Il leader ceceno Kadyrov minaccia di invadere Polonia e Germania dell'Est
Il presidente della Repubblica cecena, Ramzan Kadyrov, ha dichiarato alla televisione di stato che l'esercito russo dovrebbe invadere la "Germania dell'Est", il territorio dell'ex DDR (Repubblica Democratica Tedesca).
"Dobbiamo tornare, è il nostro territorio", ha detto Kadyrov, alludendo all'occupazione sovietica dopo la Seconda Guerra Mondiale e alla successiva creazione della Germania Est sotto l'orbita socialista.
Inoltre, ha minacciato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Scholz dovrebbe essere preso a pugni in faccia", ha detto Kadyrov. Il motivo dell'attacco verbale potrebbe essere la consegna di carri armati all'Ucraina annunciata dalla Germania.
Kadyrov ha esposto al pubblico russo il vecchio sogno espansionistico, ovvero tornare ai tempi dell'Unione Sovietica, con mezza Europa sotto il Patto di Varsavia e la Repubblica Democratica Tedesca nell'orbita di Mosca.
Quando la Germania ha annunciato di aver aperto la strada alla spedizione di carri armati in Ucraina, anche Putin aveva voluto trasmettere anche un messaggio, forse meno minaccioso, ma comunque inquietante, facendo notare che si trattava della prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale che i carri armati tedeschi sparavano sui soldati russi.
Secondo ZDFheut, nell'intervista con Kadyrov alla televisione di stato russa, il leader ceceno non solo ha espresso questa minaccia di invasione contro la Germania, ma ha anche criticato il ritiro delle truppe sovietiche dalla DDR nel 1990.
Kadyrov ha aggiunto che sarebbe stato necessario punire i responsabili di questo ritiro, a partire dall'allora presidente dell'Unione Sovietica, Mikhail Gorbaciov. Ha descritto lui e gli altri leader come dei "traditori".
Kadyrov, con il suo linguaggio rude, provocatorio e aggressivo (persino per gli standard della propaganda russa) ha insinuato che la Germania dovesse essere messa al suo posto, per farle capire la vera gerarchia delle nazioni del mondo.
Niente riesce a fermare Kadyrov. Né la possibilità di una guerra nucleare né la forza della NATO: "Li sconfiggeremo e li distruggeremo".
Ha inoltre sottolineato che sarebbe sbagliato negoziare con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. "Stiamo ottenendo risultati che l'Occidente, i paesi della NATO e l'UE non possono nemmeno sognare", ha dichiarato Kadyrov. E ha promesso ai suoi seguaci: "Sfonderemo e conquisteremo la Polonia".
Nell'ottobre del 2022, dopo la sconfitta a Lyman (nell'Oblast' di Donetsk), Kadyrov aveva invitato Putin a usare le armi nucleari nella guerra in Ucraina, come riportato da Reuters.
"Devono essere prese misure più drastiche, tra cui l'imposizione della legge marziale nelle zone di confine e l'uso di armi nucleari a basso potenziale", ha dichiarato Kadyrov.
La Russia, dopo oltre un anno di guerra brutale in Ucraina, ha subito numerose sconfitte e non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi, ma Kadyrov è fiducioso che alla guerra la Russia vincerà. Crede inoltre che il Cremlino possa conquistare città importanti come Kiev, Kharkiv e Odessa.
Secondo la ZDF, Zelenski aveva chiesto al leader ceceno di "eliminarsi con un'arma" perché aveva portato solo sofferenza e morte al suo popolo.
Kaadyrov è il leader della Cecenia, una repubblica della Russia con circa un milione e mezzo di abitanti, teatro, in un passato neanche troppo lontano, di una sanguinosa guerra in cui le truppe russe hanno applicato una politica brutale. Ora, una volta pacificato il territorio, Kadyrov governa in modo autocratico ed è un fedele alleato del Cremlino.
Ramzan Kadyrov è salito al potere, dopo l'uccisione di suo padre, ex presidente della Cecenia, che circa dieci anni fa aveva assunto la leadership del paese con il sostegno di Vladimir Putin.
Bandiere cecene e russe sventolano a Grozny, la capitale della Cecenia: la fratellanza tra i due paesi è tale che una delle strade principali porta il nome del presidente russo Vladimir Putin.
Nell'ottobre del 2022, Putin ha promosso Kadyrov a generale della Guardia Nazionale Russa.
Gli attivisti per i diritti umani sostengono che Kadyrov meriti il titolo di dittatore. Secondo diverse ONG, ha eliminato tutta l'opposizione politica nel suo paese, nel migliore dei casi con l'esilio, nel peggiore con la morte.
Inoltre, è diventato uno dei più accaniti sostenitori della guerra e ha inviato le proprie truppe in Ucraina. Seppur negli ultimi tempi abbia espresso criticismo nella gestione della guerra da parte del Cremlino, resta comunque uno dei fedelissimi di Putin, non c'è dubbio.
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