Nessun vaccino e un tasso di mortalità fino al 75%: cosa sappiamo del virus Nipah in India
La ricomparsa del virus Nipah (NiV) ha fatto scattare l'allarme nel sud dell'India, dove un nuovo focolaio ha già provocato due morti e cinque infetti.
La ministra della Sanità del Kerala, Veena George (nella foto), ha ordinato la chiusura di diverse scuole, fino a sette, nel distretto di Kozhikode, nello stato del Kerala, come riportato da NDTV.
Inoltre, secondo il Washington Post, diversi villaggi sono stati considerati contaminati e sono stati identificati 950 contatti, di cui 213 ad "alto rischio".
L'obiettivo delle autorità è quello di prevenire una diffusione che potrebbe essere catastrofica e, a tal fine, oltre a contenere le aree colpite, gli esperti stanno cercando l'origine del nuovo focolaio.
Secondo i media citati, si stanno raccogliendo campioni di fluidi dai pipistrelli e dagli alberi da frutto, poiché entrambi possono essere portatori del virus Nipah.
Veena George ha dichiarato ai media che il ministero della Salute sta effettuando test sugli esseri umani e prelevando campioni di fluidi nelle aree forestali, che sono un potenziale punto caldo per la diffusione del virus.
Inoltre, il Ministro della Salute ha indicato che sono state installate unità mobili a supporto dei centri medici di Kozhikode, dove verranno effettuati test e studi epidemiologici.
D'altra parte, le autorità statali hanno offerto una serie di raccomandazioni a tutti i cittadini con l'obiettivo di evitare un contagio di massa.
Le autorità hanno informato i cittadini che le vie di trasmissione del virus Nipah sono i fluidi corporei, quindi la saliva e il sangue di una persona infetta sono altamente contagiosi.
Mansukh Mandaviya, ministro della Sanità indiano, ha illustrato nel dettaglio il piano di prevenzione da applicare a coloro che ritengono di soffrire dei sintomi del virus Nipah, che ha già mietuto due vittime.
I sintomi del virus Nipah (NiV) sono molto simili a quelli della Covid-19: febbre alta, dolori muscolari, mal di testa e problemi a respirare normalmente.
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Se il virus Nipah si aggrava, questi sintomi possono portare all'encefalite.
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L'obiettivo delle autorità indiane è quello di limitare i danni di questo virus, come hanno fatto nel giugno 2018, quando è stato registrato il primo focolaio di questo ceppo di virus Nipah.
È successo anche nei distretti di Kozhikode e Mallapuram, in Kerala, e in quell'occasione ha contagiato 21 delle 23 persone secondo il Washington Post.
Ad oggi non esiste un vaccino specifico, quindi gli operatori sanitari possono solo trattare i sintomi che provoca nelle persone colpite.
L'aspetto più preoccupante del virus Nipah è che ha un tasso di mortalità che, secondo l'OMS, è compreso tra il 40 e il 75%. Tuttavia, secondo i media indiani, il ceppo individuato nel Paese è quello del Bangladesh, che ha una mortalità elevata ma non è molto contagioso.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito il virus Nipah nell'elenco delle malattie prioritarie su cui indagare per cercare di controllarne il potenziale epidemico. Un elenco che comprende anche virus come Ebola o Zika.
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