Cos'è il 'primo colpo nucleare', la strategia annunciata da Putin

Il 9 dicembre 2022 il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca sta valutando l'adozione di quella che ha definito una "politica di primo colpo nucleare" nella strategia militare del paese.

"Ci stiamo solo pensando", ha dichiarato Putin ai giornalisti durante una riunione del Consiglio economico supremo eurasiatico in Kirghizistan.

La dichiarazione di Putin in merito all'eventuale adozione di una politica di primo colpo sembrava rivolta al pubblico occidentale e veniva inquadrata come una misura "preventiva" che sarebbe stata utilizzata solo per disarmare un avversario.

Con "primo colpo nucleare" si intende, infatti, un attacco preventivo, di solito a sorpresa, che una potenza nucleare può utilizzare per distruggere, di solito, l'arsenale nemico.

"Se stiamo parlando di un attacco mirato al disarmo, forse dovremmo pensare di utilizzare gli approcci dei nostri amici americani", ha detto Putin.

"Non hanno avuto timore di parlarne apertamente negli anni passati", ha continuato Putin, riferendosi all'attuale politica degli Stati Uniti sulla strategia del primo attacco nucleare.

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"Se il potenziale avversario crede di poter utilizzare la teoria dell'attacco preventivo e noi no, ci fa riflettere sulle minacce poste da tali idee nella postura difensiva di altri Paesi", ha aggiunto il presidente russo.

I commenti di Putin sono arrivati sulla scia dell'avvertimento del 7 dicembre del presidente russo all'Occidente, secondo il quale il rischio di una guerra nucleare globale starebbe aumentando.

Per anni, il Cremlino ha espresso le sue preoccupazioni riguardo al tentativo del governo americano di sviluppare un sistema di lancio di armi in grado di mettere fuori gioco gli obiettivi strategici di un avversario in qualsiasi parte del mondo entro un'ora.

Conosciuta come capacità di attacco globale convenzionale, in un rapporto del 2021 il Congresso degli Stati Uniti e il Pentagono hanno sottolineato di aver attribuito una crescente importanza ai "programmi statunitensi per lo sviluppo di armi ipersoniche, in grado di viaggiare a velocità superiori a Mach 5 e di manovrare per migliorare la precisione o eludere le difese quando si avvicinano ai loro obiettivi".

Mentre l'attuale dottrina nucleare statunitense consente un primo attacco preventivo contro un avversario in caso di guerra mondiale, la Russia non prevede alcuna politica di primo attacco da utilizzare per disarmare un nemico.

La Russia, tuttavia, consente di utilizzare il suo arsenale nucleare come arma di ultima istanza nel caso in cui lo Stato sia minacciato. Ma sembra che Putin abbia intenzione di rinnovare la strategia nucleare globale del suo Paese.

"Parlando di un attacco disarmante", ha detto Putin con un sorriso, "forse vale la pena di pensare di adottare le idee sviluppate dalle nostre controparti statunitensi".

Putin ha poi aggiunto che qualsiasi primo colpo della Russia si concentrerà esclusivamente sull'eliminazione delle strutture chiave di comando e controllo, anche se non ha escluso la possibilità di includere obiettivi civili.

A Washington, un funzionario dell'amministrazione Biden, anonimo, ha denunciato la Russia per il suo continuo "attacco a sciabola" nucleare e ha aggiunto un velato avvertimento che gli Stati Uniti e i loro alleati potrebbero dispiegare armi nucleari tattiche ai confini orientali della NATO come risposta.

I commenti di Putin sono giunti in un momento in cui la guerra in Ucraina sembra raggiungere il suo punto di di non ritorno.

Con l'arrivo dell'inverno, entrambe le parti stanno cercando di guadagnare terreno: la Russia ha schierato un numero maggiore di truppe mobilitate a Bakhmut e l'Ucraina ha utilizzato vecchi droni sovietici dismessi per attaccare la Russia in profondità all'interno dei suoi confini territoriali. Sembra che una nuova strategia nucleare russa possa solo far degenerare ulteriormente la situazione.

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