Lo sconcertante legame tra commozioni cerebrali e reati violenti

I risultati di uno studio
Una lesione complicata
Una serie di sintomi
Esplosioni di aggressività
Irritabilità problematica
Preoccupanti effetti a lungo termine
Fattore di rischio per reati violenti
I partecipanti allo studio
Il gruppo di controllo
Risultati sconvolgenti
Alta probabilità di compiere atti criminali a distanza di dieci anni
Più condanne
Controllo dei predittori noti
La popolazione maschile
La popolazione femminile
Perché questa disparità tra i generi?
I risultati di uno studio

Uno studio pubblicato nel maggio del 2023 sulla rivista Frontiers mostra come una lesione cerebrale traumatica lieve può contribuire ad aumentare il rischio di commettere atti criminali nel corso della vita.

Una lesione complicata

Le lesioni cerebrali traumatiche lievi (mTBI), o commozioni cerebrali, sono una condizione medica complicata e pericolosa che non è ben compresa dalla scienza moderna. Ciò che si sa per certo è che possono creare problemi prolungati nel tempo.

Una serie di sintomi

I pazienti che hanno subito una lesione cerebrale generalmente soffrono di una serie di sintomi, tra cui i più spaventosi sono i cambiamenti di umore, che possono sfociare in esplosioni di rabbia e di violenza estrema.

Esplosioni di aggressività

Già nel 2014, da un importante studio era emerso che ben un terzo delle persone colpite da commozione cerebrale aveva riportato scatti di aggressività associati alla lesione.

Irritabilità problematica

Secondo gli autori dello studio, la depressione, la rabbia e l'irritabilità conseguenti alla lesione sono associate a problematiche sociali come l'isolamento e i problemi familiari.

Preoccupanti effetti a lungo termine

Tuttavia, una delle tendenze a lungo termine più preoccupanti riscontrate in alcuni casi di lesione cerebrale traumatica lieve è l'alta probabilità di compiere reati violenti.

Fattore di rischio per reati violenti

"Subire una lesione cerebrale traumatica lieve è stato associato a una maggiore probabilità di compiere atti criminali nel corso della vita", scrivono gli autori dello studio del 2023.

I partecipanti allo studio

Lo studio ha preso in esame un gruppo di pazienti adulti (maggiori di 16 anni) con diagnosi di lesione cerebrale traumatica lieve e ha monitorato gli eventuali atti criminali compiuti in seguito, avvalendosi dei dati del Ministero della Giustizia neozelandese.

Il gruppo di controllo

Per aggiungere validità ai risultati è stato utilizzato un gruppo di controllo di pazienti con diagnosi di frattura agli arti inferiori e nessuna diagnosi di trauma cerebrale.

Risultati sconvolgenti

Lo studio mirava a scoprire se i soggetti che avevano subito una o più lesioni cerebrali traumatiche lievi avessero maggiori probabilità di commettere atti criminali dieci anni dopo aver subito il trauma cranico e i risultati sono stati a dir poco sconvolgenti.

Alta probabilità di compiere atti criminali a distanza di dieci anni

"È emerso che alle persone che hanno subito un solo trauma cranico lieve nella loro vita corrisponde un numero maggiore di accuse e condanne per reati violenti nei dieci anni successivi alla lesione", scrivono gli autori dello studio, precisando che questa associazione è stata osservata solo per quanto riguarda i reati violenti.

Più condanne

Le persone che presentavano una storia pregressa di lesioni cerebrali traumatiche multiple di lieve entità avevano maggiori probabilità di incorrere in più condanne penali o imputazioni. Gli autori dello studio hanno quindi ipotizzato che le lesioni cerebrali multiple potrebbero avere un effetto cumulativo.

Controllo dei predittori noti

"Inoltre i risultati forniscono la prova che l'associazione tra lesione cerebrale traumatica e reati violenti permane anche dopo aver controllato i predittori noti della criminalità, come le condizioni economiche svantaggiate, gli atti criminali precedenti, l'etnia e l'età", affermano gli autori dello studio.

La popolazione maschile

Gli uomini presentano una maggiore incidenza di lesione cerebrale traumatica lieve, il che li rende più propensi a commettere atti criminali dieci anni dopo il trauma.

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La popolazione femminile

Un dato interessante emerso dallo studio è che tra la popolazione femminile colpita da lesione cerebrale lieve non si è riscontrata alcuna prova di successivi atti criminali.

Perché questa disparità tra i generi?

A cosa si deve questa disparità in termini di genere? Gli autori dello studio osservano che, come conferma una precedente analisi longitudinale, gli uomini hanno un rischio più elevato di subire commozioni cerebrali e di commettere atti criminali rispetto alle donne.

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