Russia: il Cremlino riduce drasticamente i risarcimenti per i soldati feriti
Finora la Russia aveva pagato ingenti risarcimenti ai soldati feriti durante l'invasione militare dell'Ucraina. Eppure da novembre le cose sembrano essere cambiate.
Il 13 novembre, il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che prevede una riduzione dei risarcimenti per il personale militare ferito nel corso del conflitto in Ucraina.
Questa decisione ha alimentato le speculazioni riguardo a una possibile crisi finanziaria in Russia.
Secondo quanto riportato da Newsweek, il decreto limita l'indennizzo massimo di 3 milioni di rubli, pari a circa 28.000 euro, ai soldati rimasti gravemente feriti in Ucraina.
Prima dell'emanazione del decreto, ogni soldato ferito in Ucraina aveva accesso alla stessa somma di denaro; con le nuove disposizioni, i soldati che riportano ferite di entità minore hanno diritto a un risarcimento che varia tra i 100.000 rubli (940 euro circa) e 1 milione di rubli (9.500 euro circa).
Le nuove linee guida del Cremlino delineate nel decreto riservano i risarcimenti più consistenti ai soldati che subiscono le lesioni più gravi, definite "di Sezione I" dal governo russo.
I soldati che riportano danni significativi agli organi, come lesioni cerebrali o al midollo spinale, nonché fratture agli arti o alle costole, rientrano nella categoria delle lesioni di Sezione I e sono pertanto eleggibili per i risarcimenti medici più elevati erogati dal Cremlino.
Le lesioni meno gravi, come commozioni cerebrali, fratture lievi e ferite da arma da fuoco che non coinvolgono organi vitali, rientrano nella Sezione II. Secondo quanto riportato da Newsweek, per queste lesioni è previsto un risarcimento massimo di 1 milione di rubli.
Il nuovo decreto non ha modificato l'importo del risarcimento a cui hanno diritto le famiglie dei soldati russi caduti in Ucraina, il quale rimane fissato a 5 milioni di rubli (circa 47.000 euro) come stabilito nel marzo 2022, riferisce Business Insider.
Inoltre resta in vigore l'indennità di 7,4 milioni di rubli (circa 70.000 euro) per i soldati russi rimasti uccisi in guerra, mentre quelli ritenuti non idonei al servizio a causa delle ferite riportate hanno diritto a un risarcimento di 2,96 milioni di rubli (circa 28.000 euro) in aggiunta al rimborso previsto per le lesioni.
Le modifiche apportate dal Cremlino ai risarcimenti destinati ai soldati arrivano in un periodo caratterizzato da un incremento delle perdite russe nel conflitto e in concomitanza con le recenti notizie secondo cui Mosca ha erogato ingenti somme di denaro ai militari feriti.
Secondo una stima effettuata a luglio 2024 dai ricercatori statunitensi Thomas Lattanzio della Johns Hopkins School of Advanced International Studies e Harry Stevens del Center for the National Interest per War on the Rocks, fino a maggio 2024 Mosca avrebbe speso 2,3 trilioni di rubli (circa 22 miliardi di euro) in risarcimenti per lesioni, come riporta Newsweek.
Secondo le stime dei ricercatori, l'importo in questione, sebbene possa apparire modesto, costituisce circa il 6% del bilancio totale previsto dalla Russia per il 2024. Ed è probabile che questa cifra sia destinata ad aumentare.
Le perdite russe hanno subito un'accelerazione nella seconda metà del 2024, peggiorando negli ultimi mesi più di quanto non fosse avvenuto in precedenza durante la guerra. Questo incremento è il risultato di multiple offensive su diversi fronti, che hanno provocato un drammatico aumento delle vittime.
In una recente intervista rilasciata al Telegraph, il Ministro della Difesa britannico John Healey ha rivelato che, secondo i dati raccolti dall'intelligence britannica, il numero medio di perdite giornaliere russe nel mese di ottobre 2024 ha toccato il picco più alto del conflitto, stimato in 1.345 soldati al giorno.
Healey ha inoltre affermato che ottobre è stato il mese peggiore della guerra per le forze russe, con 41.980 soldati morti.
Finora il mese peggiore era stato maggio 2024, in cui si erano registrate 39.110 perdite tra i soldati russi, secondo i dati dell'intelligence britannica.
Come riporta il Telegraph, l'intelligence britannica ritiene che l'esercito russo abbia subito più di 696.000 perdite dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022.
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