Vladimir Putin avrebbe un nuovo piano per destabilizzare la NATO

La Russia starebbe fomentando una crisi migratoria
Crescono le tensioni tra Finlandia e Russia
Il 31º Stato membro della NATO
I migranti sono aiutati dalla Russia, secondo il premier finlandese
Centinaia di richiedenti asilo in Finlandia
La risposta della Finlandia
Il confine della Finlandia con la Russia
Altri valichi di frontiera chiusi
La Russia dirige il flusso di migranti
Un unico valico di frontiera aperto
'Tutto questo deve finire'
Un'operazione di attacco ibrido
La Russia nega le affermazioni della Finlandia
Maggiore sicurezza a Murmansk
'La Russia vuole causare danni'
Il tentativo di destabilizzare la NATO
Ricorda le tensioni del 2015 e 2016
'Un'operazione malevola da parte della Russia'
La Russia starebbe fomentando una crisi migratoria

Pare che il presidente russo Vladimir Putin abbia un nuovo piano per destabilizzare l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico nel quale sarebbe coinvolto un Paese vicino. Vediamo di cosa si tratta.

Il piano di Putin prende di mira proprio la Finlandia, nuovo membro della NATO, e consisterebbe, in sintesi, nel fomentare una grave crisi migratoria ai confini tra i due Paesi.

Crescono le tensioni tra Finlandia e Russia

Le tensioni tra la Russia e la Finlandia, infatti, sono aumentate da quando quest'ultima ha inoltrato la sua richiesta di adesione alla NATO sentendosi minacciata in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.

Il 31º Stato membro della NATO

Nell'aprile 2023, la Finlandia è diventata il 31° membro della NATO, una mossa che ha provocato l'ira di Mosca. Secondo Helsinki, in ritorsione la Russia starebbe aiutando i richiedenti asilo a raggiungere i confini con la Finlandia anche se privi della documentazione adeguata.

I migranti sono aiutati dalla Russia, secondo il premier finlandese

"È chiaro che queste persone vengono aiutate, oltre che scortate o trasportate al confine dalle guardie di frontiera", ha affermato il primo ministro finlandese Petteri Orpo il 14 novembre scorso, come riporta BBC News.

Centinaia di richiedenti asilo in Finlandia

Da novembre sono circa 700 i richiedenti asilo giunti in Finlandia, provenienti soprattutto dall'Africa e dal Medio Oriente. Come riportano le autorità finlandesi, il numero è in forte aumento rispetto al mese precedente e ciò mette a rischio la sicurezza del Paese.

La risposta della Finlandia

In risposta alla situazione, il governo finlandese annunciava la chiusura di alcuni valichi di frontiera con la Russia al fine di garantire la propria sicurezza interna e contrastare i piani del Cremlino.

Il confine della Finlandia con la Russia

Nel tentativo di limitare l'entrata dei migranti nel Paese, il 16 novembre Helsinki ha ordinato la chiusura di quattro dei nove valichi situati lungo i 1.340 km di confine con la Russia.

Altri valichi di frontiera chiusi

Tuttavia, la chiusura dei primi quattro valichi non ha risolto il problema e il 22 novembre le autorità finlandesi hanno deciso di chiuderne altri, tutto ciò al fine di proteggere la sicurezza nazionale, secondo una dichiarazione del governo.

La Russia dirige il flusso di migranti

"La Russia utilizza deliberatamente le persone che indirizza verso la zona di confine per i propri scopi", ha scritto il governo finlandese nella sua dichiarazione, secondo la traduzione offerta dal New York Times.

Un unico valico di frontiera aperto

Nella dichiarazione si legge inoltre che, al fine di centralizzare il processo, ai richiedenti asilo è consentito presentare domanda di protezione solo al valico di frontiera Raja-Jooseppi; la misura è entrata in vigore il 24 novembre.

'Tutto questo deve finire'

"Vogliamo inviare un messaggio chiaro alla Russia: tutto questo deve finire", ha spiegato il primo ministro Orpo il 24 novembre durante una conferenza stampa con giornalisti e media, come riferisce la Reuters.

Un'operazione di attacco ibrido

Il premier finlandese ha aggiunto che in questo momento il problema non sono i richiedenti asilo, ma l'operazione di attacco ibrido in atto e la minaccia alla sicurezza nazionale. Dal canto loro, le autorità russe hanno negato che Mosca stia orchestrando una crisi migratoria al confine con la Finlandia.

La Russia nega le affermazioni della Finlandia

Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli esteri russo, ha detto che le accuse della Finlandia sono "prive di fondamento" e le ha definite come "disinformazione" in un post sul suo canale ufficiale Telegram.

Maggiore sicurezza a Murmansk

Purtroppo, la situazione si è aggravata dopo la chiusura degli ultimi valichi con la Russia. Secondo l'agenzia di stampa russa, infatti, Mosca ha deciso di rafforzare la sicurezza nella regione settentrionale di Murmansk per garantire l'incolumità dei suoi residenti.

'La Russia vuole causare danni'

"La Russia vuole o cerca di causare danni e confusione alla Finlandia", ha spiegato a Newsweek l'ambasciatore delle comunicazioni strategiche per il Ministero degli affari esteri finlandese Mikko Kinnunen.

Il tentativo di destabilizzare la NATO

La valutazione di Kinnunen coincide con quella del think tank statunitense Institute for the Study of War, che in un aggiornamento sulla guerra in Ucraina del 20 novembre ha scritto che "l'apparente tattica di guerra ibrida" della Russia era "probabilmente finalizzata in modo analogo a destabilizzare la NATO".

Ricorda le tensioni del 2015 e 2016

Mikko Kinnunen ha paragonato le azioni della Russia al confine con la Finlandia a quelle che Mosca aveva intrapreso nel 2015 e nel 2016 contro il Paese, anche se le ragioni alla base di tali azioni non sono le stesse.

'Un'operazione malevola da parte della Russia'

"Se c'era confusione nel 2015 e nel 2016, ovviamente ora non c'è più confusione. Ora tutti capiscono chiaramente che si tratta di un'operazione malevola da parte della Russia", ha evidenziato Kinnunen.

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