Nel Medioevo le persone non dormivano come noi

Diverse abitudini di sonno
Prima dell'illuminazione artificiale il sonno non era lo stesso
Nel medievo non dormivano come noi
Sonno bifasico
Due cicli di sonno
Cosa facevano durante la fase di veglia?
Effusioni nel cuore della notte
Gli orari di sonno non erano universali
I racconti di Canterbury
Il sonno bifasico probabilmente era comune in tutto il mondo
Gli indiani Tupinamba del Brasile suddividevano il sonno
Niente a che vedere con il comfort dell'era moderna
Dormivano accanto a sconosciuti e in mezzo agli insetti
Dove dormivano i nostri antenati?
L'aspetto più interessante delle abitudini di sonno nel Medioevo
Ogni membro della famiglia aveva la sua posizione per dormire
Come sarà stato dormire nel Medioevo?
Diverse abitudini di sonno

Vi siete mai chiesti come dormiva la gente in altre epoche? Magari non sapevate che le loro abitudini erano molto diverse dalle nostre e che forse siamo noi umani moderni ad avere strane consuetudini...

Prima dell'illuminazione artificiale il sonno non era lo stesso

Si potrebbe pensare che la cosa normale sia andare a letto più o meno sempre alla stessa ora e dormire sette o otto ore, per poi svegliarsi pronti ad affrontare il nuovo giorno. Tuttavia, non sono questi i ritmi che seguivano gli esseri umani prima dell'avvento dell'illuminazione artificiale.

Nel medievo non dormivano come noi

Prendiamo ad esempio il modo in cui dormivano le persone in epoca medievale. Invece di dormire tutta la notte, probabilmente la suddividevano in due fasi di riposo diverse, come spiega Roger Ekirch, storico ed esperto di modelli di sonno.

Sonno bifasico

Nel suo libro sul tema, intitolato "Quando il giorno finisce: La storia della notte", Ekrich sostiene che nel corso della storia fino all'invenzione dell'illuminazione elettrica l'umanità ha quasi sempre diviso il sonno in due fasi.

Due cicli di sonno

I nostri antenati si coricavano al tramonto e si svegliavano per circa un'ora nel cuore della notte prima di tornare a dormire fino al mattino.

Cosa facevano durante la fase di veglia?

Ekrich spiega che le persone del Medioevo spesso studiavano o recitavano preghiere durante il periodo di veglia e poi tornavano a dormire verso le due o le tre del mattino. Ma pare che si dedicassero anche ad attività un po' più piccanti...

Effusioni nel cuore della notte

Avere rapporti intimi era una pratica piuttosto comune tra le due fasi di sonno ed era persino consigliata da alcuni esperti dell'epoca, tra cui il medico francese Laurent Joubert (1529-1581), secondo il quale le coppie avrebbero provato "più piacere di notte".

Gli orari di sonno non erano universali

"Entrambe le fasi del sonno avevano all'incirca la stessa durata; le persone si svegliavano poco dopo la mezzanotte per poi tornare a riposare", spiega Ekrich. Anche se "non tutti, ovviamente, seguivano gli stessi orari".

I racconti di Canterbury

"Più tardi si andava a letto, più tardi ci si alzava dopo il sonno iniziale; oppure, se ci si coricava dopo la mezzanotte, ci si svegliava solo all'alba", aggiunge Ekrich. Prove di questa pratica si possono trovare ne "I racconti di Canterbury", secondo lo studioso.

Il sonno bifasico probabilmente era comune in tutto il mondo

Altre prove raccolte da Ekrich indicano che il sonno bifasico probabilmente era praticato in tutto il mondo, come testimonierebbe il resoconto che fece della sua avventura a Rio De Janeiro nel 1555 il sacerdote francese del XVI secolo André Thevet.

Gli indiani Tupinamba del Brasile suddividevano il sonno

Nel suo scritto, Thevet descriveva che il popolo indigeno del Brasile dei Tupinamba mangiava ogni volta che aveva appetito e spesso consumava qualcosa tra il primo e il secondo sonno. Ma torniamo agli europei e alle loro abitudini notturne.

Niente a che vedere con il comfort dell'era moderna

A differenza dei tempi moderni, nel Medioevo le persone erano solite dormire insieme. Non solo si coricavano al fianco dei parenti più stretti, ma anche di molte altre cose che oggi troveremmo ripugnanti.

Dormivano accanto a sconosciuti e in mezzo agli insetti

Secondo un servizio di BBC News sulla vita nell'Europa medievale, ci si poteva trovare a dormire insieme agli inservienti e a viaggiatori sconosciuti, nonché in  mezzo a insetti come cimici e pidocchi. Tuttavia, ciò non significa che mancassero del tutto i comfort.

Dove dormivano i nostri antenati?

Chi se lo poteva permettere dormiva su un materasso imbottito di paglia e stracci, mentre le persone più abbienti lo facevano su un materasso di piume. I meno fortunati si rannicchiavano su delle piante di erica o direttamente sul pavimento.

L'aspetto più interessante delle abitudini di sonno nel Medioevo

Ancora più interessante del fatto di dormire insieme erano le rigide convenzioni sociali a esso associate, come evitare il contatto fisico e l'eccessivo movimento. Inoltre a ciascuno veniva assegnata una posizione specifica durante il sonno.

Ogni membro della famiglia aveva la sua posizione per dormire

"Per esempio, le bambine di solito dormivano su un lato del letto, la più grande delle quali si posizionava più vicina al muro, seguita dalla madre e dal padre, poi dai figli maschi - sempre disposti per età - e infine dalle persone non appartenenti alla famiglia", illustra Zaria Grovett di BBC News.

Come sarà stato dormire nel Medioevo?

Dalle prove esistenti, si evince che il modo di dormire nel Medioevo non aveva niente a che vedere con quello attuale. Sarebbe bello poter tornare indietro nel tempo e vedere di persona in che modo gli orari e i modelli di sonno influivano sulla vita quotidiana della gente.

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