Massiccio attacco di droni su Mosca: Zelensky sta cambiando il corso del conflitto?
Nelle prime ore di questo mercoledì 21 agosto, si è registrato uno degli attacchi di droni più massicci contro Mosca dall'inizio della guerra.
L’offensiva ucraina dei droni non si è limitata solo a colpire Mosca. Nella zona della capitale sono stati abbattuti 11 droni, ma, secondo fonti russe, altri 23 sono stati intercettati anche a Bryansk, 6 a Belgorod, 3 a Kaluga e 2 a Kursk.
Non è la prima volta che droni ucraini attaccano Mosca (nell’immagine, effetti di un attacco del 2023). Questa volta non si registrano vittime tra la popolazione civile né danni significativi, sempre secondo le autorità russe.
Secondo la Reuters, i droni si trovavano a 38 chilometri dal Cremlino. Ma le difese aeree russe hanno fatto il loro lavoro.
È stato, secondo la CNN, il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin (nell'immagine), a parlare subito di “uno dei più grandi attacchi di droni della storia”.
La stampa internazionale, citando fonti russe, parla di come alle porte di Mosca si potesse perfettamente intravedere all'orizzonte l'arrivo massiccio di droni russi.
Raggiungere Mosca con i droni fa parte di una strategia di guerra psicologica per far capire alla popolazione russa che la guerra può davvero raggiungere le loro case.
Zelensky, del resto, ha dato una svolta alla guerra invadendo il territorio russo a Kursk, dove le truppe ucraine stanno ottenendo grandi successi. E attacchi come questo da Mosca mandano solo il messaggio che l’Ucraina è disposta a combattere entrando in territorio russo.
I droni stanno risultando decisivi in questa guerra. Soprattutto per l'Ucraina. Sono efficaci come difesa antiaerea e per attacchi come quello di Mosca.
L’attacco su Mosca dimostra come i droni possano attraversare il confine russo e volare per chilometri verso la capitale senza essere intercettati. Ciò rappresenta una minaccia per Putin.
Gli attacchi dei droni, il raid su Kursk e l’impressione che Zelensky stia cambiando il corso del conflitto collocano Putin in un momento un po’ più complicato della guerra, sebbene la Russia abbia ancora grandi mezzi per resistere a questo tipo di strategie. Almeno per ora.