Samsung entra nel settore dei piatti pronti: ecco il perché della sua decisione
Samsung è una delle aziende tecnologiche più importanti del mondo. Ma in Corea del Sud, dove si trova la sua sede, la sua rilevanza non si limita al settore tecnologico. Infatti, qui l'azienda controlla praticamente l'intera industria del Paese.
Telefoni cellulari, computer, razzi, navi, treni, elettrodomestici... La presenza di Samsung nel settore tecnologico e industriale è assoluta.
L'azienda vuole però continuare a espandere la propria area di business in un settore del tutto inaspettato: quello alimentare.
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In particolare, Samsung ha già iniziato a commercializzare piatti pronti da asporto, sebbene questa attività attualmente sia limitata alla Corea del Sud.
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Naturalmente, questo improvviso interesse per il cibo ha una spiegazione e, sebbene sia finalizzato al guadagno economico come qualsiasi attività commerciale, ha anche una motivazione alla base e uno scopo lodevole.
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Samsung è entrata a pieno titolo nel programma di cooperazione per la salute della Corea del Sud, noto come eFood Hall.
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Al momento, l'azienda commercializza già circa 80 piatti e ricette pronte per il consumo, con una caratteristica in comune: sono proposte sane ed equilibrate.
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Il progetto non solo include piatti pronti, ma prevede anche piani dietetici e di alimentazione sana su base settimanale o mensile per gli utenti iscritti.
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L'abbonamento, oltre a dare la possibilità di acquistare i piatti e la dieta personalizzata, tiene traccia dei progressi di ogni utente.
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Si tratta di un progetto redditizio per Samsung? Sembra proprio di sì, visto che l'obiettivo dell'azienda non è solo quello di migliorare la salute dei cittadini, ma anche di promuovere la vendita di uno dei suoi prodotti di punta: il Galaxy Watch.
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Lo smartwatch di Samsung è l'accessorio che l'azienda vuole associare al programma eFood Hall.
I Galaxy Watch 4 e 5, infatti, sono in grado di misurare molteplici parametri, come la massa muscolare, l'esercizio fisico, le ore e la qualità del sonno o la frequenza cardiaca.
Sulla base dei dati che lo smartwatch raccoglie quotidianamente, verrà proposta all'utente una dieta su misura adeguata alle sue condizioni fisiche specifiche.
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Si tratta di un menu ottimizzato e personalizzato che si adatta alle esigenze, alle carenze e alle caratteristiche di ciascun utente.
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Pesce, carne, ramen, zuppe, pasta, kimchi, uova... Insomma, la varietà è piuttosto ampia e, se funziona, non c'è dubbio che l'offerta gastronomica di Samsung si amplierà.
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Per il momento il progetto è limitato alla Corea del Sud, ma trattandosi di un'azienda globale come Samsung non sarebbe strano se, a medio termine, questa iniziativa prenderà piede a livello internazionale.
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