I Paesi più a rischio per i viaggiatori LGBTQ+
La Giamaica mantiene ancora una legge dell'epoca coloniale britannica che categorizza l'omosessualità come reato. La pena è di 10 anni di carcere e lavori forzati. Sono stati segnalati casi di molestie e detenzioni di visitatori stranieri a causa del loro orientamento sessuale.
Sebbene l'omosessualità non sia considerata un reato a livello nazionale in Indonesia, nella provincia di Aceh è invece illegale secondo la legge islamica della Sharia. Nel 2022, il Paese ha approvato un disegno di legge che vieta di avere relazioni al di fuori del matrimonio: il reato è punibile con un anno di carcere. È improbabile che gli stranieri vengano perseguiti penalmente, ma di fatto rende illegali le relazioni LBGTQ in Indonesia perché il matrimonio gay non è riconosciuto dalla legge.
Sebbene l'omosessualità sia legale in Polonia, nel 2019 un terzo del Paese si è auto-dichiarato "zona anti-LGBT". Ma da quando nel febbraio 2022 l'Unione Europea ha preso posizione nei confronti dell'istituzionalizzazione di queste zone e ha minacciato di bloccarne i finanziamenti, il governo polacco ha deciso di fare marcia indietro e di annullare le aree "LGBT free". Attualmente sono pochi i comuni che mantengono apertamente la propria ostilità all'"ideologia LGBT", ma è bene tenere di conto che ci sono state segnalazioni di turisti che hanno subito discriminazioni in queste zone del Paese.
Sebbene l'omosessualità non sia tecnicamente illegale in Egitto, le persone LGBTQ+ possono essere perseguite penalmente in base alla "legge sulla depravazione". Nel 2023 Grindr ha iniziato a inviare messaggi di avvertimento ai propri utenti dopo che era emerso che la polizia egiziana utilizzava l'applicazione per scovare le persone LGBTQ+ e incriminarle.
Il Marocco criminalizza gli "atti osceni contro natura" con individui dello stesso s e s s o. Nel 2014, due donne francesi sono state arrestate per essersi baciate in pubblico e successivamente espulse dal Paese.
Oltre ad aver firmato la legge "Don't Say Gay" nel marzo 2022, il governatore della Florida Ron DeSantis ha approvato un altro ddl omofobo che potrebbe avere ripercussioni sui viaggiatori trans. In base al disegno di legge 1521, le persone trans non possono utilizzare servizi igienici o spogliatoi in linea con il loro genere.
Le Maldive criminalizzano l'omosessualità sotto la legge della Sharia, con sanzioni che includono il carcere, le fustigazioni o l'espulsione dal Paese. Sebbene molti resort turistici si dichiarino gay-friendly, i viaggiatori LGBTQ+ devono essere cauti, soprattutto al di fuori delle località turistiche.
Il codice penale del Kenya vieta la "conoscenza carnale contro l'ordine della natura", spesso interpretata come comportamento omosessuale. La violazione del divieto può comportare fino a 14 anni di carcere. Sono stati segnalati casi di molestie nei confronti di turisti LGBTQ+.
Secondo la legislazione di questo arcipelago, chiunque commetta atti di "grave indecenza" con una persona dello stesso s e s s o può essere punito con una pena fino a cinque anni di carcere. Chi commette atti di "s o d o m i a" rischia una pena detentiva di dieci anni.
La legge bielorussa punisce la "promozione dell'omosessualità" nei confronti di minori. Gli stranieri possono rischiare multe o l'espulsione dal Paese se riconosciuti colpevoli.
A Grenada è in vigore uno statuto che criminalizza l'omosessualità come atto di "grave indecenza". Le relazioni omosessuali sono punite con la reclusione fino a 10 anni. Sebbene generalmente la normativa non sia applicata nei confronti dei turisti, contribuisce a creare un atteggiamento sociale generalmente conservatore nei confronti della comunità LGBTQ+.
In Russia vi è una legge promulgata nel 2013 che proibisce la distribuzione di materiale propagandistico a sfondo omosessuale ai minori di 18 anni. Gli stranieri ritenuti colpevoli possono rischiare multe, l'espulsione o una condanna fino a 15 giorni di carcere. La legge è così vaga che dichiarare di essere gay, indossare una maglietta a favore di diritti LGBTQ+ o portare una bandiera arcobaleno potrebbe violarla.
In Brunei, la Sharia criminalizza l'omosessualità con sanzioni severe come la morte per lapidazione. Nel 2019 questa legge è stata addirittura inasprita. Nel 2022 il Brunei è stato classificato come il Paese più pericoloso per i viaggiatori LGBT dall'LGBTQ+ Travel Safety Index.
In Malesia, i "rapporti carnali contro l'ordine della natura" sono punibili con multe, carcere e persino con punizioni corporali. Sono stati registrati diversi casi di turisti arrestati per "atti immorali".
Nel 2014, l'Uganda approvava una legge, soprannominata dalla stampa internazionale "Kill the Gays bill", che criminalizzava l'omosessualità con l'ergastolo. In seguito è stata annullata, ma nel maggio 2023 è stata varata una legge ancora più restrittiva, che prevede il carcere e in alcuni casi anche l'ergastolo e la pena di morte.
