Viviamo in una simulazione? Il dibattito scientifico si intensifica

La teoria (o ipotesi) della simulazione
Un dibattito aperto
Cosa dice la teoria
Una cascata di simulazioni
Un trilemma
Tre possibilità
Estinzione prima di raggiungere un livello avanzato
Nessun interesse in una simulazione sui propri antenati
Viviamo in una simulazione
Le probabilità sono alte
Un'analisi più recente
Dipende dal futuro dell’intelligenza artificiale
Altri modi di studiarlo
Ne vale davvero la pena?
Come possiamo saperlo?
L'interpretazione di un comico
Fouad Khan
Limite della velocità della luce
Qual è la velocità del processore?
Velocità della simulazione
Alcuni sostengono che sarebbe meglio non saperlo
La teoria (o ipotesi) della simulazione

Nel 2003, il filosofo dell’Università di Oxford Nick Bostrom ha proposto l’ipotesi della simulazione, pubblicando un articolo dove si affrontava la possibilità che l'umanità esista all'interno di una simulazione al computer.

Un dibattito aperto

La teoria è diventata famosa soprattutto grazie a film come "Matrix" e altre opere di fantascienza, ma ne hanno discusso anche divulgatori e ricercatori scientifici.

 

Cosa dice la teoria

La teoria suggerisce che potremmo essere parte di una simulazione elaborata da una civiltà avanzata, intenzionata a ricreare in modo complesso e dettagliato le condizioni di vita dei propri antenati.

 

Una cascata di simulazioni

La teoria prende ispirazione dai nostri computer che continuano a diventare più avanzati e ci consentono di elaborare simulazioni più complesse, come i videogiochi.

Un trilemma

Bostrom ha proposto l'ipotesi come un trilemma, consentendo ad altri filosofi e persino fisici di calcolare le probabilità che la realtà sia una simulazione.

 

Tre possibilità

Il trilemma è la contrapposizione di tre affermazioni, una delle quali deve essere vera. Bostrom ha proposto tre concetti relativi alla teoria della simulazione.

Estinzione prima di raggiungere un livello avanzato

La prima affermazione descriveva la possibilità che l'umanità si estingua prima di raggiungere la capacità di calcolo necessaria per sviluppare una simulazione complessa.

 

Nessun interesse in una simulazione sui propri antenati

La seconda proponeva la possibilità che nessun umano avanzato sarebbe interessato a sviluppare una simulazione sui propri antenati primordiali.

Ogni giorno abbiamo in serbo per te qualcosa di nuovo ed emozionante, clicca su Seguire + per scoprirlo

 

Viviamo in una simulazione

La terza e ultima affermazione sostiene che una simile simulazione esiste realmente e che la maggior parte degli esseri umani, vivendo come vivono attualmente, vi sono inseriti.

Le probabilità sono alte

Presentando il trilemma in questo modo, diventa chiaro che la terza opzione ha molte possibilità di essere vera. Ciò significa che potremmo effettivamente vivere in una simulazione creata da una civiltà più avanzata, piuttosto che nella realtà vera e propria.

Un'analisi più recente

Tuttavia, un'analisi più recente che ha semplificato il problema a un dilemma, rendendo reali le prime due affermazioni, ha ridotto le possibilità: le probabilità sono vicine al 50%.

 

Dipende dal futuro dell’intelligenza artificiale

C'è da sottolineare che l'ultima analisi dipende dal progresso dell'intelligenza artificiale e delle capacità di calcolo. Se continuano a crescere, aumentano anche le probabilità che la nostra realtà sia simulata.

 

Altri modi di studiarlo

Analizzare le probabilità non è l’unico modo di guardare al dilemma della simulazione; anche altri ricercatori lo hanno studiato, ma da un punto di vista empirico.

 

Ne vale davvero la pena?

Alcuni si sono addirittura chiesti se valga la pena indagare sull’ipotesi della simulazione, considerando quanto sia improbabile smentirla attraverso l’evidenza.

Ogni giorno abbiamo in serbo per te qualcosa di nuovo ed emozionante, clicca su Seguire + per scoprirlo

Come possiamo saperlo?

Senza considerare le probabilità o l'approccio vero o falso al trilemma, risulta difficile trovare modi per determinare se la nostra realtà è simulata o è la realtà di base. Questa difficoltà sottolinea la complessità e la sfida intellettuale rappresentata dal tentativo di comprendere la vera natura della nostra esistenza.

 

 

L'interpretazione di un comico

Durante un'apparizione come ospite nel podcast di Neild DeGrass Tyson, il comico Chuck Nice ha detto qualcosa che potrebbe dare alla scienza la chiave empirica: "E se la velocità della luce fosse un limite imposto dal programmatore?"

Fouad Khan

Fouad Khan, redattore senior di Nature Energy, ritiene che l’ipotesi della simulazione confermi che non possiamo viaggiare più veloci della luce.

Limite della velocità della luce

Khan pensa che l'unica impronta della programmazione della nostra simulazione sarebbe la velocità del processore, che costituirebbe l'unica prova.

 

Qual è la velocità del processore?

Un computer impiega lo stesso tempo per fare qualsiasi addizione, sia 2+2 che 3243+2323; la velocità del processore determina la velocità con cui vanno le cose, non la complessità dell'operazione.

Velocità della simulazione

Pertanto, secondo Khan, la velocità della luce corrisponderebbe alla velocità del processore nella nostra simulazione. In linea con il pensiero di Nice, sostiene che questo non sia un limite casuale, ma che sia stato impostato dal programmatore.

 

Alcuni sostengono che sarebbe meglio non saperlo

Capire se viviamo in una simulazione è complicato, ma forse dovremmo accettarlo. Il filosofo Preston Greene ha suggerito di non indagare troppo: se fosse vero, tale conoscenza potrebbe porre fine alla simulazione.

Potrebbe interessarti: Le misteriose pitture rupestri del Sud America sono molto più antiche di quanto pensassimo

Ancora