Gli USA e l'addestramento dei soldati ucraini: terza guerra mondiale in arrivo?

I funzionari dell'amministrazione Biden stanno prendendo in considerazione una nuova proposta che potenzierebbe notevolmente il ruolo degli Stati Uniti nell'addestramento delle forze armate ucraine, una mossa che potrebbe portare il Paese sulla strada della guerra.

Presso la base dell'esercito americano a Grafenwoehr, in Germania, potrebbero essere addestrati fino a 2500 soldati ucraini in più al mese.

Non solo verrebbe addestrato un numero maggiore di soldati ucraini, ma si farebbe ricorso a programmi di addestramento più sofisticati che le forze armate ucraine non hanno ancora ricevuto dagli alleati statunitensi.

Istruzioni sul coordinamento delle manovre di fanteria, supporto di artiglieria e un ulteriore addestramento alle armi combinate sono solo alcune delle tattiche di combattimento più sofisticate che potrebbero essere messe a disposizione delle truppe ucraine nell'ambito del programma.

Un alto funzionario di Biden rimasto anonimo si è rifiutato di esprimersi pubblicamente sulla proposta. All'emittente americana CNN ha dichiarato: «non vogliamo anticipare decisioni che non sono state prese, ma siamo costantemente alla ricerca di nuovi modi per assicurarci che gli ucraini abbiano le capacità necessarie per avere successo sul campo di battaglia mentre difendono il proprio territorio dall'aggressione russa».

La proposta è stata avanzata su richiesta del governo ucraino e giunge in un momento in cui l'inizio dell'inverno ha rallentato le offensive militari del Paese.

Le offensive di Kiev sia a nord che a est sono in fase di stallo, ma l'espansione dell'addestramento delle forze armate ucraine a nuove moderne tattiche sul campo di battaglia potrebbe rivelarsi decisiva in primavera.

«È una buona idea perché [l'Ucraina] ha bisogno di tutto l'addestramento possibile», ha affermato Mike Kofman, esperto di forze armate russe e ucraine presso il Center for Naval Analyses.

Tuttavia, la più grande discrepanza sul campo di battaglia non è la qualità delle truppe, bensì le armi e le munizioni di cui hanno bisogno per condurre operazioni di successo.

«Gli ucraini non saranno così efficaci nelle manovre con armi combinate se non hanno abbastanza munizioni di artiglieria», ha proseguito Koffman.

Tutte queste speculazioni sulla possibile espansione delle operazioni di addestramento delle truppe ucraine hanno scatenato un dibattito tra gli esperti, che temono che il maggior coinvolgimento degli Stati Uniti in Ucraina possa portare a uno scontro diretto con la Russia.

Al momento, i bombardamenti russi sulle infrastrutture elettriche ucraine hanno portato Washington a chiedersi quali saranno i prossimi passi nell'escalation di violenza.

«Riscaldamento, acqua, elettricità, i bambini, gli anziani, i malati: questi sono i nuovi obiettivi del presidente Putin. Li sta colpendo duramente», ha dichiarato il segretario di Stato americano Anthony Blinken durante una conferenza stampa in occasione di una riunione dei ministri degli Esteri della NATO a Bucarest. «Questa brutalizzazione del popolo ucraino è una barbarie».

L'amministrazione Biden sta ora valutando la possibilità di inviare all'Ucraina missili Patriot nel tentativo di rafforzare le difese aeree del Paese in seguito ai continui attacchi da parte della Russia alle infrastrutture critiche ucraine.

I funzionari russi non hanno ancora rilasciato dichiarazioni in merito all'eventualità di un ruolo più incisivo degli USA nell'addestramento delle truppe ucraine, ma hanno denunciato la possibile fornitura di missili Patriot all'Ucraina.

L'ex presidente russo Dimitri Medvedev ha messo in guardia gli Stati Uniti e i suoi alleati dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) dal fornire missili a lungo raggio o di difesa all'Ucraina.

Medvedev ha definito l'alleanza un'"organizzazione criminale" per aver preso in considerazione la possibilità di fornire armi più avanzate a quelli che ha definito "fanatici ucraini".

Intanto, i funzionari del Cremlino hanno annullato all'ultimo minuto i colloqui sulle armi nucleari con gli Stati Uniti originariamente previsti per la fine di novembre, dopo che Washington si era rifiutata di rispondere alle preoccupazioni russe sulla stabilità strategica della guerra in Ucraina.

Il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov ha rivolto un monito ai funzionari americani per il loro crescente sostegno all'Ucraina contro la Russia durante l'"operazione militare speciale" del Paese per disarmare il suo vicino.

«Stiamo inviando segnali agli americani in merito al fatto che la loro linea di escalation e il loro coinvolgimento sempre più profondo in questo conflitto potrebbe portare a terribili conseguenze. I rischi sono in aumento», ha dichiarato Ryabkov, secondo quanto riportano i media statali russi.

La domanda è se questa situazione potrebbe portare a uno scontro diretto tra gli USA e la Russia. Non è un'ipotesi da scartare. Fatto sta che la proposta di addestrare un maggior numero di soldati ucraini è arrivata proprio quando i rapporti tra i due Paesi sembrano aver raggiunto il punto di rottura.