Hai un capo 'tossico'? Ecco i segnali per riconoscerlo (e sopravvivere)

La presenza di un buon capo sul posto di lavoro è molto importante, tanto che un sondaggio pubblicato da GoodHire ha rilevato che l'82% dei dipendenti statunitensi sarebbe disposto a lasciare il proprio impiego per colpa di un pessimo manager. Quindi, se non vuole perdere i suoi migliori dipendenti, è nell'interesse del tuo capo trattare bene il suo team.

L'amministratore delegato dell'agenzia di collocamento LaSalle Network con sede a Chicago, Tom Gimbel, in un articolo pubblicato su CNBC Make It ha condiviso una guida per spiegare la differenza tra un buon capo e uno cattivo. Gimbel afferma: «C'è un detto che sostiene: "Le persone entrano nelle aziende, ma lasciano i capi"».
Continua a leggere per scoprire se anche tu hai un capo "tossico".

Un capo che vuole essere il tuo migliore amico sembra una cosa fantastica... giusto? Beh, in realtà non lo è affatto. Tom Gimbel afferma che, anche se è bello socializzare con i colleghi, il capo "Wanna-Be BFF" darà la priorità al fare amicizia rispetto a mantenere la leadership e la responsabilità che gli corrisponde.

Inoltre, questo tipo di capo tende a distrarre i dipendenti dal proprio lavoro con la sua smania di essere apprezzato, il che può rallentare i progressi dell'intero team.

No, il capo fantasma non fa spavento e non è uno che parla con gli spiriti... Piuttosto è quello che «non c'è mai», secondo Gimbel. È difficile essere un buon leader se non sai cosa succede sul posto di lavoro!

Secondo Gimbel, il capo fantasma di solito non segue il lavoro del proprio team ed è difficile da contattare quando se ne ha bisogno. Di conseguenza, i dipendenti vengono lasciati senza una guida chiara, con conseguenti difficoltà nel gestire il proprio lavoro. Inoltre, perdono la possibilità di avere un mentore, il che può rallentare notevolmente la loro crescita professionale.

Il capo narcisista non si cura sul serio dei propri dipendenti. Secondo Gimbel, la sua priorità sono le proprie preoccupazioni e i propri sentimenti. Se hai un capo narcisista, tutto sarà sempre incentrato su di lui o su di lei. Quando il capo narcisista prende decisioni per l'azienda, pensa sempre a ciò che sarebbe più vantaggioso per sé.

Le esigenze dei suoi dipendenti vengono completamente ignorate. In questo modo, hanno la sensazione che il capo non si preoccupi di loro come persone. Per rendere le cose ancora più frustranti per il team sotto la sua responsabilità, il capo narcisista ama l'adulazione e «si prenderà il merito di buone idee o di altre misure di successo» prese da altri, come sostiene Gimbel.

Tutti vogliono un leader che lavora sodo, perché lavorare sodo è una bella cosa, ma il capo "macinatutto" sembra non smettere mai di lavorare e potrebbe farti sentire come se dovessi fare lo stesso.

Secondo Gimbel, questo tipo di capo può far sentire i propri dipendenti come "esecutori mediocri" se non fanno costantemente gli straordinari come fa lui/lei. A peggiorare le cose, un capo "macinatutto" non è mai soddisfatto del lavoro dei propri dipendenti, costretti a lavorare ore extra senza mai arrivare a soddisfare i suoi altissimi standard.

Un capo che si rispetti dovrebbe senza dubbio motivare i propri lavoratori. Gimbel caratterizza il capo motivante come colui che «ti incoraggia quando sei in difficoltà, ti dà una pacca sulla spalla quando porti a termine qualcosa e ti offre sempre sostegno quando ne hai bisogno». Gimbel dice che tende a essere molto ottimista e a desiderare che i propri dipendenti «guardino il lato positivo delle cose».

È bello avere un capo così, no? Beh, l'ottimismo costante ha degli svantaggi. Gimbel dice che a volte può «diventare un po' pesante». L'altro problema del capo motivante è che tende a ignorare le cattive notizie e a non riconoscere i problemi a causa del sua atteggiamento positivo.

Secondo Gimbel, il capo vulcano e il capo fantasma sono piuttosto simili perché non offrono molte indicazioni e «non sono realmente interessati al lavoro che stai svolgendo». Tuttavia, lavorare con un capo vulcano è probabilmente molto più stressante, in quanto «erutta ed esplode» quando un compito non viene svolto in modo soddisfacente.

Gimbel sottolinea che un capo vulcano non ha la tendenza a riflettere molto su di sé; se lo facesse, molto probabilmente si renderebbe conto che gli errori nel lavoro dei suoi dipendenti sono in gran parte colpa sua a causa della mancanza di coinvolgimento e di guida nei loro confronti. Fortunatamente, il capo vulcano è una specie piuttosto rara e le probabilità di esserlo o di incontrarne uno sono piuttosto basse.

Nell'articolo di CNBC Make It, Gimbel afferma che un capo responsabile ma premuroso è il miglior capo da avere: «Ti offre un feedback onesto sul tuo lavoro, buono o cattivo che sia, e ti sfida a dare il meglio di te». Il capo responsabile ma premuroso è capace di vedere il lato umano dei propri dipendenti e perciò è disposto ad accontentarli e si mostra comprensivo in caso di problemi personali, ecc.

Purtroppo, come afferma Gimbel, sono pochi i capi responsabili ma premurosi. Se hai un capo che almeno ci prova a trattare i dipendenti in questo modo, ritieniti fortunato!

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