Effetto placebo: 6 interessanti cose scoperte dalla scienza
Il potere dell'effetto placebo è stato ben documentato sin dalla sua scoperta e, secondo un ricercatore di scienze cognitive, ci sono sei cose interessanti su questo fenomeno medico che potresti non sapere.
Jeremy Howick è l'autore del libro "The Power of Placebos" e professore di assistenza sanitaria empatica presso l'Università di Leicester. Ha pubblicato numerosi articoli di ricerca sul mistero dell'effetto placebo e recentemente, su PsyOrg, ha parlato del perché questo fenomeno sia così affascinante.
"I placebo sono stati studiati più di qualsiasi altro trattamento nella storia della medicina, eppure rimangono un mistero", ha spiegato Howick nel suo recente articolo per PhysOrg.
È un concetto molto semplice da comprendere. Un placebo è essenzialmente qualsiasi trattamento medico senza alcuna proprietà terapeutica. L'effetto placebo, invece, consiste in un cambiamento organico legato alla somministrazione, per l'appunto, di un placebo.
"Potrebbe essere una pillola, un'iniezione o qualche altro tipo di trattamento 'falso'. Ciò che tutti i placebo hanno in comune è che non contengono un principio attivo destinato ad avere effetti sulla salute", ha scritto Joseph Saling di WebMD riguardo a questo fenomeno.
Nonostante i significativi contributi di ricercatori dedicati, come Jeremy Howick, che hanno ampliato la nostra conoscenza dell'effetto placebo, rimangono ancora molte domande irrisolte. Howick nel suo recente articolo ha cercato di fornire alcune risposte.
Per Howick, uno degli aspetti più affascinanti dell'effetto placebo non è l'effetto stesso, ma il fenomeno correlato che lui definisce il "cugino oscuro": l'effetto nocebo. Questo effetto opera in maniera opposta al placebo.
"L’effetto nocebo è l’opposto di quello placebo. Descrive una situazione in cui si verifica un risultato negativo a causa della convinzione che l’intervento causerà danni”, ha spiegato Websafe. Ma perché succede?
"Sfortunatamente, ai pazienti spesso vengono raccontate più le cose brutte che potrebbero accadere che le cose belle, il che può portare a una profezia che si autoavvera", ha scritto Howick. A volte sapere che un farmaco può causare effetti collaterali, insomma, può effettivamente indurli.
I placebo sono uno strumento efficace che i medici possono usare con i pazienti. Inoltre, funzionano anche quando il paziente sa di assumerne uno!
"I placebo funzionano grazie alle nostre aspettative inconsce," ha scritto Howick. "Le nostre esperienze passate con medici e ospedali possono generare aspettative inconsce che attivano le capacità di guarigione del nostro corpo."
Secondo Howick, i placebo sono spesso considerati non etici. Tuttavia, ha osservato che i placebo somministrati con l'intento di aiutare e informando il paziente in modo trasparente sono eticamente accettabili nella medicina moderna.
I placebo sono effettivamente presenti in molti trattamenti medici, poiché elementi come il colore o la dimensione di una pillola possono influenzare le aspettative del paziente riguardo l'efficacia del farmaco. Howick sostiene che i medici hanno il dovere etico di sfruttare al massimo questo effetto a beneficio dei loro pazienti.
In uno studio, alcuni pazienti hanno ricevuto m o r f i n a tramite un'iniezione endovenosa dopo un intervento chirurgico, ma solo metà di loro ne erano a conoscenza. I pazienti informati hanno sperimentato un maggiore sollievo dal dolore rispetto a quelli non informati, dimostrando così che gli effetti placebo possono verificarsi anche senza la somministrazione diretta di un placebo.
Tu stesso puoi generare effetti placebo (e nocebo). Ogni tipo di comunicazione può avere un effetto benefico o dannoso. Uno studio ha scoperto che insegnare abilità comunicative alle famiglie ha ridotto l'ansia e la depressione. D'altro canto, le coppie che si concentrano sui problemi e sugli aspetti negativi delle loro relazioni, secondo uno studio, hanno dimostrato di avere un sistema immunitario più debole.
"Un modo semplice per generare effetti placebo per te stesso è compiere un atto casuale di gentilezza, come preparare una tazza di tè a un collega o semplicemente sorridere e salutare", ha scritto Howick. Quindi, concentrare la tua attenzione sugli altri, può essere un'ottima idea.