Le relazioni omosessuali sono illegali in Iran e possono comportare la pena di morte. I viaggiatori sono invitati a prestare estrema cautela. Un turista tedesco è stato detenuto nel 2018 ma rilasciato dopo trattative diplomatiche.
Il codice penale del Malawi vieta la "conoscenza carnale contro l'ordine della natura", i tentativi di "conoscenza carnale contro l'ordine della natura" e gli atti di "grave indecenza". Sebbene la discriminazione contro le persone LGBT sia ancora diffusa, nel 2021 si è tenuto a Lilongwe il primo storico Pride del Paese.
La legge nigeriana non solo vieta il matrimonio omosessuale, ma criminalizza anche l'adesione o il sostegno a circoli, società e organizzazioni gay, punibili fino a 14 anni di carcere. Anche i turisti sono stati perseguiti in base a questa legge.
L'Arabia Saudita ha una delle legislazioni più severe al mondo contro l'omosessualità, con sanzioni che vanno dalle multe e la reclusione fino alle punizioni corporali e all'esecuzione. La fustigazione può essere inflitta anche per il travestitismo. Questa legge rappresenta un rischio significativo per i viaggiatori LGBTQ+.
In base alla sezione 377A del codice penale di Singapore, gli atti omosessuali maschili sono considerati reato e comportano una pena fino a due anni di carcere. Pur non essendo applicata attivamente, la legge contribuisce a creare un clima sociale conservatore.
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In Turkmenistan, l'omosessualità è punibile fino a due anni di carcere. Sono noti i casi di viaggiatori LGBTQ+ che hanno subito discriminazioni, molestie e conseguenze penali, il che rende il Paese una destinazione problematica per questi viaggiatori.
Secondo la legge federale degli Emirati Arabi Uniti, l'omosessualità è illegale e può comportare la detenzione o l'espulsione. Nel novembre 2021, il Paese ha introdotto emendamenti legali, secondo cui il nuovo codice penale stabilisce che le relazioni omosessuali tra maggiorenni sono punibili con una pena detentiva non inferiore ai sei mesi. Vietato anche travestirsi da donna ai cittadini maschi, un reato punibile con un anno di carcere.
A Tonga gli atti omosessuali maschili sono vietati e punibili con una pena massima di 10 anni di reclusione o con la fustigazione. Inoltre, è proibito alle persone di s e s s o maschile travestirsi da donna ai fini di "adescare" altre persone a "scopo immorale", reato punibile con una multa di 100 dollari e/o un massimo di un anno di prigione.
In Tanzania, l'omosessualità può comportare l'ergastolo. Il governo è noto per la repressione dei sostenitori dei diritti LGBTQ+ e nel 2017 tre sudafricani sono stati espulsi per presunta promozione dell'omosessualità.
La sezione 377 del codice penale della Birmania, eredità della legge coloniale britannica, criminalizza l'omosessualità. La legge crea un ambiente ostico nei confronti delle persone LGBTQ+ e l'accettazione da parte della società varia notevolmente all'interno del Paese.
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Nel 2007, il Kuwait ha approvato una legge che criminalizza "l'imitazione dell'altro s e s s o", ma nel 2022 è stata ritenuta incostituzionale. Tuttavia, il Paese continua a vietare gli atti omosessuali tra uomini, punibili con il carcere. Nel 2017, 76 uomini sono stati espulsi durante una repressione "morale" contro l'omosessualità.
La Guyana è l'unico Stato del Sud America in cui l'omosessualità è ancora illegale. La legge punisce gli "atti di grave indecenza" tra uomini. Sebbene l'applicazione della normativa contro i turisti sia rara, il solo fatto che esista testimonia il clima conservatore che si respira nel Paese.
Il Paese più nuovo del mondo è tutt'altro che progressista in materia di omosessualità. La pratica omosessuale è punibile fino a 10 anni di carcere e gli uomini che si travestono da donna possono essere condannati a un anno di prigione secondo il codice penale del 2008.
In Bangladesh vige una legge di epoca coloniale, la Sezione 377 del codice penale, che criminalizza l'omosessualità anche con l'ergastolo. La legge contribuisce a creare un ambiente in cui le persone LGBTQ+ sono soggette a discriminazioni e pregiudizi.
Nello Yemen, l'omosessualità è vietata e può comportare pesanti sanzioni secondo l'interpretazione della legge islamica del Paese, compresa la pena capitale. Il rischio è molto alto per i viaggiatori LGBTQ+.
A Saint Lucia sono ancora in vigore leggi contro la "grave indecenza" e la "s o d o m i a", che possono essere utilizzate per criminalizzare l'omosessualità con una pena detentiva dai 10 a 25 anni. Sebbene queste leggi non siano comunemente applicate, soprattutto nei confronti dei turisti, contribuiscono comunque a creare un clima di discriminazione.
In Libano, i rapporti sessuali che "contraddicono le leggi della natura" sono illegali, e ciò viene usato per perseguire penalmente l'omosessualità fino a un anno di prigione. Inoltre, gli uomini che si travestono da donne sono punibili con una pena fino a sei anni di carcere.
In Somalia, l'attività omosessuale è punita con la reclusione, ma in alcune zone persino con la pena capitale, come nella regione autonoma di Jubaland. Il rischio potenziale per i viaggiatori LGBTQ+ è alto.