Le drammatiche immagini dell'ondata di maltempo che sta mettendo in ginocchio l'Emilia Romagna (e non solo)
Continuano ad arrivare immagini scioccanti dall'Emilia Romagna, come questa scattata a Borgo di Villanova, in provincia di Ravenna. Piogge torrenziali, esondazioni di fiumi e venti di burrasca stanno tenendo sotto scacco una vasta area del centro-nord e, come riporta Repubblica citando il meteorologo Lorenzo Tedici, per il momento le previsioni per il futuro immediato non sarebbero più allegre.
Il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci ha dichiarato che sarebbero 24 i comuni allagati e che "tutti i fiumi dell'Emilia Romagna hanno purtroppo registrato la tracimazione e quindi hanno sfiancato la arginatura, determinando l'esondazione".
La situazione, come confermano le parole di Musumeci ai microfoni di Radio 24, è grave, ma "Tutto quello che andava fatto è stato fatto".
"Circa 5 mila sono le persone evacuate alcune per prevenzione altre per evacuazione coatta altre volontaria. Ma potrebbero anche essere di più. Siamo pronti a intervenire come governo.", continua il Ministro, rassicurando sullo stanziamento di 10 milioni previsto per poter affrontare le prime spese e le prime urgenze.
Sulle pagine del Corriere della Sera, poi, si parla di 50.000 persone senza corrente elettrica e di un traffico ferroviario completamente bloccato in Emilia Romagna.
Difficili anche le comunicazioni telefoniche: ad esserne impossibilitati sarebbero circa 100mila gli utenti mobili e 10mila utenti fissi, stando alle dichiarazioni del ministro alla stampa.
Una spiegazione del fenomeno arriva da un'intervista a Repubblica del climatologo Carlo Cacciamani, direttore dell'Agenzia ItaliaMeteo: "Su un terreno già saturo da due settimane ieri hanno insistito altre precipitazioni forti e prolungate. L'acqua, che non sa più dove andare, ce la ritroviamo nei fiumi in piena, o che corre per strada".
In soli due giorni, continua l'esperto, in Romagna sarebbero caduti circa 240 millimetri di pioggia, in zone in cui il tasso annuale solitamente va dai 750 a Ravenna ai 1200 millimetri sulla zona appenninica.
È un dato che ha confermato anche il Ministro Musumeci alla stampa: "La media dell’acqua piovana è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto la quantità di 500 millimetri. Parlo delle province di Forlì, Cesena e Ravenna. Se si tiene conto che in un anno la piovosità in quella regione è di 1.000 millimetri, vi renderete conto della potenza che le precipitazioni hanno assunto nelle ultime 36 ore", secondo la dichiarazione ripresa da Il Sole24ore.
Sarebbe quindi un'ondata di maltempo che i climatologi non esitano a definire da record e che lascia un triste bilancio: finora sarebbero almeno 4 i dispersi e, come conferma la Prefettura di Forlì - Cesena, 5 le vittime accertate. Un bilancio che si teme possa crescere.
A rendere ancora più ardua la situazione sono le crescenti difficoltà per i soccorsi, impegnati giorno e notte per mettere in salvo la popolazione colpita.
Secondo AGI, Agenzia Giornalistica Italia, sarebbero 600 i vigili del fuoco in attivo al momento in Emilia Romagna, provenienti da tutto il territorio nazionale.
Per Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, è stata "la giornata e la notte più brutta della storia della provincia di Ravenna, tutti i Comuni sono stati colpiti, danni indescrivibili in moltissimi Comuni della provincia, sia quelli di collina che quelli di pianura". Ancora più veementi le parole del suo omonimo di Forlì, Enzo Lattuca, sul suo profilo Facebook: "È la fine del mondo".
Scuole chiuse, traffico ferroviario bloccato e tratti dell'autostrada A14 chiusi per allagamento. L'allerta dei sindaci delle zone colpite, quindi, è chiara: evitare gli spostamenti e "tenersi lontano dai corsi d'acque e dai canali di bonifica. Evitare in maniera assoluta di andare negli scantinati e nei seminterrati. E se possibile lasciare il piano terra e spostarsi al primo piano”, secondo la dichiarazione di Enzo Lattuca, sindaco di Forlì riportata dal Sole24ore.
La regione, infatti, continua in allerta rossa per piene e frane, ma non si sottovalutano neanche le possibili implicazioni di altre regioni italiane. Dal sito della Protezione Civile si legge "Allerta arancione su settori di Emilia-Romagna, Marche, Campania e Sicilia. È stata inoltre valutata allerta gialla in Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia, sull’intero territorio di Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e sui restanti territori di Emilia-Romagna, Marche, Campania e Sicilia."
Chiudiamo, però, con una bella notizia: quella del salvataggio di due neonate a Castrocaro, "ora al sicuro e sorridenti" twittano dall'account dei vigili del fuoco. Un barlume di gioia e di speranza in un momento davvero drammatico per il nostro paese.
Foto: Twitter @vigilidelfuoco