L'ultima scommessa politica di Putin si rivelerà un boomerang?

Campana a morto per la guerra in Ucraina?
Putin non ha ancora annunciato la sua candidatura alla rielezione
Dmitry Peskov ha confermato che le elezioni si svolgeranno regolarmente
In risposta a quanto dichiarato da Ramzan Kadyrov
Un'opportunità per i nemici della Russia
L'opzione del candidato unico
La candidatura di Putin è quasi certa
Che impatto avrà la candidatura di Putin sulla guerra in Ucraina?
Il Cremlino cercherà di limitare le politiche impopolari
Strumento fondamentale di legittimazione politica
La campagna di Putin si concentrerà sui nemici esterni
I servizi segreti britannici potrebbero avere ragione
I cambiamenti di politica di Putin potrebbero indebolire un'offensiva futura
Una seconda mobilitazione è necessaria
La mobilitazione è inevitabile
Un'opportunità per l'Ucraina
L'ultima mobilitazione
Campana a morto per la guerra in Ucraina?

Il presidente russo Vladimir Putin non è intenzionato a ordinare un'altra mobilitazione delle forze militari fino a dopo le elezioni del 2024. Ma la scommessa politica di Putin varrà la pena o solo metterà a rischio la vittoria della guerra contro l'Ucraina?

Putin non ha ancora annunciato la sua candidatura alla rielezione

Putin non ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di ricandidarsi ma, come spiega Newsweek, l'attuale capo di Stato russo è il candidato favorito alle prossime elezioni del marzo 2024, a dispetto dell'"operazione militare speciale" in Ucraina.

Dmitry Peskov ha confermato che le elezioni si svolgeranno regolarmente

Il 9 ottobre 2023, il segretario stampa del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che Mosca sarebbe andata avanti con le elezioni previste per marzo. In una conferenza stampa ha annunciato che la Russia avrebbe rispettato le regole dettate dalla democrazia e dalla costituzione.

In risposta a quanto dichiarato da Ramzan Kadyrov

Come spiega la Reuters, le affermazioni di Peskov giungono in risposta alle parole del leader ceceno Ramzan Kadyrov, secondo il quale la Russia dovrebbe rinviare le prossime elezioni alla luce dell'operazione militare speciale in corso in Ucraina.

Un'opportunità per i nemici della Russia

"È ovvio che un evento di tale portata sarà sfruttato e utilizzato in modo provocatorio da molti Paesi ostili... I nostri nemici cercheranno di creare agitazione all'interno dello Stato", ha scritto Kadyrov su Telegram, come riporta Radio Free Europe.

L'opzione del candidato unico

Kadyrov ha proposto anche un'alternativa: che la Russia voti per un solo candidato, che potrebbe essere Vladimir Putin, come riporta l'organo di informazione russo Current Times. Secondo vari rapporti di intelligence, Putin si candiderà per la rielezione.

La candidatura di Putin è quasi certa

Per esempio, un rapporto del Ministero della Difesa del Regno Unito afferma che Putin quasi certamente si ricandiderà e potrebbe dare il via alla sua campagna non ufficiale già a novembre.

Che impatto avrà la candidatura di Putin sulla guerra in Ucraina?

Il Ministero della Difesa britannico sottolinea inoltre che, se Putin si candiderà, il Cremlino rinvierà la mobilitazione di altre truppe fino a dopo le elezioni di marzo, una mossa che potrebbe avere gravi conseguenze per i soldati russi che combattono in Ucraina.

Il Cremlino cercherà di limitare le politiche impopolari

Come spiega l'aggiornamento dell'intelligence britannica, il Cremlino cercherà di limitare il più possibile le misure politiche impopolari in vista delle elezioni, perciò è altamente improbabile che la Russia ordini una nuova mobilitazione prima della consultazione.

Strumento fondamentale di legittimazione politica

L'intelligence britannica ricorda che le elezioni in Russia sono spesso soggette a interferenze da parte del Cremlino e "sono ancora uno strumento fondamentale di legittimazione politica". Ciò significa che le elezioni del 17 marzo in Russia saranno sicuramente utilizzate per legittimare la guerra in corso.

La campagna di Putin si concentrerà sui nemici esterni

Secondo l'aggiornamento dell'intelligence inglese, è praticamente certo che la campagna elettorale di Putin si concentrerà sulla necessità della Russia di difendersi dai nemici esterni, una narrazione spesso utilizzata per giustificare le decisioni dello Stato e il consolidamento del potere di Putin.

I servizi segreti britannici potrebbero avere ragione

Il professore della Schar School of Policy and Government della George Mason University, Mark Katz, ha dichiarato a Nesweek che la valutazione dell'intelligence britannica in merito al posticipo della mobilitazione delle truppe russe fino a dopo le elezioni "potrebbe essere corretta", ma non sarebbe priva di conseguenze.

I cambiamenti di politica di Putin potrebbero indebolire un'offensiva futura

Il professor Katz ha aggiunto che l'interruzione della mobilitazione indebolirebbe la possibilità di qualsiasi offensiva futura, ma che è anche possibile che Putin non stia pianificando alcuna offensiva di questo tipo, bensì che si stia solo concentrando sull'obiettivo di mantenere il territorio ucraino occupato ora dalla Russia.

Una seconda mobilitazione è necessaria

L'analista militare russo Ian Mateev ha dichiarato a Radio Free Europe che, anche se fosse vero che la Russia non sta pianificando una nuova offensiva nel prossimo futuro, Putin dovrebbe comunque chiamare una seconda mobilitazione a causa delle necessità della guerra in Ucraina.

La mobilitazione è inevitabile

"Ha a che fare con la necessità della guerra. I funzionari governativi e i militari russi stanno cercando di trovare nuove truppe volontarie, ma per ora non ci sono riusciti. E non ci sono risultati al fronte", ha detto Matveev, che ha aggiunto: "Questo rende inevitabile la mobilitazione".

Un'opportunità per l'Ucraina

Tuttavia, la domanda più importante è questa: che risultati riuscirà a ottenere l'Ucraina nei mesi in cui la Russia sarà impegnata con le elezioni politiche prima di una nuova chiamata alle armi? L'offensiva di Kyiv procede e la decisione di Putin di non convocare una mobilitazione ora potrebbe ritorcersi contro di lui.

L'ultima mobilitazione

La Russia ha annunciato un solo round di mobilitazione dal momento dell'invasione, quando ha richiamato 300.000 soldati nel settembre 2022 al fine di colmare le lacune emerse dopo quasi otto mesi di guerra.

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