Obesità: la scoperta di una proteina apre a nuovi trattamenti per il controllo del peso
Secondo un recente studio condotto da ricercatori dell'Università di Boston, la scoperta di una proteina finora sconosciuta potrebbe aiutare medici e operatori sanitari a tenere sotto controllo il crescente tasso di obesità globale.
L'obesità globale è più che triplicata dal 1975 secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che stima che sono più di 1,9 miliardi le persone in sovrappeso in tutto il mondo.
Tra i miliardi di persone che rientrano nella categoria degli individui in sovrappeso secondo i criteri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, c'è un gruppo più piccolo di 650 milioni di persone che viene considerato obeso.
L'elevato numero di persone in sovrappeso e obese rappresenta un grave problema di carattere sanitario, nonché un aggravio economico per gli Stati, poiché l'obesità e il sovrappeso si correlano all'insorgenza di numerose malattie.
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, il sovrappeso e l'obesità sono collegati a un aumento della mortalità per tutte le cause, oltre che a ipertensione, colesterolo alto, cardiopatie, diabete di tipo 2, ictus e molti altri problemi di salute.
Un gruppo di ricercatori della Chobanian & Avedisian School of Medicine dell'Università di Boston ha scoperto una nuova molecola segnale che potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere meglio i meccanismi dell'obesità ed eventualmente a controllarla.
La molecola segnale in questione, una proteina che può essere utilizzata come bersaglio da una sostanza impiegata a scopo terapeutico, è stata scoperta nel 2020 dal professore di patologia Nader Rahimi e si chiama MINAR2.
"Questa scoperta può aiutare a svelare nuovi aspetti relativi ai meccanismi dell'obesità e del diabete, che potrebbero portare allo sviluppo di nuovi farmaci per la prevenzione e il trattamento dell'obesità e del diabete", ha dichiarato il professor Rahimi in un comunicato stampa sulla sua ricerca.
Un recente articolo redatto da Rahimi e da altri coautori, pubblicato sulla rivista Molecular Metabolism, spiega perché la scoperta di MINAR2 è stata importante, come si è arrivati a capirne l'utilità e quali sono le sue potenzialità per la ricerca futura.
Per studiare il ruolo della nuova proteina nell'aumento di peso, il team di ricerca ha alimentato dei modelli animali carenti di MINAR2 con una normale dieta priva di grassi. I modelli animali hanno mostrato un aumento del rapporto di massa grassa, secondo il comunicato stampa dei ricercatori.
Quando i modelli animali carenti di MINAR2 sono stati alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi, hanno guadagnato peso molto più velocemente rispetto al gruppo di controllo e hanno sviluppato i segni distintivi associati all'obesità, tra cui una ridotta tolleranza al glucosio e altri precursori del diabete di tipo 2.
I ricercatori hanno scoperto che i sistemi che regolano il metabolismo nell'organismo dei mammiferi erano iperattivati nei modelli animali carenti di MINAR2; pertanto sono giunti alla conclusione che la molecola svolge un ruolo significativo nell'obesità e nello sviluppo di disturbi metabolici.
"La terapia anti-obesità si è dimostrata impegnativa e la maggior parte dei farmaci anti-obesità attualmente disponibili ha un'efficacia scarsa o insufficiente e una sicurezza discutibile", ha spiegato il professor Rahimi.
"MINAR2 è una molecola farmacologica e i farmaci che hanno come bersaglio MINAR2 potrebbero essere utili per lo sviluppo di terapie efficaci", ha dichiarato il professor Rahimi nel comunicato stampa relativo allo studio.
Il professore di Patologia e Medicina di Laboratorio aggiunge che il controllo del grasso corporeo in eccesso è una delle "più grandi sfide scientifiche del nostro tempo", ma ha sottolineato che la scoperta del ruolo di MINAR2 nell'obesità potrebbe favorire lo sviluppo di promettenti terapie per tenere sotto controllo l'aumento di peso.
Servono ulteriori ricerche per comprendere appieno il comportamento di MINAR2, ma il professor Rahimi è convinto che possa diventare il miglior strumento del nostro arsenale terapeutico per contrastare l'obesità indotta dalla dieta.