Le storie più assurde e strane che arrivano dalla Corea del Nord

All'ultimo posto per la qualità democratica
I palloncini con l'immondizia
Chi ride, in galera!
Caccia alla moda
Giustiziato per avere una copia di 'Squid Game': verità o una leggenda?
Notizie vere o false
Radio Free Asia
'Jinping The Pooh'
La dinastia Kim
Tale padre tale figlio
Tagli da capelli stile socialista
Un 'reality show' distopico
Simboli del capitalismo
Impossibile comprare una Coca-Cola
Contraccettivi
Niente assorbenti
Kwangmyong: l'intranet nazionale protetto
Kim Jong-un vuole ricevere ospiti!
Non accartocciare Kim Jong-un!
Vedi solo ciò che vogliono loro
All'ultimo posto per la qualità democratica

La Corea del Nord occupa il terzultimo posto nella lista di 167 paesi che costituiscono la Classifica sulla democrazia stilata da The Economist, denominata, appunto, 'Democracy Index. Peggio del paese asiatico fanno solo Birmania e Afghanistan. Non sorprende, pertanto, che la vita in Corea del Nord possa avere dei risvolti che, soprattutto agli occhi degli occidentali, appaiono assurdi o, quantomeno, strani. Ecco alcuni esempi.

I palloncini con l'immondizia

Di recente, ad esempio, la Corea del Sud ha trovato nelle strade di diverse province e di Seul i resti di centinaia di palloncini carichi di rifiuti di qualsiasi genere provenienti proprio dal suo vicino del Nord. Il lancio di questi palloni è stata la risposta di Pyongyang al lancio di propaganda anti-nordcoreana da parte di organizzazioni umanitarie e dissidenti nordcoreani trasferiti in Corea del Sud.

Chi ride, in galera!

A dicembre 2021, il governo della Corea del Nord avrebbe imposto un divieto di ridere, bere e celebrare feste per un periodo di 11 giorni, in occasione del decennale della scomparsa di Kim Jong-il, leader del paese fino al 2011. Questa insolita misura, che riflette la severità del lutto nazionale, solleva interrogativi: è un aspetto della realtà nordcoreana o si tratta di propaganda anticomunista? In Corea del Nord, pare che l'incredibile possa divenire realtà.

 

Caccia alla moda

Nel novembre 2021, il governo della Corea del Nord ha intrapreso una singolare iniziativa, attuando una rigorosa campagna contro le giacche di pelle contraffatte. Questo indumento aveva guadagnato grande popolarità tra la popolazione locale dopo che il leader Kim Jong-un era stato visto indossarlo pubblicamente in più occasioni. Si presume che a Kim Jong-un non gradisse che i cittadini emulassero il suo stile, indossando capi simili ai suoi.

 

Giustiziato per avere una copia di 'Squid Game': verità o una leggenda?

Reportage di media come The New York Post e Business Insider indicano che, nel novembre 2021, un uomo è stato giustiziato per aver commercializzato chiavette USB contenenti la popolare serie televisiva sudcoreana 'Squid Game'. Questo evento segue la promulgazione di una legge, nel dicembre 2020, da parte del governo nordcoreano, che impone pene severe per il consumo di materiali mediatici provenienti dalla Corea del Sud, dal Giappone e dagli Stati Uniti.

 

Notizie vere o false

Ovviamente bisogna prendere queste storie con molta cautela, come quella di giustiziare i fan di 'Squid Game', che sembra essere un'informazione un po' esagerata. La fonte della notizia è Radio Free Asia, uno strumento di battaglia ideologica più che un mezzo affidabile.

 

Radio Free Asia

La stampa occidentale cita regolarmente 'Radio Free Asia' quando si parla di alcune notizie scandalose sulla Corea del Nord. RFA è un'agenzia di notizie finanziata dal governo degli Stati Uniti, quindi abbastanza tendente alla propaganda.

'Jinping The Pooh'

Ma bisogna considerare anche altro. Se per esempio la Cina, l'alleato più vicino della Corea del Nord, ha vietato un personaggio così innocente come Winnie The Pooh, soltanto perché in rete lo paragonavano al presidente Xi Jinping per il suo fisico, è possibile che le storie raccontate sulla Corea del Nord, non siano poi così assurde. Ad ogni modo, è fondamentale verificare bene le fonti prima di diffondere certe notizie.

