Salute mentale in bilico: giovani sempre più a rischio per il contesto globale
Da mesi gli esperti qualificano il peggioramento della salute mentale giovanile come una crisi di portata globale. Un nuovo rapporto internazionale evidenzia i fattori esterni che alimentano questa crisi, identificandoli anche come le principali cause del problema.
Il dottor Patrick McGorry, eminente psichiatra australiano e autore principale dello studio, citato dal New York Times, ha affermato che i recenti dati mostrano con chiarezza che la società è "sempre più malata" e che "nessuno può più ignorare questa realtà"
Il rapporto sottolinea che i problemi globali o "megatrend", come l'uso incontrollato dei social media, le crescenti disparità economiche e i cambiamenti climatici, contribuiscono al deterioramento della salute mentale dei giovani.
Foto: Fernando Cferdophotography / Unspalsh
Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista medica The Lancet Psychiatry e ha visto la partecipazione di un gruppo di esperti in salute mentale ed economia, nonché di giovani.
Come riferisce il NY Times, il rapporto è stato elaborato in un periodo di cinque anni da una commissione formata da oltre 50 persone. Il Guardian sottolinea che gran parte delle prove proviene da paesi ad alto reddito.
Il dibattito sul deterioramento della salute mentale dei giovani pone i social media sotto i riflettori. Secondo il rapporto, le lunghe ore passate davanti allo schermo e l'esposizione a contenuti non filtrati possono essere fattori scatenanti di disturbi mentali.
Il dottor McGorry ha inoltre dichiarato al Guardian che i social media alimentano la polarizzazione politica e incrementano il senso di isolamento tra i giovani, impattando negativamente sulla loro salute mentale.
Tuttavia, la responsabilità non è solo dei social. Altri fattori, potenzialmente ancor più incisivi, contribuiscono al peggioramento della salute mentale di adolescenti e giovani adulti, risultando molto più complessi da affrontare.
Come spiega il New York Times, infatti, le tendenze economiche degli ultimi due decenni hanno favorito l'insorgere di molti problemi economici e sociali che hanno un impatto sproporzionato sui giovani.
La disuguaglianza dei redditi è una delle problematiche più evidenti. Il Fondo Monetario Internazionale evidenzia come, in Europa, i giovani siano penalizzati in termini di reddito e opportunità lavorative.
Gli esperti hanno riscontrato tendenze simili nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, in nazioni come gli Stati Uniti, dove l'istruzione superiore non è garantita, i giovani si trovano schiacciati dal peso del debito studentesco.
I giovani devono fare anche i conti con un mercato immobiliare restrittivo. In molti paesi, il prezzo di una casa è diverse volte superiore allo stipendio medio annuo, molto più di quanto non fosse per le generazioni più anziane.
Secondo l'OMS, un'altra fonte significativa di ansia per i giovani è rappresentata dal cambiamento climatico e dalle inadempienze da parte dei leader mondiali nel raggiungere gli obiettivi climatici, le cui conseguenze si ritroveranno a fronteggiare in futuro.
La combinazione di tutti questi fattori sta provocando nei giovani adulti e negli adolescenti un senso di disperazione, sostiene il rapporto. Il dottor McGorry ha affermato al Guardian che la generazione attuale è afflitta da un pessimismo senza precedenti riguardo al futuro.
Tuttavia, come riferisce il Guardian, lo studio presenta dei limiti dovuti alla ristrettezza dei dati, secondo una relazione di accompagnamento redatta da un team di ricercatori del King's College di Londra.
La maggior parte delle informazioni contenute nel rapporto proviene infatti da paesi ad alto reddito, ma il 90% dei bambini e degli adolescenti vive in paesi a basso e medio reddito, in cui le malattie mentali hanno un peso maggiore, come sottolinea il Guardian.
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