Un milione di persone nel Regno Unito non può permettersi Internet a casa
Secondo un'indagine condotta dall'organizzazione no profit Citizens Advice, circa un milione di persone nel Regno Unito ha disdetto l'abbonamento Internet nel corso del 2022 a causa dell'aumento del costo della vita.
Come riporta la BBC, secondo Citizens Advice queste persone avrebbero avuto diritto a tariffe sociali convenienti o pacchetti speciali per mantenere l'accesso a Internet.
Ofcom (l'autorità competente e regolatrice indipendente per le società di comunicazione nel Regno Unito) segnala che 4,3 milioni di persone aventi diritto a beneficiare delle offerte disponibili non ne stanno approfittando, stando a quanto riferisce la BBC.
Tuttavia, il governo britannico sostiene di aver collaborato con Ofcom e con gli operatori del settore per introdurre sul mercato una serie di prodotti a partire da 10 sterline (quasi 12 euro) al mese nel tentativo di incoraggiare il ricorso alle tariffe sociali.
Inoltre, come ha spiegato un portavoce del governo alla BBC, è stato introdotto un sistema di verifica dell'ammissibilità al servizio di banda larga per semplificare il processo di sottoscrizione per i beneficiari dei sussidi, a cui hanno già aderito i principali provider, Sky e Virgin Media.
Tuttavia, sul sito di Ofcom si legge che il ricorso alle tariffe sociali rimane scarso, attestandosi attualmente intorno al 5% degli aventi diritto, sebbene questa cifra sia quadruplicata dal gennaio dell'anno precedente.
Citizens Advice ha condotto un'indagine su 6.000 persone dalla quale è emerso che chi percepisce l'Universal Credit (un sistema analogo al reddito di cittadinanza) ha una probabilità sei volte maggiore di aver disdetto il servizio di banda larga nell'ultimo anno rispetto a chi non ne fa richiesta.
Ofcom riferisce che una famiglia britannica su tre non può permettersi la connessione a Internet e invita gli operatori a impegnarsi maggiormente per promuovere le tariffe sociali.
Dame Clare Moriarty, Chief Executive di Citizens Advice, ha detto alla BBC che l'autorità di regolamentazione dovrebbe chiedere agli operatori di assumersi la responsabilità e di promuovere il ricorso al social pricing, sottolineando che sempre più cittadini sono esclusi dall'accesso a Internet a un ritmo allarmante.
Il fatto che le fasce di reddito più basse siano escluse dall'accesso a Internet è molto preoccupante, soprattutto perché è diventato un servizio indispensabile per la vita di tutti i giorni.
Coloro che non possono permettersi l'accesso a Internet hanno difficoltà a svolgere le pratiche per beneficiare dei sussidi, fare domanda di lavoro e accedere a offerte più convenienti online, il che aggrava la loro situazione di precarietà.
In un comunicato stampa del governo britannico, si legge che il personale dei centri per l'impiego fornisce regolarmente informazioni sulle tariffe sociali a chi le richiede e che è possibile utilizzare i computer di ogni centro per cercare lavoro.
Ciononostante, Citizens Advice informa di casi come quello di Rob, un cittadino britannico di 63 anni che non può permettersi l'accesso a Internet dal 2012 circa.
Come riportato dalla BBC, Rob ha spiegato che non avere accesso a Internet da casa rende impossibile iscriversi alle offerte di lavoro quando desidera e che è costretto a limitarsi agli orari della biblioteca.
Inoltre, la mancanza di Internet a casa limita l'accesso a servizi quali l'assistenza sanitaria, i servizi di supporto e lo shopping online.
Nonostante il governo britannico sostenga di aver messo in atto misure per garantire l'accesso a Internet alle fasce di reddito più basse, l'organizzazione Digital Poverty Alliance, unitamente a Citizens Advice, si dice preoccupata per la lentezza con cui si sta estendendo il ricorso alle tariffe sociali, che continua a essere insufficiente per assicurare l'inclusione digitale a tutte le famiglie.