In epoca vittoriana c'era chi mangiava... mummie: ecco perché

La diffusione delle pseudoscienze durante l'età vittoriana
I vittoriani erano affascinati dalle mummie
Un morso di mummia al giorno toglie il medico di torno?
Perché mai?
Qual era il loro ragionamento?
L'egittomania
I vittoriani erano affascinati dall'Egitto
Fascinazione per gli antichi ritrovamenti egiziani
Eventi di sbendaggio delle mummie
Una cosa è sbendare le mummie, un'altra ben diversa è mangiarle!
I vittoriani credevano che consumare corpi mummificati potesse guarirli
Qualità mistiche
'Il simile cura il simile'
Errori di traduzione
Il significato del termine 'mumia'
La 'mumia' era utilizzata nella medicina tradizionale araba
Tutto si deve a un errore di traduzione!
I traduttori credevano che 'mumia' venisse da 'mummia'
Il consumo di mummie egizie divenne il rimedio preferito dai vittoriani
Un po' di mummia per guarire ogni male
La domanda di mummie superava l'offerta
Difficile da immaginare, eppure...
...ancora oggi 'consumiamo' altri esseri umani!
La diffusione delle pseudoscienze durante l'età vittoriana

L'epoca vittoriana, il periodo della storia inglese compreso tra il 1837 e il 1901, fu certamente un periodo di crescita economica e stabilità politica, ma fu anche caratterizzata dalla diffusione di pseudoscienze e pratiche mediche inverosimili.

I vittoriani erano affascinati dalle mummie

In epoca vittoriana era in voga un certo fascino per le civiltà antiche e i loro manufatti, specialmente per quella egizia. Infatti era estesa la peculiare (e inquietante) pratica di consumare le mummie egizie...

Un morso di mummia al giorno toglie il medico di torno?

Sì, hai letto bene, in epoca vittoriana era pratica comune mangiare parti di antiche mummie egizie!

Perché mai?

Ma qual è il motivo che spingeva i vittoriani (e gli europei medievali prima di loro) a mangiare un essere umano mummificato?

Qual era il loro ragionamento?

Per far luce su questo ripugnante fenomeno, analizzeremo le ragioni alla base del modo di pensare dei vittoriani.

L'egittomania

La scoperta di tombe e manufatti dell'antico Egitto, avvenuta all'inizio del XIX secolo, scatenò un forte interesse per la cultura egizia, noto come egittomania.

I vittoriani erano affascinati dall'Egitto

Come evidenziato dalla rivista Smithsonian, i vittoriani erano attratti dal fascino e dai misteri dell'Egitto, motivo per cui collezionavano mummie e altre reliquie.

Fascinazione per gli antichi ritrovamenti egiziani

I corpi conservati e i relativi manufatti diventarono oggetti di grande interesse e curiosità.

Eventi di sbendaggio delle mummie

L'ossessione per queste reliquie era così intensa che i vittoriani benestanti che potevano permettersi di acquistare la propria mummia organizzavano addirittura degli eventi di "sbendaggio", come spiega Drew Cruikshank sul sito web del Museum of Dalnavert in Canada.

Una cosa è sbendare le mummie, un'altra ben diversa è mangiarle!

Ma in che momento passarono dalla profanazione di resti egizi per intrattenimento al consumo di mummie?

Foto: Christoph Braun - Opera propria, CC0, Wikimedia Commons

I vittoriani credevano che consumare corpi mummificati potesse guarirli

Secondo un articolo dello Smithsonian Magazine, una delle ragioni principali del consumo di mummie egizie in epoca vittoriana erano le loro presunte proprietà medicamentose.

Qualità mistiche

Si credeva che le mummie possedessero potenti poteri curativi. Alcuni medici dell'epoca ritenevano che il consumo di carne di mummia in polvere o l'ingestione di sostanze essudate dai corpi potessero curare una serie di disturbi e migliorare la salute generale. Questa convinzione derivava dall'attribuzione di proprietà mistiche e riparatrici agli antichi manufatti.

'Il simile cura il simile'

In merito a questa pratica, la professoressa Louise Noble, docente di inglese presso l'Università del New England in Australia e autrice del libro "Medicinal Cannibalism in Early Modern English Literature and Culture", ha spiegato alla rivista Smithsonian: "È scaturita dalla concezione omeopatica. È il principio de 'il simile cura il simile', secondo cui per curare il mal di testa si mangia il cranio tritato".

 

Errori di traduzione

Tuttavia, in un articolo del National Geographic si legge che, secondo lo storico Karl Dannenfelt, all'origine di questa disgustosa moda ci sarebbero degli errori di traduzione e fraintendimenti risalenti all'XI secolo.

Il significato del termine 'mumia'

Secondo il National Geographic, tutto è riconducibile alla parola "mumia", che designava una sostanza apprezzata per le sue qualità curative "rinvenuta sul versante di una specifica montagna persiana, dove filtrava dall’asfalto di roccia nera". Oggi è conosciuta come un tipo di bitume.

Foto: Daniel Tzvi - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1960710

 

La 'mumia' era utilizzata nella medicina tradizionale araba

La "mumia", il cui nome deriva dalla parola utilizzata dai locali per indicare la cera ("mum"), veniva utilizzata in Persia per diverse applicazioni mediche. La sostanza divenne molto popolare nel mondo arabo ed era molto ricercata.

Foto: Arabischer Maler des Kräuterbuchs des Dioskurides - The Yorck Project (2002) 10.000 Meisterwerke der Malerei (DVD-ROM), distribuito da DIRECTMEDIA Publishing GmbH. ISBN: 3936122202., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=147655

Tutto si deve a un errore di traduzione!

Tuttavia, secondo le ricerche dello storico Karl Dannenfelt, quando gli europei occidentali iniziarono a tradurre i testi provenienti dal mondo islamico, commisero un errore molto importante che fece sì che il significato della parola "mumia" venisse totalmente travisato in Occidente.

Foto: Bullenwächter - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17852006

I traduttori credevano che 'mumia' venisse da 'mummia'

Nella sua ricerca, Dannenfelt afferma che diversi traduttori dell'XI e XII secolo scrissero erroneamente che la "mumia" era una sostanza essudata dalle mummie, i corpi conservati nelle tombe egiziane.

Il consumo di mummie egizie divenne il rimedio preferito dai vittoriani

Di conseguenza, la "mumia" venne associata al consumo di corpi imbalsamati e divenne il rimedio per praticamente qualsiasi disturbo in epoca vittoriana.

Un po' di mummia per guarire ogni male

Sia Smithsonian che National Geographic sottolineano che in epoca vittoriana questa pratica veniva impiegata per curare il mal di testa, il mal di pancia e persino gli attacchi di cuore!

La domanda di mummie superava l'offerta

Di conseguenza, le mummie furono presto molto richieste, tanto che iniziarono a scarseggiare. Commercianti senza scrupoli si misero a derubare le tombe e a creare mummie false da vendere a chi andava alla ricerca del prezioso rimedio.

Difficile da immaginare, eppure...

Ad oggi risulta difficile immaginare che la gente consumasse mummie egizie in epoca vittoriana, ma in realtà, se ci pensiamo bene, gli esseri umani hanno sempre visto il corpo umano come una possibile soluzione per una serie di disturbi.

...ancora oggi 'consumiamo' altri esseri umani!

Ad esempio, i Romani bevevano il sangue dei gladiatori per acquisire forza. Ci sono molti altri esempi nel corso della storia umana e forse oggi non siamo poi così diversi: basti pensare alle trasfusioni di sangue, alle donazioni di organi o agli innesti di pelle!

Ancora