 

La dinastia Kim

Ma in fin dei conti, il giovane Kim sta soltanto seguendo i passi di suo padre, Kim Jong-il, e di suo nonno, Kim Il-sung. Le tre generazioni della famiglia Kin hanno governato la Corea del Nord dalla sua fondazione, ovvero dal 1945.

Tale padre tale figlio

Kim Jong-il, che ha governato la Corea del Nord dal 1993 fino alla sua morte nel 2011, è stato descritto dal New York Times come un leader che "ha diretto con il polso di ferro un paese mantenuto sull'orlo della fame e del collasso". Era conosciuto sia per la sua eccentricità che per l'autocrazia.

 

Tagli da capelli stile socialista

E governare la Corea del Nord con polso di ferro include introdurre alcune regole nella vita quotidiana dei cittadini. La BBC nel 2005 ha informato dell'esistenza di un programma televisivo della Corea del Nord chiamato "Tagliamo i nostri capelli in accordo con lo stile di vita socialista". Nella foto: un poster nel salone di bellezza a Pyongyang che mostra i tagli di capelli approvati dal governo.

Un 'reality show' distopico

Nel programma televisivo si afferma che i capelli lunghi hanno un effetto negativo sul cervello maschile, poiché assorbe molte sostanze nutrienti. Hanno anche condiviso nomi e indirizzi di delinquenti arrestati per strada per poterli mettere alla gogna pubblicamente davanti al resto della popolazione.

Simboli del capitalismo

La Corea del Nord ha continuato a regolare fortemente la moda dei suoi cittadini. L'agenzia di notizie Yonhap della Corea del Sud ha informato che nel maggio 2021, Kim Jong-un aveva vietato i jeans attillati e i piercing, qualificandoli come simboli dello "stile capitalista".

Impossibile comprare una Coca-Cola

Un simbolo del capitalismo che non troverai mai in Corea del Nord? La Coca-Cola. La marca di bibite statunitense, uno dei prodotti più facilmente reperibili in tutto il mondo, si può acquistare in qualsiasi angolo del pianeta ad eccezione di questi paesi: Cuba e Corea del Nord.

Contraccettivi

Ma non è soltanto la moda a essere stata colpita nel paese asiatico. La Corea del Nord ha anche vietato i contraccettivi. L'idea è di spingere all'aumento del tasso di natalità del paese. Tuttavia, un dossier delle Nazioni Unite del 2019 segnala che, nonostante fossero illegali, i contraccettivi venivano utilizzati maggiormente dalle donne nordcoreane e meno da quelle sudcoreane.

Niente assorbenti

Altro divieto che colpisce le donne nordcoreane riguarda l'uso di assorbenti e altri prodotti per l'igiene femminile, che risultano essere introvabili. Secondo quanto raccontato da una disertrice intervistata dalla BBC, le donne devono realizzarsi da sole assorbenti di cotone e riutilizzarli.

Kwangmyong: l'intranet nazionale protetto

I cellulari, così onnipresenti nel mondo di oggi, rappresentano un prodotto del tutto innovativo in Corea del Nord (sono legali soltanto dal 2008). Inoltre, il paese utilizza un proprio servizio protetto di intranet nazionale chiamato Kwangmyong. L'accesso a internet è concesso soltanto agli stranieri e all'elite.

Kim Jong-un vuole ricevere ospiti!

È recente la notizia secondo cui, per la prima volta in quasi cinque anni, il paese sta nuovamente consentendo l'ingresso ai visitatori internazionali dopo aver chiuso completamente le frontiere all'inizio della pandemia di Covid-19. Secondo la CNN, 100 turisti russi sono stati i primi a visitare il paese dopo la sua riapertura. Cosa hanno raccontato?

Non accartocciare Kim Jong-un!

“Ci è stato ordinato di non fotografare persone in uniforme o in cantieri”, ha spiegato uno dei turisti. Inoltre, c'erano istruzioni su come trattare le immagini dei leader: a chi ha una rivista con la sua foto, non è permesso piegarla in modo tale che il ritratto risulti poi accartocciato.

Vedi solo ciò che vogliono loro

Inoltre non è stato permesso loro di lasciare il tour obbligatorio o esplorare da soli il territorio, quindi è possibile vedere solo ciò che ti permettono di vedere. Insomma, se ci sono altre stranezze in Corea del Nord, è difficile che tu possa scoprirlo visitandola!

Ancora