Parlare alle piante fa bene: il perché spiegato dalla scienza
Le piante non hanno orecchie, ma secondo le ultime ricerche possono comunque trarre giovamento da suoni antropomorfi come la voce umana e la musica. E non sono le uniche a beneficiare delle conversazioni tra piante e uomini. Ecco cosa ha scoperto la scienza.
Uno studio del 2003 pubblicato sulla rivista Ultrasonics ha analizzato gli effetti della musica classica e dei suoni della natura sulla crescita del cavolo cinese e del cetriolo. La conclusione? L'esposizione al suono ha favorito la crescita e l'assorbimento di ossigeno degli ortaggi.
Immagine: Concierto para el bioceno Barcelona/ Gran Teatre del Liceu/ Facebook
Uno studio del 2015 pubblicato sull'International Journal of Integrative Sciences ha dimostrato che un gruppo di piante di calendula e di ceci esposte alla musica leggera indiana per quattro ore al giorno sono cresciute di più, hanno avuto più foglie e un aspetto più sano rispetto al gruppo di controllo. Esporre le piante al rumore del traffico non le ha invece aiutate a crescere.
Immagine: Concierto para el bioceno Barcelona/ Gran Teatre del Liceu/ Facebook
In uno studio del 2009 della Royal Horticultural Society sono state registrate le voci di dieci persone mentre leggevano classici di Shakespeare e Darwin alle piante. Inoltre per un mese alcune piante di pomodoro sono state esposte in maniera continuativa a voci umane registrate. Le piante sono state suddivise in tre gruppi: uno senza audio, uno esposto a voci femminili e un altro esposto a voci maschili.
I risultati dello studio sono davvero sorprendenti. Le piante esposte alle voci femminili sono cresciute di più delle altre. È interessante notare che il risultato migliore è stato quello di Sarah Darwin, la pronipote di Charles Darwin, che ha letto "L'origine delle specie" a una pianta di pomodoro, cresciuta cinque centimetri in più rispetto alle altre.
Il programma di Discovery Channel "Mythbusters" ha fatto un esperimento simile con alcune piante poste all'interno di diverse serre, in cui sono state esposte a: a) complimenti; b) insulti; c) musica classica; d) death metal; e) silenzio. Secondo te quale suono ha sortito gli effetti migliori?
I conduttori hanno concluso che le piante esposte al silenzio sono quelle che sono cresciute di meno in assoluto. A metà strada, quelle esposte a discorsi motivazionali e insulti, che sono cresciute allo stesso modo. Le piante che hanno "ascoltato" la musica classica sono cresciute leggermente di più delle precedenti, mentre quelle esposte al death metal sono quelle che sono cresciute più di tutte. Se non puoi mettere musica death metal in giardino, prova a cantare qualche strofa...
L'azienda svedese di mobili ha effettuato un test simile nell'ambito di una campagna contro il bullismo. È emerso che la pianta vittima di bullismo è appassita, mentre quella che ha ricevuto complimenti era robusta e vigorosa. Non è uno studio di cui ci si possa fidare del tutto, ma è meglio mettersi dalla parte delle piante... Non si sai mai.
Immagine: IKEA UAE / Youtube
Una rassegna bibliografica del 2002 pubblicata su Environmental and Experimental Botany ha esaminato tutte le ricerche eseguite nel tempo in merito alla risposta delle piante al suono. La conclusione è stata che "è evidente e chiaro che l'applicazione del suono riserva grandi promesse per il potenziamento dell'agricoltura e della ricerca biotecnologica". Il meccanismo, tuttavia, non ancora è ben compreso dalla scienza.
Il famoso giardiniere inglese Alan Titchmarsh ha detto a Radio Times che parlare alle piante, indipendentemente dal fatto che produca o meno dei benefici, "significa che le stai osservando, che è la questione fondamentale. Il giardinaggio è terapeutico ed estremamente stimolante".
"Se ci identifichiamo con un organismo vivente di cui abbiamo il compito di prenderci cura, ce ne prenderemo più cura", ha detto al Washington Post Heidi Appel, docente di scienze ambientali presso l'Università di Toledo in Ohio, Stati Uniti.
Sebbene non siano stati studiati gli effetti precisi sulla salute mentale del parlare alle piante, uno studio del 2018 pubblicato su HortScience ha rilevato che il trapianto di piante riduce l'ansia nei giovani adulti. In uno studio del 2022 si è riscontrato che basta un'ora di giardinaggio a migliorare l'umore e ridurre lo stress.
"Penso che parlare con le piante sia un modo per parlare con noi stessi", ha detto al Washington Post Kenneth R. Yeager, assistente sociale e direttore del programma Stress Trauma and Resilience presso la Ohio State University. "Mentre parliamo alle nostre piante, parliamo a noi stessi e formalizziamo il nostro processo di pensiero", ha aggiunto.
"Le piante non giudicano", ha detto al Washington Post Elizabeth Diehl, direttrice di orticoltura terapeutica presso il Wilmot Botanical Gardens College of Medicine. "Puoi essere tutto quello che vuoi e dire quello che vuoi: loro sono felici solo che tu ti prenda cura di loro". Ma se non vuoi farti sentire da orecchie indiscrete, guardati intorno prima di parlare...
La performance artist Anastasia Loginova ha letto ad alta voce il libro "Anna Karenina" di Tolstoj davanti a dei cavoli per una performance artistica durata sei settimane. "È stata una delle poche volte nella mia vita in cui sono stata davvero tranquilla", ha detto alla BBC. "Non pensavo a niente e non facevo niente. Solo esistevo. Non mi era mai successo prima. È stato quasi come meditare... Vorrei che tutti potessero sperimentare questo silenzio e questa quiete, questa calma".
Foto: Mediamatic/Facebook
Nel 2010 Carlo III diceva: "Parlo volentieri con piante e alberi e li ascolto. Penso che sia una cosa assolutamente fondamentale". Nel 2019 è stato anche visto "stringere la mano" agli alberi da lui piantati e augurare loro ogni bene.
L'attrice britannica ha trasformato il suo giardino in un "bosco segreto" e ammette che considera i suoi alberi parte integrante della sua famiglia allargata. Secondo uno studio, il 51% degli inglesi ammette di parlare alle proprie piante. Visti i numerosi benefici, forse è arrivato il momento di unirsi a questa tendenza!