Un attacco ucraino contro la Russia avrebbe potuto scatenare la III Guerra Mondiale
Albert Einstein una volta disse che non sapeva come sarebbe stata combattuta la Terza Guerra Mondiale, ma la Quarta Guerra Mondiale sarebbe stata combattuta con bastoni e pietre. Con l’invasione russa dell’Ucraina, molti esperti temono che sapere come sarà il prossimo conflitto globale è più prossimo di quanto pensiamo.
Hans Kristensen è un nome che non molti conoscono. È a capo del Nuclear Information Project presso la Federation of American Scientists. La sua responsabilità principale, in poche parole, è garantire che il governo americano informi la gente sulla sua politica sull'uso delle armi nucleari.
Su X (ex Twitter), Kristensen ha rivelato che un piccolo ma catastrofico incidente durante l’invasione russa dell’Ucraina avrebbe potuto accidentalmente scatenare una guerra nucleare tra Mosca e le nazioni occidentali.
Secondo Kristensen, un attacco di droni (presumibilmente ucraino) contro una struttura radar di allarme rapido russa ad Armavir, nel sud-est del paese, avrebbe limitato le capacità di Mosca di rilevare attacchi nucleari in arrivo e ignorare i falsi positivi.
Immagine: nukestrat / X
Il sito web di notizie militari The War Zone spiega che la stazione radar di Armavir probabilmente copriva l'area al largo del Mar Nero e della penisola di Crimea, il che ha scatenato le speculazioni del Cremlino sul prossimo obiettivo dell'Ucraina.
Non solo, ma compromettendo il sistema di allerta precoce della Russia, avrebbe fatto scattare l’allarme del Cremlino su una possibile escalation nell’uso delle armi nucleari sui campi di battaglia.
Si è posta, infatti, anche la questione di una possibile ritorsione da parte di Mosca, forse contro le strutture radar in Ucraina o anche contro i paesi membri della NATO. Si è ipotizzato anche in merito a una possibile azione diretta.
Kristensen non è l'unico ad essere preoccupato. Il quotidiano britannico The Daily Mirror cita l'ex agente spaziale russo e attuale senatore Dmitry Rogozin, il quale ritiene che un conflitto nucleare potrebbe essere imminente in seguito all'attacco alla stazione radar.
Rogozin ha affermato, senza essere in grado di fornire prove, che il governo statunitense fosse a conoscenza dell'attacco in anticipo, anche se non lo aveva ordinato.
In qualità di capo dell'equivalente russo della NASA, Rogozin ha contribuito allo sviluppo dell'RS-18 Sarmat, noto anche come Satan-II, l'ultimo missile balistico intercontinentale russo.
Secondo il Daily Mirror, la stazione radar Armavir è una delle dieci esistenti in tutta la Russia e potrebbero essere necessari più di 18 mesi per ripararla. Ma quanto tempo ci vorrà per ripristinare la pace e ristabilire la fiducia tra Russia e Occidente?