Linguaggio non verbale: cosa comunicano il nostro corpo, i nostri gesti e le nostre espressioni
Dire tutto senza dire niente: il linguaggio non verbale può trasmettere moltissimi messaggi non espressi con la parola. A volte basta un piccolo movimento, un cambio di postura o una semplice espressione facciale a dire molto di più di quello che si potrebbe pensare.
Molto spesso il linguaggio non verbale può aiutarci a capire di più le persone che ci circondano, e "svelare" alcune informazioni che non vogliono essere manifestate apertamente.
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Secondo Marcie Coulter-Kern, docente di psicologia alla Manchester University nel nord di Manchester, Indiana (USA): "Le nostre espressioni facciali, il linguaggio del corpo e persino la distanza fisica inviano un messaggio", le sue parole citate da Forbes.
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Sempre su Forbes vengono riportate anche le parole di Patti Wood, esperta internazionale di comunicazione non verbale e comportamento umano: "Comunichiamo costantemente in modo non verbale". In effetti, secondo la Wood possiamo scambiare fino a 10.000 segnali in meno di un minuto.
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In alcuni casi il linguaggio del corpo può dire esattamente il contrario di ciò che sta invece comunicando verbalmente una persona. In questa gallery vedremo alcuni esempi per capire meglio emozioni, bisogni, atteggiamenti o intenzioni di chi ci circonda.
Ovviamente bisogna prima di tutto chiarire che per comunicazione non verbale non s'intende il linguaggio dei segni, che invece viene definito come una comunicazione non vocale.
Tra gli esempi riportati ci focalizzaremo soprattutto sulla cinesica, ovvero la scienza che studia il linguaggio del corpo. Questo termine è stato ideato dall'antropologo americano Ray Birdwhistell negli anni cinquanta del XX secolo.
Bisogna considerare che è davvero difficile poter controllare o falsificare il linguaggio del proprio corpo, poiché bisognerebbe avere la consapevolezza di tutti i muscoli in ogni singolo istante, cosa impossibile per un essere umano.
Iniziamo con alcuni esempi. Quando il vostro interlocutore sta incrociando braccia o gambe mentre parla con voi, probabilmente si sta mettendo sulla difensiva.
Se, invece, la persona con la quale state conversando sta giocarellando con la penna, scarabocchia o guarda il telefono, mantenendo spesso la testa bassa, potrebbe anche voler dire che è poco interessato all'argomento.
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È una brutta abitudine, si sa, ma in alcuni momenti, magari più stressanti, si accentua. Quando la persona che avete davanti inizia a mangiarsi le unghie vuol dire che non si sente completamente a suo agio, poiché alla base c'è molta insicurezza.
Altro segnale negativo del corpo è il tamburellare delle dita su un tavolo o su un'altra superficie. In questo caso il lunguaggio non verbale vuole trasmettere impazienza o noia.
Il contatto visivo è forse uno degli elementi più importanti e facilmente individuabile. Evitare uno sguardo può trasmettere, infatti, insicurezza o il non voler parlare di un certo argomento.
Al contrario, quando il contatto visivo è presente, è un ottimo segno di apertura e sincerità nei confronti dell'altra persona.
Il linguaggio non verbale comprende tantissimi gesti, come anche il toccarsi alcune parti del viso mentre si sta parlando di un determinato argomento. In realtà, toccarsi un orecchio, la fronte, le ciglia, gli occhi, la bocca o il collo può essere un segnale negativo, di poca fiducia, chiusura e insicurezza.
Se il vostro interlocutore mantiene una postura rilassata, sia mentre sta seduto o quando è in piedi, magari con le mani lungo i fianchi, è un segno di fiducia, soprattutto in se stessi.
Se, invece, durante la conversazione continua a mettere le mani sui fianchi potrebbe essere un segno di aggressività o del suo desiderio di dominare.
Un segno di apertura soono certamente le mani molto aperte e rivolte verso le altre persone. Si tratta, infatti, di un gesto spontaneo che sottintende il voler condividere idee con gli altri o, comunque, un'apertura alla comunicazione.
Le mani in tasca potrebbero voler dire che la persona che avete davanti non è interessata a ciò di cui si sta parlando.
Com'è facile intuire, un sorriso spontaneo, magari mentre si guarda una fotografia, è certamente un segnale positivo. Il più delle volte vuol dire che la persona si trova a suo agio e mantiene un atteggiamento aperto e fiducioso.
Anche la posizione nello spazio può essere un ottimo indicatore di come si stia sentendo una persona. Secondo Patti Wood esistono quattro zone prossemiche dello spazio personale: intima, personale, sociale e pubblica (o professionale).
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L'esperta in linguaggio non verbale afferma che negli ultimi anni la distanza prossemica dello spazio personale intima è cresciuta dai 30 cm negli anni '90 ai circa 45 cm oggi.
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Su Forbes Coulter-Kern afferma che "Le persone spesso si posizionano più vicino a coloro con cui si sentono a proprio agio e più lontano da coloro di cui diffidano".
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Tutti gli esempi di linguaggio non verbale visti in questa gallery sono stati tratti dal sito mindtools.com. Siamo certi che adesso starete molto più attenti a tutti i vostri gesti o espressioni facciali in futuro!
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