Gibilterra e le Falkland sono il prossimo obiettivo della Russia?
"I rappresentanti dei paesi della NATO, soprattutto in Europa e soprattutto nei piccoli paesi, dovrebbero essere consapevoli di ciò con cui stanno giocando e ricordare che si tratta di stati con piccoli territori ma con una forte densità di popolazione". Con queste parole, riportate dal Moscow Times, Vladimir Putin ha (di nuovo) mosso una forte minaccia verso gli alleati dell'Ucraina, durante la sua visita in Uzbekistan.
Le parole del leader russo non hanno lasciato indifferenti gli analisti, che si sono interrogati sul loro significato. Era, quella di Putin, una minaccia generica o si stava riferendo ad alcuni paesi nello specifico? Dalle sue parole, gli esperti hanno dedotto che ci sono due possibili obiettivi nel mirino delle forze russe. In questa gallery vi spieghiamo quali e perché.
Non è la prima volta che la Russia minaccia di prendere in considerazione attacchi contro obiettivi militari, soprattutto britannici, “in Ucraina e oltre”.
Se si pensa a territori britannici 'all'estero', sembra quasi ovvio che quelle gravi conseguenze a cui fa riferimento Putin possano includere obiettivi come Gibilterra e le Isole Falkland (nella foto), tra gli altri.
Del resto, la minaccia di Putin si allinea alle dichiarazioni di Maria Zakharova (foto), portavoce del Ministero degli Affari Esteri, che è stata molto esplicita riguardo all'attacco contro obiettivi britannici “in Ucraina e oltre i suoi confini”, secondo la Reuters.
Gli analisti militari hanno immediatamente indicato che le Falkland o Gibilterra potrebbero essere obiettivi. Soprattutto Gibilterra, a sud della penisola iberica, che potrebbe rivelarsi un luogo strategico per la navigazione tra il Mediterraneo e l’Atlantico.
Questa escalation arriva dopo che il Regno Unito ha autorizzato Kiev a usare le sue armi d’attacco contro la Russia. Di fronte all’atteggiamento del ministro degli Esteri britannico David Cameron, la Russia ha reagito con tono minaccioso.
Le autorità russe sottolineano che “il Regno Unito è di fatto coinvolto nel conflitto” e quindi presumono che se gli attacchi sul territorio russo verranno effettuati con armi britanniche, “anche le installazioni e le attrezzature militari britanniche in Ucraina diventeranno obiettivi”.
La Russia ha addirittura convocato Nigel Casey, l’ambasciatore russo nel Regno Unito, per scrivere una nota di protesta contro il governo britannico.
Nella nota inviata da Mosca al Regno Unito si legge: "La nostra posizione è stata comunicata all'ambasciatore e mette in guardia sulle possibili conseguenze catastrofiche, se queste misure ostili verranno prese". Queste conseguenze potrebbero essere attacchi a Gibilterra o alle Falkland? È difficile da credere, ma a volte le guerre non sono così controllate come pensiamo.