Trump riconosce che i conservatori usano la parola 'woke' senza neanche sapere cosa significhi
L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha finalmente detto quello che una buona parte del suo Paese pensa da quando l'ideologia di genere è diventata un pilastro del discorso politico della destra, ovvero che i repubblicani non hanno assolutamente idea del significato della parola "woke".
Durante un evento della campagna elettorale in Iowa, l'ex presidente ha criticato i conservatori per l'uso della parola "woke" e ha spiegato che la maggior parte di loro non sa nemmeno definire il significato del termine (che si applica a chi si sente consapevole e disposto a combattere le ingiustizie sociali, ma è attualmente utilizzato in senso spregiativo dalla destra negli Stati Uniti).
"Il Paese è malato", ha detto Trump dopo aver inveito sulla possibilità che i bambini delle scuole americane scelgano il proprio genere e sulla libera scelta dei genitori.
"Non mi piace il termine 'woke' perché non smetto di sentire 'Woke, woke, woke'. È solo un termine che usano, metà delle persone non sa nemmeno definirlo, non sa cosa sia", ha aggiunto Trump.
Secondo quanto riportato da Rolling Stone, l'ex presidente ha poi parlato di transgenderismo nello sport, facendo la figura del tipico vecchietto contrariato per come sta cambiando il mondo che lo circonda.
Trump ha spiegato di non essere un fan di Lebron James, ma se fosse l'allenatore di una squadra femminile della National Basketball League, avrebbe sicuramente la squadra migliore, perché chiederebbe a Lebron di diventare donna e di entrare nella sua squadra.
Trump ha aggiunto che farebbe la stessa proposta ad altri quattro o cinque grandi campioni, che rimarrebbero imbattuti per moltissimi anni. "Sarò il più grande della storia, diranno che sono stato il più grande di sempre", ha detto Trump.
"E questo è 'woke', è come definiscono 'woke'", ha aggiunto l'ex presidente. Il suo tentativo di spiegazione dimostra chiaramente che è tra i molti conservatori che non capiscono cosa significhi il termine "woke".
"Dobbiamo riportare il buon senso nel Paese", ha spiegato Trump. "La gente dice che sono conservatore. Sì, lo sono, ma la cosa più importante è che sono una persona di buon senso...".
Sebbene la predica di Trump sulla definizione di "woke" possa essere risultata alquanto comica, ha comunque messo in evidenza che la destra americana utilizza questo termine come uno strumento reale ed efficace per categorizzare tutto ciò con cui non è d'accordo, come spiega Newsweek.
I recenti boicottaggi ai danni di Bud Light e Target da parte dei conservatori hanno dimostrato che la sensibilità verso gli elementi percepiti come "woke" può indurre gran parte della popolazione ad adottare con convinzione una causa, e questo potrebbe essere il motivo per cui l'ex presidente adesso sta prendendo di mira la parola "woke".
Infatti, l'ideologia della gender identity occupa un ruolo centrale nella campagna politica di Ron DeSantis, il principale concorrente di Trump nella corsa per la candidatura repubblicana, pertanto è presumibile che l'ex presidente stia tentando di indebolire la posizione di DeSantis.
"Il virus della mente 'woke' è fondamentalmente una forma di marxismo culturale. In fin dei conti, è un attacco alla verità. E poiché è una guerra alla verità, non abbiamo altra scelta se non quella di fare una guerra al 'woke'", ha detto DeSantis a Fox News Tonight dopo l'annuncio della sua candidatura.
Le affermazioni di DeSantis dimostrano fino a che punto basi la sua candidatura sulla sua reputazione di guerriero 'anti-woke'. Il repubblicano ha detto chiaramente che si sarebbe "schierato contro l'ideologia 'woke' e contro la sessualizzazione dei bambini", come riporta Fox News.
"È sbagliato quello che stanno cercando di fare ai bambini. Non lo permetteremo. E la Florida sarà lo Stato dove il 'woke' morirà. Come presidente, farò in modo che l'ideologia 'woke' finisca nella pattumiera della storia", ha affermato DeSantis.
Non c'è da stupirsi quindi che Trump abbia iniziato la sua crociata contro l'uso del termine 'woke' e alla fine potrebbe rivelarsi un bene per il Paese se il conservatore più popolare del Partito Repubblicano riuscisse a dissociare il concetto di 'woke' dalle politiche progressiste.
Affinché una nazione funzioni correttamente, il suo popolo deve essere unito intorno a un insieme di principi comuni. Dividere la nazione tra 'woke' e chi vi si oppone serve solo a creare divisioni fra i cittadini, soprattutto se la maggior parte di essi non sa neanche cosa significhi la parola.