromessi."
All'improvviso, quindi, il mondo si spegnerebbe. Smartphone, radio, televisori e automobili smetterebbero di funzionare, non ci sarebbe elettricità, né possibilità di comunicazione.
L'impulso elettromagnetico è stato scoperto per la prima volta durante i test atomici dall'esercito americano negli anni '50 e successivamente è stato riconosciuto dalla comunità scientifica negli anni '60.
In sostanza, un EMP è "un'improvvisa esplosione di energia elettromagnetica che si irradia attraverso l'aria a una velocità prossima a quella della luce e crea problemi nella sua scia", secondo Study.com.
Gli EMP sono osservabili nei momenti successivi a un'esplosione nucleare e sono stati attribuiti ai raggi gamma prodotti da un'esplosione.
Credito fotografico: Wiki Commons
L'uso di un EMP in Ucraina causerebbe terrore nella popolazione, uccidendo molte persone a causa dell'esposizione al freddo e della mancanza di elettricità, e renderebbe quasi impossibile la comunicazione all'interno delle Forze Armate ucraine.
Un simile attacco, però, avrebbe un problema: sarebbe difficile colpire esattamente una determinata area. Se la Russia la lanciasse contro l'Ucraina, potrebbe causare questo blackout totale, che colpirebbe anche i suoi cittadini e il suo stesso esercito.
Un attacco EMP potrebbe persino colpire i Paesi NATO ed essere utilizzato per invocare l'Articolo 5, la clausola di difesa e sicurezza collettiva dell'Alleanza Atlantica.
Ma, seppur remota, per i media come il Financial Times questa possibilità esiste. E potrebbe essere applicata anche, su scala minore, sul campo di battaglia in Ucraina utilizzando armi non nucleari.
È noto, infatti, che alcune bombe convenzionali di grandi dimensioni producano impulsi elettromagnetici quando vengono fatte esplodere ad altitudini molto elevate, anche se l'area interessata è molto limitata.
Quando una bomba viene fatta cadere in altezza per provocare questo effetto di impulso elettromagnetico, si produce la ionizzazione che, per l'osservatore, assume la forma di un arcobaleno nel cielo. È ciò che vedrebbero nel territorio confinante. Da qui il nome "bomba arcobaleno" dato a questo tipo di attacco.
Lo scenario di un simile attacco è simile a quello che abbiamo visto in numerosi film di fantascienza, con l'umanità destinata a sopravvivere in uno stato preindustriale.
Al di là della Russia, si sospetta che alcuni dei test missilistici effettuati dalla Corea del Nord (denunciati da paesi come il Giappone) fossero finalizzati a testare un attacco EMS (impulso elettromagnetico).
Un paese ipertecnicologico come la Corea del Sud verrebbe gettato nel caos da un impulso elettromagnetico indotto da un missile nordcoreano.
Foto: Sava Bobov / Unsplash
Anche il romanzo dell'americano Don DeLillo 'The Silence' ha sollevato la possibilità di un totale blackout elettronico. Una delle sue scene più inquietanti presentava folle per le strade che camminavano senza sapere dove, semplicemente cercando compagnia umana, fuggendo dal silenzio.
Nella storia recente non c'è mai stato un attacco ad impulsi elettromagnetici. Ma questo XXI secolo con pandemie, catastrofi climatiche e guerre inaspettate ci ha insegnato rapidamente che, purtroppo, nulla è impossibile.
Foto: Daniel Lincoln / Unsplash
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