L'incubo di Vladimir Putin: il Mar Baltico sarà ora dominato dalla NATO
Per Vladimir Putin si sta delineando un nuovo scenario da incubo sul confine occidentale della Russia. Il Mar Baltico potrebbe presto diventare una regione dominata dalla NATO, anche se la posizione di superiorità dell'Alleanza Atlantica non è così evidente come prevedono alcuni analisti.
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia del febbraio 2022 ha convinto la Finlandia e la Svezia a prendere finalmente la decisione di aderire all'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, anche se il loro percorso di ammissione ha preso due strade diverse.
La Finlandia è entrata nella NATO ad aprile 2023, mentre l'adesione della Svezia è stata ratificata dalla Turchia nel gennaio 2024 dopo 20 mesi di negoziati, secondo quanto riportato da Reuters. Ma mancava un ultimo ostacolo: l'Ungheria.
La situazione si è finalmente sbloccata il 26 febbraio 2024, quando l'Ungheria ha ratificato la richiesta dell'adesione della Svezia, una decisione che, secondo il New York Times, ha spostato l'equilibrio di potere tra la Russia e l'Occidente.
L'ingresso dei due paesi scandinavi nell'Alleanza Atlantica è molto significativo nel quadro strategico del Mar Baltico. Alcuni analisti parlano già di un "lago della NATO".
A parere di Andrew Dorman, del think tank londinese Chatham House, l'ammissione della Svezia nella NATO la rende una nazione essenziale per i piani di difesa dell'Alleanza grazie alla sua posizione geografica strategica.
La Svezia può servire da collegamento terrestre di rinforzo con la Norvegia o la Finlandia se la Russia dovesse entrare in guerra con la NATO. Ma soprattutto, l'adesione della Svezia ha permesso all'Alleanza di assumere efficacemente il controllo del Mar Baltico.
"Rappresenta un'opzione alternativa di rinforzo marittimo agli Stati baltici oltre al vulnerabile confine terrestre tra Polonia e Lituania, che si trova nel raggio d'azione dell'artiglieria dell'exclave russa di Kaliningrad e della Bielorussia", osserva Andrew Dorman.
Come riferisce il Daily Mail, altri analisti sostengono che il controllo della NATO sul Mar Baltico offre la possibilità agli alleati occidentali di bloccare le rotte marittime russe se dovesse scoppiare una guerra tra Mosca e l'Alleanza.
"Se si osserva la mappa, geograficamente il Mar Baltico sta diventando un lago della NATO", spiega la ricercatrice dell'Istituto finlandese per gli affari internazionali Minna Alander, che aggiunge: "Ma c'è ancora del lavoro da fare per la NATO".
Sebbene il Mar Baltico possa essere sotto il pieno controllo dei membri della NATO in superficie, questi dovranno comunque preoccuparsi di ciò che la Russia potrebbe provocare sotto la superficie, un problema che si è già manifestato in seguito all'invasione dell'Ucraina.
Nel settembre 2022 il gasdotto Nord Stream è stato oggetto di un attacco che lo ha messo fuori uso; nell'ottobre 2023 è stato danneggiato, presumibilmente da un'imbarcazione cinese, un altro gasdotto che collega la Finlandia con la Svezia e l'Estonia.
Coppyright foto: Wiki Commons By FactsWithoutBias1, opera propria, CC-By-SA 4.0
"È molto difficile avere il controllo generale di un mare come si controllano i territori sulla terraferma", ha spiegato Julian Pawlak dell'Università della Bundeswehr. "Ciò che i sabotaggi del Nord Stream hanno dimostrato, tra l'altro, è che è difficile sapere ciò che accade esattamente sotto la superficie e sul fondo marino", agggiunge.
Secondo un articolo del think tank Carnegie Endowment for International Peace, pur avendo sottofinanziato gran parte della sua flotta di superficie, la Russia ha mantenuto la sua capacità di intraprendere attività sottomarine, come tagliare le linee di comunicazione e i collegamenti energetici.
Inoltre, Mosca possiede ancora una grande potenza di fuoco basata sulla sua exclave di Kaliningrad, che può essere utilizzata per sbarchi di modesta entità o per attaccare le linee di rifornimento della NATO, come osserva il professore dell'US Army War College John Deni, citato dal Daily Mail.
"In termini di potenza e raggio d'azione di artiglieria, fuoco indiretto e armi con capacità nucleare, [la Russia] è superiore agli alleati della NATO nella regione. Gli alleati devono far fronte a questa minaccia e contrastarla", avverte Deni. In poche parole, anche se il Mar Baltico può sembrare dominato dalla NATO, non è così sicuro come si potrebbe credere. Tuttavia, è ancora un problema strategico importante per il presidente Putin e il suo paese.