Putin, un bambino povero cresciuto col mito della Grande Russia

Una storia familiare tragica
I 70 anni di un leader implacabile
Un bambino povero nell'Unione Sovietica
La II Guerra Mondiale fu un trauma
Nella Leningrado degli anni '50
La famosa storia del ratto che attaccò Putin
La vita in una
Suo nonno fu cuoco per Stalin
La grandezza dell'Imperio Sovietico
Un alunno studioso
Un ragazzo sempre pronto allo scontro
Una carriera con ombre nel KGB
La fine del comunismo
Militante tardivo
L'ascesa al potere
Un'infanzia dura che ne forgiò il carattere
Colpire per primo
Una storia familiare tragica

La madre di Vladimir Putin (nella foto) era un'operaia e suo padre un soldato della Marina sovietica, ferito gravemente in combattimento durante la Seconda Guerra Mondiale, in seguito operaio. Aveva due fratelli, che morirono entrambi, uno per difterite durante la guerra. La II Guerra Mondiale portò altre perdite alla famiglia Putin: durante quel periodo persero la vita anche sua nonna e due dei suoi zii.

Foto: Da Kremlin.ru, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5389243

I 70 anni di un leader implacabile

Siamo abituati al suo volto severo  e implacabile e la storia recente ci ha mostrato un inflessibile leader russo che sembra affrontare crisi, guerre e calamità con lo sguardo fiero e imperturbabile di chi non ha paura di niente. Ci siamo chiesti quale sia la traiettoria che ha portato Vladimir Putin ad essere l'uomo che è e in questa gallery abbiamo cercato una risposta a questa domanda: Putin è chi è oggi, a 70 anni, a causa di ciò che ha vissuto da bambino?

Un bambino povero nell'Unione Sovietica

Nonostante nell'antica URSS sembrava non esistessero diseguaglianze sociali (almeno ufficialmente), la realtà era un'altra: i poveri esistevano e l'ambiente familiare di Vladimir Putin non era dei più abbienti. Il futuro leader della Russia nacque a Leningrado (l'attuale San Pietroburgo) il 7 ottobre 1952.

Foto: Da Kremlin.ru, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5389243

La II Guerra Mondiale fu un trauma

In un'intervista con la BBC, il giornalista Steven Lee Myers (corrispondente a Mosca per il New York Times per sette anni e autore di una biografia intitolata 'The New Tsar') sottolinea quanto cruciale sia stata la II Guerra Mondiale nell'infanzia di Putin, pur non avendola vissuta in prima persona: "Credo che questa esperienza, questa visione mitologica della guerra sia qualcosa con cui Putin è cresciuto ed è stata fondamentale per il suo carattere". Le conseguenze della guerra, infatti, perdurarono nella sua storia familiare.

Nella Leningrado degli anni '50

Putin è cresciuto in un quartiere umile di Leningrado e da bambino il suo divertimento principale era la caccia ai ratti, secondo quanto lui stesso ha raccontato e che viene riportanto in una sorta di autobiografia intitolata 'First Person: An Astonishingly Frank Self-Portrait by Russia’s President Vladimir Putin'.

La famosa storia del ratto che attaccò Putin

È nota (ed è stata ripetuta in varie occasioni) la storia del ratto che attaccò Putin. Secondo quanto riportato dal Daily Mirror (tratto dal libro autobiografico sopra citato), "Una volta ho visto un ratto enorme e l'ho inseguito lungo il corridoio fino ad un angolo. All'improvviso si voltò e si lanciò su di me. Ero sorpreso e spaventato. In quel momento fu il ratto ad inseguirmi".

La vita in una "casa popolare"

In quel Leningrado che fu teatro dell'infanzia di Putin abbondavano le "case comunali", dove convivevano diverse famiglie, e in una di esse crebbe Putin. Vera Dmitrievna Gurevich, che fu insegnante dell'attuale presidente russo, descrisse a Daily Mirror quelle abitazioni: "Non c'era acqua calda, né vasca da bagno. Il bagno era orribile. E faceva così freddo, orribile".

Suo nonno fu cuoco per Stalin

Un altro dettaglio rivelatore sulle origini familiari di Putin è la professione di suo nonno paterno: era un cuoco per Stalin, secondo un profilo biografico firmato da Roger Cohen sul New York Times.

La grandezza dell'Imperio Sovietico

È così che crebbe Putin: tra le povere mura della sua casa popolare, tra storie di famiglia sulla grandezza dell'Impero Sovietico e sui sacrifici dell'URSS per sconfiggere i tedeschi durante la guerra. È quella grandezza imperiale che, ormai adulto, si è sempre impegnato a recuperare per il suo paese.

Un alunno studioso

La verità è che l'Unione Sovietica ha dato a Putin l'opportunità di studiare e lui ne ha approfittato. Ha studiato tedesco al liceo ed è una lingua che parla fluentemente. Dopo la scuola si iscrisse alla facoltà di legge, ma il suo destino aveva altri piani per lui: nel 1975 entra nel famigerato KGB, i servizi segreti sovietici.

Foto: Da Kremlin.ru, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4970161

Un ragazzo sempre pronto allo scontro

Un altro fattore determinante della personalità di Putin forgiata nell'infanzia è stata la sua predisposizione a combattere, la sua determinazione a non voltare mai le spalle allo scontro se l'occasione l'avesse richiesto. Per questo, fin da giovane ha praticato le arti marziali. È cintura nera di judo.

Una carriera con ombre nel KGB

Se Putin sognava da bambino di diventare un eroe dell'Unione Sovietica, la sua carriera nel KGB deve averlo frustrato. Non fu destinato a Berlino Est, il paradiso delle grandi spie sovietiche, ma alla noiosa Dresda, dove si dedicò più alle scartoffie che ad altro.

La fine del comunismo

A Dresda Putin ha assistito al crollo del comunismo in tutta Europa. Rinnegò quel socialismo sovietico per adattarsi ai nuovi tempi e tornò alla sua nativa Leningrado, già in processo di tornare a chiamarsi San Pietroburgo, come ai tempi degli zar.

Militante tardivo

Nel profondo del suo cuore, Putin ha credenze comuniste? Forse non del tutto. La sua ideologia ha più a che fare con il puro nazionalismo russo. Infatti, secondo la stessa Wikipedia, a 12 anni era uno dei pochi bambini della sua classe che non militava nei Giovani Pionieri, l'organizzazione giovanile comunista dell'URSS.

L'ascesa al potere

Il potere ha attirato Putin fin da giovane, e per questo dopo la sua uscita dal KGB entra in politica a livello locale a San Pietroburgo e si avvicina a Boris Eltsin, uomo forte della Russia in transizione dal socialismo al nuovo regime.

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Un'infanzia dura che ne forgiò il carattere

Tutte le biografie di Putin concordano sul fatto che abbia avuto un'infanzia difficile, poco seguito in famiglia e propenso alle risse in strada. Questo fa parte del suo carattere.

Colpire per primo

Masha Gessen, autrice di 'The Man Without A Face: The Unlikely Rise Of Vladimir Putin' sostiene che Putin è stato un bambino "lasciato a se stesso". E che la sua esperienza lo ha portato a pensare che, nella vita, bisogna sempre colpire per primi. Probabilmente questo l'ha portato al potere e, in fondo, anche a fare la guerra. Ma ora è un adulto: le sue decisioni portano a conseguenze ben più gravi della morte di un ratto o di un occhio nero procurato a un coetaneo.

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