Queste sono le 16 città più pericolose del mondo

Celaya, Messico
Gaza City, Palestina
Kabul, Afghanistan
Geneina, Sudan
Tijuana, Messico
Aleppo, Siria
Caracas, Venezuela
Kherson, Ucraina
Sana'a, Yemen
Port-au-Prince, Haiti
Timbuctù, Mali
Samarra, Iraq
Goma, Repubblica Democratica del Congo
Mogadiscio, Somalia
Natal, Brasile
Seytenga, Burkina Faso
Celaya, Messico

Secondo il Consiglio Cittadino per la Sicurezza Pubblica e la Giustizia Penale, un'organizzazione non governativa messicana, la città di Celaya ha il più alto tasso di omicidi al mondo: 109,39 ogni 100.000 abitanti. La violenza sta aumentando a dismisura nella regione. A titolo di esempio, a marzo 2023 sei donne che stavano camminando insieme in un quartiere della periferia sono state rapite e sono state ritrovate carbonizzate pochi giorni dopo.

Gaza City, Palestina

Dopo l'uccisione di circa 1.400 israeliani da parte di Hamas, Israele ha risposto assediando e attaccando la Striscia di Gaza. Centinaia di migliaia di residenti sono stati sfollati a causa dei bombardamenti o altri attacchi, che solo nel primo mese hanno provocato la morte dello 0,5% della popolazione. Le Nazioni Unite hanno avvertito della grave crisi umanitaria in atto nel territorio, in cui i cittadini non hanno accesso ad acqua potabile, cibo, medicine, internet ed elettricità.

Kabul, Afghanistan

L'Afghanistan è all'ultimo posto nella classifica dell'Indice della Pace Globale e dell'Indice di Terrorismo 2023. La città di Kabul, ora sotto il controllo dei Talebani, è una delle più pericolose al mondo e la sua popolazione deve fare i conti con i frequenti attacchi terroristici, il clima di oppressione e la fame. Le donne in particolare sono costrette a seguire regole estremamente rigide e sono spesso vittime di violenza.

Geneina, Sudan

Capitale dello Stato del Darfur occidentale, questa città e la regione a cui appartiene di recente hanno registrato una recrudescenza degli omicidi a sfondo etnico dopo l'insediamento del gruppo paramilitare Forze di supporto rapido (RSF). L'etnia Masalit è stata presa di mira, con più di 200 persone uccise in soli quattro giorni nel novembre 2023, stando a quanto riferisce la Croce Rossa.

Tijuana, Messico

La città messicana di Tijuana, situata al confine con gli Stati Uniti, ha il secondo più alto tasso di omicidi al mondo (105,15 all'anno), secondo il Consiglio Cittadino. Si trova su un'importante rotta del narcotraffico e, sebbene sia stata a lungo controllata dal cartello di Arellano Felix, si ritiene che ora sia diventata il campo di battaglia di bande rivali.

Aleppo, Siria

Situata nella Siria nord-occidentale, l'area più instabile del Paese, quella che un tempo era una città fiorente è stata devastata dalla guerra civile e dal terremoto avvenuto nel febbraio 2023. Secondo le Nazioni Unite, a novembre 2023 si è verificata una recrudescenza delle ostilità con l'intensificarsi dei bombardamenti e degli attacchi aerei nella parte occidentale di Aleppo e nella vicina città di Idlib.

Caracas, Venezuela

Con un tasso di 100 omicidi ogni 100.000 abitanti, la capitale venezuelana è la città più pericolosa del Sud America, secondo l'azienda produttrice di veicoli blindati Armormax. A causa della presenza di gang e organizzazioni criminali, i residenti e i visitatori sono esposti a numerosi rischi, dalla microcriminalità ai rapimenti e ad altri crimini violenti.

Kherson, Ucraina

Il New York Times ha descritto Kherson come una città intrappolata nel purgatorio. È stata occupata dalla Russia all'inizio della guerra, ma è stata liberata dall'Ucraina mesi dopo. Ora è nella precaria posizione di essersi disfatta delle truppe russe ma di trovarsi nel raggio d'azione dell'arsenale russo dall'altra sponda del fiume. È una città in cui si sono verificati drammatici episodi di violenza fin dall'inizio del conflitto.

