La Cina invoca la pace mentre lancia minacce di guerra

Il primo discorso pubblico del ministro della Difesa cinese Li Shangfu
Il nuovo ministro della Difesa cinese
Le dichiarazioni al vertice sulla sicurezza in Asia
Gli Stati Uniti e la Cina sono diversi
Alla ricerca di un terreno comune
Un 'disastro intollerabile'
Il conflitto sarebbe devastante
Le tensioni sono in aumento
La situazione è peggiorata sotto l'amministrazione Biden
Collisione sfiorata nello Stretto di Taiwan
Una manovra azzardata
'Libertà di navigazione'
Territorio cinese
Rischio di un conflitto maggiore
La colpa è degli Stati Uniti e del Canada
Guerra o pace?
A qualsiasi prezzo
Il primo discorso pubblico del ministro della Difesa cinese Li Shangfu

In occasione del suo primo discorso importante da quando è diventato ministro della Difesa cinese, Li Shangfu ha affermato che una guerra con gli Stati Uniti sarebbe un disastro. Ma perché il ministro parla di guerra? Ha qualcosa a che vedere con l'incidente accaduto nello stretto di Taiwan?

Il nuovo ministro della Difesa cinese

Il 12 marzo 2023, Li Shangfu è succeduto a Wei Fenghe come ministro della Difesa e ha iniziato subito a farsi un nome, dopo essersi incontrato con vari dignitari stranieri ed essersi recato a Mosca per definire i dettagli della partnership del suo Paese con la Russia.

Le dichiarazioni al vertice sulla sicurezza in Asia

Tuttavia, sono state le sue recenti dichiarazioni al vertice sulla sicurezza in Asia, svoltosi a Singapore, a far finire il suo nome sulle prime pagine dei giornali. Li Shangfu ha espresso l'idea che una guerra tra Cina e Stati Uniti sarebbe un "disastro intollerabile".

Gli Stati Uniti e la Cina sono diversi

"La Cina e gli Stati Uniti hanno sistemi diversi e sono diversi sotto molti altri aspetti", ha spiegato Li Shangfu in quello che è stato, secondo la Reuters, il primo discorso pubblico importante del ministro della Difesa cinese da quando è entrato in carica all'inizio dell'anno.

Alla ricerca di un terreno comune

"Tuttavia", ha aggiunto il ministro, "questo non dovrebbe impedire alle due parti di cercare un terreno comune e interessi comuni per coltivare le relazioni bilaterali e intensificare la cooperazione".

Un 'disastro intollerabile'

"È innegabile che un grave conflitto o confronto tra la Cina e gli Stati Uniti sarebbe un disastro intollerabile per il mondo", ha aggiunto il ministro della Difesa cinese, evidenziando che il tono in Cina potrebbe cambiare dopo mesi di crescenti tensioni.

Il conflitto sarebbe devastante

Da parte sua, il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin aveva fatto considerazioni simili solo un giorno prima, nel corso dello stesso vertice sulla sicurezza. Austin ha affermato che il conflitto non è "né imminente né inevitabile" e che un'eventuale guerra per Taiwan sarebbe "devastante", stando a quanto riporta un servizio della CNN.

Le tensioni sono in aumento

Le relazioni tra Cina e Stati Uniti si sono fatte più tese dall'introduzione dei dazi sui prodotti cinesi voluta dall'ex presidente Donald Trump allo scopo di bilanciare lo squilibrio commerciale tra le due nazioni. Ma le cose sono peggiorate notevolmente sotto il governo di Joe Biden.

La situazione è peggiorata sotto l'amministrazione Biden

Secondo quanto riportato da Reuters, la situazione si è aggravata quando l'amministrazione Biden ha annunciato restrizioni sulle esportazioni di semiconduttori; inoltre, i continui contrasti su Taiwan, i palloni spia e le navi statunitensi in transito nel Mar Cinese Meridionale hanno contribuito all'inasprimento della crisi.

Collisione sfiorata nello Stretto di Taiwan

L'episodio che ha rischiato di far precipitare le cose è stata la diffusione di un filmato da parte delle forze armate statunitensi che ritrae la collisione sfiorata tra una nave cinese e un cacciatorpediniere americano. Stando a quanto riporta il Guardian, l'imbarcazione cinese avrebbe tagliato la prua del cacciatorpediniere durante alcune manovre nel Mar Cinese Meridionale.

Una manovra azzardata

Nel filmato si vede la nave da guerra cinese che si avvicina a babordo della USS Chung-Hoon prima di fare rapidamente rotta per tagliare la prua della nave statunitense. Come riferisce il Guardian, la Chung-Hoon ha proseguito la sua rotta e ha ridotto la velocità per evitare una collisione.

'Libertà di navigazione'

La USS Chung-Hoon e la fregata canadese HMCS Montreal erano impegnate in un'attività congiunta sulla "libertà di navigazione" tra Taiwan e la Cina, un'operazione che fa parte della strategia degli Stati Uniti per dimostrare la propria posizione rispetto alle rivendicazioni della Cina su Taiwan.

Territorio cinese

La Cina sostiene che l'area in cui ha navigato la missione congiunta USA-Canada fa parte della zona economica esclusiva del Paese, dal momento che Taiwan non è considerata un'isola indipendente e autonoma da Pechino, bensì una parte del territorio cinese.

Rischio di un conflitto maggiore

L'incidente ha scatenato il timore di una collisione che avrebbe potuto tradursi in un conflitto tra le due nazioni. Il Comando del Teatro delle Operazioni orientali dell'Esercito Popolare di Liberazione ha criticato gli Stati Uniti e il Canada per aver contribuito a rendere l'area più pericolosa.

La colpa è degli Stati Uniti e del Canada

Stando a quanto riporta la Reuters, il Comando ha dichiarato: "I Paesi interessati creano deliberatamente incidenti nella regione dello Stretto di Taiwan, provocano deliberatamente rischi, minano maliziosamente la pace e la stabilità regionale e inviano un segnale sbagliato alle 'forze indipendentiste di Taiwan'".

Guerra o pace?

Il tono dei discorsi di Lloyd Austin e Li Shangfu lascia intravedere la volontà di ridurre le tensioni da parte di entrambi i Paesi, ma è evidente che ciascuno di essi è ancora arroccato sulla propria posizione. Nessuna delle due parti sembra disposta a cedere su Taiwan.

A qualsiasi prezzo

"Se qualcuno oserà separare Taiwan dalla Cina, le forze armate cinesi non esiteranno un secondo", ha dichiarato il ministro della Difesa cinese, citato dal Washington Post. "Le forze armate cinesi salvaguarderanno fermamente la sovranità nazionale e l'integrità territoriale a qualsiasi prezzo".

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