La decisione rischiosa con cui la Norvegia sfida la Russia
Il conflitto in corso tra Russia e Ucraina mantiene alta l'allerta nei paesi del Nord Europa. Il proseguimento delle ostilità ha spinto la Finlandia ad accelerare il suo processo di adesione alla NATO, completato nell'aprile del 2023, tuttavia, i rischi legati alla sicurezza nella regione persistono.
Gli altri Paesi confinanti osservano con preoccupazione lo sviluppo del conflitto e le intenzioni di Vladimir Putin, e rispondono adottando precauzioni e misure “sanzionatorie”.
La Norvegia, ad esempio, sta studiando la possibilità di limitare la vendita di immobili ai cittadini russi, che devono affrontare un processo di approvazione per acquistare un locale o una casa.
L'idea prende spunto da una legge approvata dalla Finlandia che impone a tutti i cittadini non appartenenti all'Unione Europea e allo Spazio Economico Europeo di ottenere un permesso per acquistare immobili nel paese, come spiega Euronews.
La Finlandia ha preso questa decisione, convinta che la Russia continui a rappresentare la più grande minaccia per la sua sicurezza interna, come rivela un rapporto dello scorso marzo del servizio di sicurezza e intelligence finlandese, a cui ha avuto accesso Euronews.
Questa proposta non è data dal caso ma è una decisione fondata. Questi Paesi, infatti, vogliono impedire ai cittadini russi, o agli stranieri legati al Cremlino, di acquisire case e proprietà in zone strategiche per il conflitto.
Nel caso della Norvegia, secondo quanto riportato da Euronews, alcune investigazioni hanno dimostrato che persone legate al regime di Putin hanno acquistato piccoli alloggi vicino ad aree militari cruciali per il conflitto.
"Da quando è entrato in carica nell'autunno del 2021, una questione importante per il governo è stata quella di rafforzare le normative, migliorare la sicurezza nazionale e garantire l'opportunità di fermare le vendite di immobili, se necessario", ha affermato la ministra della Giustizia e della Pubblica Sicurezza norvegese Emilie Enger Mehl.
Sebbene in altri paesi non esistano norme come quella finlandese, da anni la Commissione Europea mette in guardia sui pericoli per la sicurezza dei paesi dell'Unione la decisione di concedere la residenza a chi ha investito grandi somme di denaro nel paese per comprare una casa.
Questo accade per esempio, con la golden visa. La Spagna, che recentemente ha deciso di eliminare questo strumento, permetteva di ottenere la residenza ufficiale dopo aver acquistato una casa del valore minimo di 500.000 euro. L'Italia, invece, concede un visto biennale per cittadini non UE che intendono investire in asset strategici per il presente e il futuro del paese.
Foto: Vita Vilcina / Unsplush
In Spagna, secondo un rapporto di Transparency International citato dal quotidiano El País, i cittadini cinesi e russi sono stati i principali beneficiari del visto d'oro, anche se il Paese ha smesso di rilasciarlo ai russi dopo lo scoppio della guerra. Anche il Belpaese ha sospeso la concessione di questo strumento ai cittadini russi e bielorussi da luglio 2023.
La misura più simbolica per l’UE, e una delle prime adottate dopo l’invasione russa, è stato il congelamento dei beni e delle proprietà russe nei paesi membri.
La Russia ha inspiegabilmente perso un importante sistema di artiglieria negli scontri al fronte
Lo scorso gennaio, il viceministro all'Economia, Maurizio Leo, in un'audizione nel parlamento europeo di Bruxelles ha dichiarato che dall'inizio del conflitto, l'Italia ha congelato 300 milioni di euro russi, beni dal valore di 2 miliardi e 300 milioni di euro.
Ora il dibattito è su come utilizzare questi fondi, che comprendono diversi asset come conti bancari, azioni, obbligazioni, beni di lusso, immobili e altri investimenti. Una parte di questi "fondi" si vuole utilizzare per sostenere la resistenza ucraina nel conflitto.
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