Perché Putin ora vuole che la Russia produca videogiochi entro il 2027
L’economia russa, nonostante la crescita interna, si trova ad affrontare le terribili conseguenze delle sanzioni internazionali. Tuttavia, Vladimir Putin conosce bene le sue priorità: i videogiochi.
Secondo Russia Today, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto al suo Paese di produrre “console di gioco fisse e portatili” insieme a un sistema operativo e un sistema cloud in grado di fornire giochi e programmi ai clienti.
Putin ha emesso l'ordinanza dopo un incontro sullo sviluppo economico della regione di Kaliningrad, enclave russa situata tra Polonia e Lituania.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha chiarito che l'iniziativa promossa da Putin ha l'obiettivo di stimolare e valorizzare l'industria dei videogiochi a livello nazionale.
PC Magazine spiega che le principali società di videogiochi, come Nintendo, Sony e Microsoft, hanno interrotto le vendite ufficiali in Russia dopo che il paese ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022.
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Anche il settore dei videogiochi, sviluppati dall'industria russa, ha risentito dell'impatto delle sanzioni internazionali. Inoltre, in alcuni casi, questi prodotti sono stati oggetto di boicottaggio da parte dei consumatori.
Tuttavia, a quanto pare i venditori locali hanno trovato il modo di aggirare le sanzioni per continuare con la vendita di console per videogiochi.
PC Magazine scrive che Vladimir Putin ha fissato una scadenza ravvicinata, con gli sviluppatori tecnologici russi che hanno tempo fino al 15 giugno 2024 per realizzare una nuova console per videogiochi.
Inoltre, il Presidente Putin ha delegato al Primo Ministro Mikhail Mishustin il compito di sorvegliare lo sviluppo e la produzione delle console per videogiochi russe.
Tuttavia, nonostante le intenzioni dichiarate, gli esperti del settore non mostrano un atteggiamento di fiducia od ottimismo riguardo all'ambizioso piano di videogiochi promosso dall'amministrazione di Putin.
Nel frattempo, Russia Today cita l'Organizzazione per lo sviluppo dell'industria dei videogiochi (RVI), sostenendo che ha presentato al Cremlino un programma quinquennale in 83 punti per lo sviluppo di videogiochi in Russia entro il 2027.
Mentre, PC Magazine cita il quotidiano russo Kommersant, sostenendo che ci vorrebbe almeno un decennio prima che il paese replichi da zero qualcosa di simile a una Xbox o una PlayStation.
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Inoltre, c'è da sottolineare che se la Russia riuscisse a sviluppare una propria console per videogiochi prodotta in serie nei prossimi 10 anni, probabilmente rimarrebbe indietro per molti anni rispetto alle innovazioni e alle offerte che l'industria dei videogiochi globale avrà introdotto nel frattempo.
Negli anni '80, l'Unione Sovietica riuscì effettivamente a sviluppare una sorta di industria locale dei videogiochi, con cabinati arcade incentrati principalmente su giochi a tema sportivo o militare.
A onor del vero, Tetris, riconosciuto universalmente come uno dei videogiochi più iconici e celebrati nella storia del gaming, è stato inizialmente sviluppato da programmatori sovietici.
Forse sarebbe più facile per Putin aspettare il Natale e scrivere una lettera a Babbo Natale?