Le grandi città cinesi sprofondano: il problema di subsidenza del suolo sembra essere inarrestabile
Diverse città principali della Cina si trovano di fronte alla doppia minaccia del fenomeno dell'affondamento del terreno e dell'innalzamento del livello del mare.
Uno studio pubblicato nell'aprile 2024 dalla rivista scientifica Science, infatti, rivela che quasi la metà delle più grandi città cinesi sta sprofondando nel suolo.
Per di più alcune metropoli cinesi stanno affondando a un ritmo decisamente "veloce", pari a oltre 10 millimetri all'anno, mettendo a rischio la sicurezza di circa 67 milioni di persone.
Gli autori dello studio, coordinati da Tao Shengli della Peking University di Pechino, hanno preso in esame 82 città abitate da oltre 2 milioni di persone con l'aiuto di immagini satellitari, come spiega la rivista Nature.
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La BBC sottolinea che, in base ai risultati pubblicati da Shengli e dal suo team, il 45% delle aree urbane cinesi sta sprofondando di almeno 3 millimetri ogni anno.
La ricerca dimostra che un abitante delle città costiere del Paese su dieci potrebbe trovarsi a vivere sotto il livello del mare entro un secolo, come riporta Nature.
Una delle città interessate è la capitale della Cina, Pechino, che conta circa 20 milioni di abitanti e si trova nel bacino del fiume Hai.
Altri grandi centri abitati che si prevede saranno colpiti sono alcuni importanti capoluoghi regionali come Fuzhou, Hefei e Xi'an, quest'ultimo raffigurato nella foto.
Il principale responsabile di questa situazione, come evidenzia lo studio, è la subsidenza: l'abbassamento graduale o improvviso del terreno causato dall'attività umana nel sottosuolo.
Come riferisce la Reuters, la subsidenza costa già alla Cina oltre un miliardo di dollari ogni anno. Nel 2023 più di 3.000 residenti hanno dovuto essere evacuati dalla città settentrionale di Tianjin a causa dello sprofondamento degli edifici della zona.
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L'estrazione di acqua da falde freatiche, le trivellazioni petrolifere e l'attività mineraria sono tutte pratiche che favoriscono la formazione di spazi vuoti nel sottosuolo e contribuiscono alla subsidenza, spiega il New York Times.
A questo si aggiunge il peso degli edifici e delle infrastrutture necessarie per accogliere le persone che vivono e lavorano in uno dei Paesi più popolati del mondo.
Il lento sprofondamento delle principali città della Cina è aggravato dai cambiamenti climatici, a causa dei quali il livello del mare aumenterà negli anni a venire.
Tuttavia, lo sprofondamento delle città non è un problema esclusivo della Repubblica Popolare Cinese. In tutto il mondo sono molti i centri abitati a essere colpiti dal preoccupante fenomeno.
Come afferma la rivista Nature, si prevede che entro il 2040 un quinto della popolazione mondiale vivrà su terreni a rischio di sprofondamento.
Tra le grandi città che stanno lentamente affondando in tutto il mondo ci sono Houston, Delhi e Città del Messico.
Jakarta, la capitale dell'Indonesia, ne è probabilmente l'esempio più famoso. La città affonda a un ritmo di 30 centimetri all'anno, come spiega il National Geographic.
È per far fronte alla sovrappopolazione di Yakarta che il governo indonesiano sta sviluppando una nuova capitale, Nusantara. Tuttavia, ciò non risolve del tutto il problema.
Negli anni '60 anche Tokyo aveva problemi di subsidenza, ma il governo giapponese è riuscito a invertire la tendenza.
Infatti, come spiega The Conversation, la capitale giapponese è riuscita a controllare in certo modo lo sprofondamento a cui stava andando incontro grazie a rigide normative sull'estrazione dell'acqua e al trasferimento di acqua da altre regioni all'area metropolitana di Tokyo.
Allo stesso modo, Shanghai, una delle principali città cinesi, era sprofondata di 2,6 metri tra il 1921 e il 1965, come scrive la rivista Nature.
Ma anche Shanghai è riuscita a rallentare la subsidenza dopo aver adottato una serie di severe norme ambientali. Le altre città della Cina continentale ne seguiranno l'esempio?
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