Sai perché Lady Gaga ti affascina? La scienza te lo spiega
Van Gogh, Salvador Dalì, Picasso sono tanti gli artisti del panorama internazionale divenuti famosi soprattutto grazie alla loro eccentricità oltre che per l'indiscusso talento. Secondo recenti studi infatti sembra che le persone siano notevolmente più attratte da artisti fuori dal comune rispetto a quelli più 'inquadrati', vi riconoscete? Scopritene un po' di più in questa gallery.
Il mondo dell'arte è pieno di artisti di ogni genere, molti di questi però hanno lasciato un segno indelebile che li ha fatti diventare davvero delle star immortali, come nel caso di Vincent van Gogh, per esempio.
E proprio sul famoso pittore si basa uno studio britannico pubblicato sull''European Journal of Social Psychology'. Secondo questo esperimento sembra che le persone siano attratte molto di più da artisti eccentrici che da persone "normali".
Si tratta del cosiddetto "effetto eccentricità" (eccentricity effect) che scaturirebbe dal fatto che la nostra percezione sull'opera dell'autore viene influenzata in maniera notevole dal pregiudizio che abbiamo sull'artista in questione.
L'esperimento di questo studio consisteva nel presentare a due gruppi di partecipanti il famoso quadro dei 'Girasoli' di Vincent van Gogh. Al primo gruppo veniva anche raccontato l'episodio dell'automutilazione dell'orecchio dell'artista, mentre al secondo quest'episodio veniva omesso.
Il risultato è stato strabiliante, in quanto il primo gruppo ha dato un feedback molto più positivo rispetto all'opera con commenti e opinioni a dir poco entusiasmanti rispetto al secondo gruppo.
Questo risultato è stato quindi un'evidente prova del noto "effetto eccentricità": gli esseri umani sono attratti molto di più da storie bizarre e fuori dall'ordinario.
Ma non si parla soltanto di artisti del passato, l'"eccentricity effect" è riportato anche con personaggi dei giorni nostri come ad esempio l'eclettica Lady Gaga, la regina dell'eccentricità. Anche per la cantante internazionale è stato eseguito un esperimento simile.
Anche in questo caso sono stati riuniti due gruppi di partecipanti. Al primo è stato mostrato una foto della cantante con un abito nero elegante, mentre al secondo è stata mostrata una foto di Lady Gaga in una tuta, sempre di color nero, ma completata da una vistosa maschera sul viso.
Il secondo gruppo sembra aver apprezzato molto di più la musica della famosa cantante internazionale rispetto al primo, confermando così l'esperimento già visto precedentemente con Vincent van Gogh.
Nell'esperimento di Lady Gaga, si è voluti andare oltre, per capire fino a che punto si è attratti dall'eccentricità di un artista.
Ai partecipanti è stato raccontato che le stranezze e l'eccentricità della cantante siano tutta una messinscena studiata da professionisti del marketing e che quindi la sua fama sia stata costruita su una figura fittizia.
I partecipanti dopo ascoltato quella che in quel momento sembrava fosse la verità hanno mostrato una grande delusione e gli apprezzamenti prima espressi sono scemati notevolmente. Questo a dimostrazione del fatto che se anche fossimo attratti inconsapevolmente dall'eccentrico, questo deve essere autentico e non un artefatto.
Ai giorni nostri sono tantissimi gli artisti che hanno basato il loro successo sulla loro particolare stranezza, come ad esempio possono essere le opere cinematografiche di Tim Burton, o anche le esibizioni di Elton John o Michael Jackson.
L'effetto eccentricità, quindi, esiste davvero. Una delle domande che però ci si pone è: perché siamo più attratti da fenomeni fuori dal comune piuttosto che dall'ordinario?
Secondo la psicologia moderna forse si è attratti da tutto ciò che non si è o non si può essere, quindi vedendo in questi personaggi un po' "strani" una parte di noi che vorremmo esprimere allo stesso modo ma che per convenzioni sociali non è possibile fare.
Foto: Unsplush, di Eye for Ebony
Dai risultati ottenuti con gli studi fatti, però, è emersa una questione chiave: che tutto ciò che è bizzarro ed eccentrico viene accettato soltanto in ambito artistico e non in quello accademico, dove invece si preferiscono persone più convenzionali.