Sana'a, Yemen

Lo Yemen è immerso in un'atroce guerra civile e si trova al penultimo posto nell'Indice della Pace Globale. Il rischio di rapimento da parte di gruppi ribelli a Sana'a, la capitale del Paese, è molto alto, perciò è assolutamente sconsigliato recarvisi nell'attuale situazione, come si legge sul sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Esteri italiano.

Port-au-Prince, Haiti

Viaggiare ad Haiti è fortemente sconsigliato per questioni di sicurezza e del grave deficit di infrastrutture che soffre ancora il Paese in seguito al catastrofico terremoto del 2010. I rapimenti a scopo di riscatto e altri crimini violenti sono all'ordine del giorno; inoltre, le proteste cittadine sono imprevedibili e possono sfociare nella violenza. Nella prima metà del 2023, il tasso di crimini violenti è raddoppiato, raggiungendo il livello più alto dal 2005.

Timbuctù, Mali

Nell'ottobre 2023, le forze di pace delle Nazioni Unite si sono ritirate da due basi nel nord del Mali, dove si trova Timbuctù, a causa della crescente insicurezza e dell'aumento degli attacchi terroristici. L'operazione di peacekeeping in Mali è stata una delle più pericolose al mondo, con 150 agenti uccisi dal 2013. Nel frattempo, la violenza sta aumentando tra i ribelli tuareg e l'esercito del Mali e ad agosto i jihadisti hanno bloccato tutte le strade per la città, dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Samarra, Iraq

Mentre Paesi come l'Italia, gli Stati Uniti e il Regno Unito sconsigliano vivamente ai propri cittadini di recarsi in Iraq per ragioni di sicurezza, la città di Samarra, bene protetto dall'UNESCO, corre un rischio particolare. Infatti, si trova nei pressi della diga di Mosul, che secondo gli esperti potrebbe crollare uccidendo centinaia di migliaia di persone e spazzando via alcuni dei più importanti siti archeologici dell'umanità.

Goma, Repubblica Democratica del Congo

La Repubblica Democratica del Congo è al quinto peggior posto nella classifica dell'Indice della Pace Globale. Secondo le stime del Global Conflict tracker, la violenza è tornata a salire negli ultimi mesi del 2023. Per mettere in sicurezza la città di Goma, le forze di pace delle Nazioni Unite hanno lanciato una nuova operazione contro le milizie M23 e i gruppi armati della provincia del Nord Kivu.

Mogadiscio, Somalia

Sebbene Mogadiscio abbia registrato alcuni miglioramenti negli ultimi anni, la Somalia è ancora all'ottavo peggior posto nella classifica dell'Indice della Pace Globale e al terzo posto nella classifica dell'Indice di Terrorismo, pertanto è sconsigliato recarsi nel Paese africano a qualsiasi titolo. Secondo il sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, la situazione generale nel Paese è fortemente instabile ed esiste una persistente minaccia nei confronti di cittadini e obbiettivi occidentali.

Natal, Brasile

Con un tasso di 75 omicidi ogni 100.000 abitanti, Natal è l'ottava città più violenta del mondo, secondo il Consiglio Cittadino per la Sicurezza Pubblica e la Giustizia Penale. Pur essendo una delle principali destinazioni turistiche del Brasile, il peggioramento del tasso delle attività criminali ha causato notevoli preoccupazioni tra gli abitanti della zona e i visitatori.

Seytenga, Burkina Faso

A seguito del colpo di Stato militare avvenuto nel 2022, la situazione politica in Burkina Faso si è deteriorata. Sul sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Esteri si legge che i viaggi verso il Burkina Faso sono sconsigliati a qualsiasi titolo. Seytenga è stata testimone di molti dei peggiori attacchi armati, tra cui quello in cui morirono oltre 100 persone nel 2022. Nel 2023 si sono inoltre verificati assalti in alcune località vicine, che hanno causato 44 morti. Il Burkina Faso è al penultimo posto nella classifica dell'Indice di Terrorismo Globale.

Immagine: Google Maps

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