Guerra in Ucraina: i soldati nordcoreani fuggono in massa dalla Russia

Mentre gli Stati Uniti e la NATO hanno confermato la presenza di soldati nordcoreani nelle file dell'esercito russo durante il mese di novembre, sembrerebbe che alcuni di loro abbiano già altri piani oltre a quello di combattere in Ucraina...

I media ucraini riferiscono che una quarantina di soldati nordcoreani si stavano addestrando in un'area forestale nella regione russa di Kursk quando sono stati abbandonati dai loro istruttori. Rimasti senza cibo né istruzioni per diversi giorni, alcuni soldati hanno poi deciso di lasciare le loro posizioni senza permesso il 14 ottobre.

Secondo l'intelligence ucraina, citata dal Kyiv Independent, infatti, le autorità russe hanno già arrestato 18 soldati nordcoreani che cercavano di disertare.

Secondo quanto riferito, i 18 soldati sarebbero stati catturati due giorni dopo dalle autorità russe, a 60 chilometri dalla loro posizione iniziale, a circa 7 chilometri dal confine ucraino, precisa The Kyiv Independent.

Questo episodio la dice lunga sulle difficoltà che i nordcoreani potrebbero incontrare nell’integrarsi nelle file russe. Secondo gli esperti militari intervistati da France 24, questo problema di integrazione potrebbe portare molti soldati ad abbandonare la Russia.

Al di là delle barriere linguistiche e culturali, i soldati nordcoreani potrebbero confrontarsi con la realtà della guerra. Se l'esercito di Kim Jong-un è uno dei più grandi al mondo (1,2 milioni di soldati attivi e più di 500mila riservisti), in pratica è inesperto.

"La Corea del Nord ha uno degli eserciti più grandi del mondo, ma non è un buon esercito. Fa affidamento sul numero e nessuno dei suoi soldati è stato testato in combattimento", spiega Hugh Griffiths, specialista della Corea del Nord all'ONU, citato da France 24.

Oltre al personale inesperto, l’equipaggiamento militare della Corea del Nord è obsoleto e risale per lo più all’era della Guerra Fredda.

Mentre la propaganda di Kim Jong-un dipinge la Corea del Nord come un paese invincibile contro il resto del mondo, i soldati nordcoreani potrebbero scoprire un'altra realtà sul campo, suscitando in loro un sentimento di disillusione o di riconsiderazione. In questo contatto con la realtà, "si troveranno in situazioni in cui potranno distinguere la verità dalla menzogna”, continua Hugh Griffiths.

La scoperta di libertà prima sconosciute potrebbe anche spingere alcuni soldati nordcoreani ad abbandonare le fila dell’esercito russo.

"Non possono essere isolati come in tempo di pace", ritiene l'esperto. "Incontreranno russi che godono di uno standard di vita leggermente più elevato e che hanno accesso ai telefoni cellulari e ai social network, come Telegram, ecc."

"Molti nordcoreani, di élite e non, che hanno deciso di disertare, hanno cominciato osservando che la visione del mondo esterno che il regime nordcoreano ha e l'immagine che si presenta loro sono francamente bugie", spiega Edward Howell,  membro della Fondazione per la Corea del think tank Chatham House, citato da France 24.

"Anche se queste giovani truppe conformi ai dettami di Kim Jong-un sono state selezionate con cura, le diserzioni non possono essere escluse. Per molti soldati, questa possibilità deve essere passata nelle loro menti", dice Edward Howell.

Che ruolo giocheranno i soldati nordcoreani sul campo di battaglia in Ucraina? Per l'esperto dell'ONU, Hugh Griffiths, "non saranno trattati bene e saranno usati come carne da cannone". E aggiunge: "Poi si renderanno conto che si tratta di un biglietto di sola andata, cosa che probabilmente genererà defezioni e diserzioni".

Nel giugno 2024, Vladimir Putin e Kim Jong-un hanno firmato un accordo che impegna la Corea del Nord a sostenere la Russia nell’invasione dell’Ucraina in cambio di trasferimenti di tecnologia dalla Russia alla Corea del Nord. Questo accordo prevede in particolare "l'assistenza reciproca in caso di aggressione contro una parte del trattato", ha precisato il capo del Cremlino.

Sebbene la Russia abbia bisogno di rafforzare la propria forza militare, il reclutamento di questi 10.000 nordcoreani potrebbe avere uno scopo completamente diverso per Vladimir Putin. Secondo Barthélémy Courmont, ricercatore dell'Istituto di relazioni internazionali e strategiche (IRIS), la Russia mira infatti a "fare pressione sulla Corea del Sud", uno dei rari paesi asiatici a imporle sanzioni. Più che mai, il ricercatore ritiene che "il rischio di escalation sia grande (...) nella penisola coreana".

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